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Le 74 poesie pubblicate il giorno 03/01/2015
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| tra fiocchi di neve
quando a falde
larghe e spesse
scende e si posano
inudibile
un sol
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Ogni volta che ti allontani da me
mi chiedo il perché
e mentre ad aspettarti, mi siedo
mi è logico pensare al tuo scomparire
dal mio fianco...
dove sei amor mio?
Ti cerco spaziando per ogni dove
per cieli affollati e nelle albe
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Nel buio non vedo tutti i colori
ma la luce non ha sogni
da mantenere
nell'intatta concezione del giorno
Quando la sera canta le sue nuvole
mi trova sempre solo
in un incanto di seta sdrucita
appena lavata dalle piogge
Nel cielo non sento
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Grande questo esistere.
Nel vuoto
della mia bocca
senza voglia di parlare.
Se mai sarà
la mia mente
in rari istanti
a stare immota
sarà dando
quell’aggiunta
all’immagine di te
perché la stessa
meraviglia
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| Immerso
tra confuse
risposte e timori
prego.
Prego al mare
a questo freddo mare.
Abbandonate
carcasse arrugginite.
Esseri umani sfruttati
svenduti e traditi.
Crudeltà che affonda
in radici oscure e profonde.
E poi il mare
solo il mare...
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| Neve gelida
che si accosta
alla paura
di chi ha perso tutto
e non riesce a trovar la strada
che conduce davanti ad un fuoco.
Giorni freddi
senza tregua
solo la carità di persone
che non vedono
e l'anima indifferente
come quella neve che
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| Candidi, calmi
leggeri nell'aria
Ballavano sotto la pergola
sparivano nel sole
come le parole che mi scrivevi.
Lettere dell'alfabeto
che parlavano d'amore
quando divertiti cadevano
come fiori ballerini
sul mio naso.
Una tormenta
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| Emozioni confuse,
il pianto nascosto
nel sorriso degli occhi.
Impenetrabile lo sguardo
perso nei raggi del sole.
La brina mattutina
accompagna la rugiada
della fronte nel vestito
della festa.
Il nodo soffoca la parola
nel silenzio del
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| Poesia è tuffarsi
nella luce violenta
che riverbera
dall'esteso splendore
che investe lo spazio
via
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| Dubito che la parola troppo
sia la chiave per estirparti dal mio tempo
Unico: a carpire i silenzi
dei labirinti dove non
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| Su aurei tetti
cadono silenti bianchi fiocchi
là dove la gelida stagione
riscalda il cielo degli eletti.
Ennesima virata giù per innevati colli,
briose risate in frenetiche sciate
mentre sotto marmorea coltre
consunto respiro
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| Sono qui, dice
nella brevità di un rosso tunicato
- come l'amarillys - en dehors
strepitando fierezza
mentre livido il già accaduto
trasloca ed inciampa
tra disincanti in ombra ed angoli
d'ossigeno in vaghezza.
Clorofilla
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Lia |
03/01/2015 21:15 | 1962 |
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| Canto il silenzio
dei giochi d'inverno
dietro alle siepi
di rami intrecciati.
Nascosta alla noia
e ai giorni
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T’immaginai come un sogno
nella tua nudità,
candida nell'innocenza,
mentre ti poggiavi come
lenzuola d’avorio su di me.
Tra le mani sentii
la purezza dei tuoi silenzi
mentre ti scioglievi alle soglie
del mio respiro.
T‘ascoltavo
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Non girar nei tuoi problemi ma attraversali di forza
questa vita spesso ingrata
va affrontata a cuor sprezzante.
Io son "Essere pensante" e solo questo avrai in mente
tutto il resto va col cuore
bello, brutto o tracotante.
Mentre
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C’al sentir m’appresto, da lungi,
ma d’arginar non scorgo l’altrui lusinghe.
Impotente, il tempo s’arrese,
al profumo dei tuoi primi vagiti,
in’ante ed ancor oggi.
Mi pervade, ora, un’amore infinito,
ch’in quell’inquieto e placido vivere,
a
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Lungo il binario è uno stridore
Milano è ormai alle spalle
Sui vetri si sente il calore
Del sole in divisa
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E si,
fulminei vanno via
come fossero incantesimi,
è un aereo e la sua scia
questa vita,
che si spende i tuoi centesimi...
E si,
sembrava che mai toccasse a te,
ma l'aereo e la sua scia
sono qui a dirti che
balenano,
come acqua
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| Non seguo riti ai numi e tradizioni,
pur mi trascina inusitato affanno,
che trascurar fa cose d’ogni giorno.
Festa passata poi, non gabbo il santo,
ma è gran sospir la fin dell’oppressione;
e, pesce fuor dall’acqua dei costumi,
di casa sorto,
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| Vedrò il mattino alzarsi molto presto
sulla collina dei tuoi baci blu
ma dubito di te, e lì mi arresto
e conto i passi tuoi e non so più
se amarti o farti il segno dell’addio,
così riacquisto il tempo perso mio
e il cielo
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Amarti è un oceano
di pace,
una foresta senza ombre e
le stelle come foglie.
Amarti è il genio
della lampada,
un silenzio che grida
sei mia.
Amarti è leggere
a lume di candela,
arrossire ad ogni
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Notte muta silenziosa
nel tuo buio
uccello di morte...
come cuore di bambina
impaurita aspetta
e non sa
mattoni bianchi in fila
calpestati
da anime disfatte
quante notti sveglia
ho atteso
col suo ticchettio
racconti favole
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Mentre piovono anime
Cucio vestiti di seta sulla tua neve
Polvere e clorofilla
Sono già le mie muse, le mie muse da
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Guardalo lì,
Lui vive intensamente
gli occhiali scuri annegano lo sguardo
i jeans segnati,
un taglio
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| A sperdermi nel giusto senso
ho vagato solitario all’orizzonte
scavalcando valichi e monti
con passi da gigante
Aldilà dei monsoni e delle acque
che annientano all’istante
sferrando odio e morte l’umanità all’impazzata
amore ha ferito
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| Tra sospiri
incantati, ancora col naso
a guardare un cielo consumato
tra fiocchi, grondanti,
spiccioli come gocce
madide di passato
su quelle gote
melanconiche.
Ti sferza tra il gelo
e ti desta ancora
il riemergere
tra fiotti di pensieri
un
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Sendo musica ca dà malinconia:
lei la notte ancora ed pur ora
sempre più forte me fò compagnia.
Entro lo cor porto lo pianto
ché trasporto unnè avvenuto
ed intanto sento l’ammanco
pè què lo
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Siamo anime appese
per fili di cera,
come stelle protese
ai confini del cielo.
Ancora ti chiamo,
ancora ti
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Nei contorni del vivere
dentro recinti di spine
vivevano pensieri in esilio
lontani dal libro di vita,
mani divise in bui cieli
di stelle sfocate e negate.
Eri Regina di florida vita,
aspra, inesperta di tocchi,
anima dalla corsa veloce
fuori
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Pagu |
03/01/2015 18:02 | 2175| |
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Là, dietro la scrivania di quello studio,
impettito, con aria di grand’uomo
appena cenno degna dall’alto podio
a me, che formato ‘n gola s’era pomo
per ansia che petto tenea ‘n subbuglio,
maggior’ ancor a modi d’uomo tomo.
Già di
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74 poesie pubblicate nel giorno 03/01/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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