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Le 82 poesie pubblicate il giorno 04/01/2015
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| Come l’acqua
nel grande fiume
inesorabile scorre
il nostro tempo.
A volte indugia lento,
spesso è sfuggente,
di noi
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Devo dire molte cose ancora
che non siano state dette
né alla notte né ad altre nuvole
già accarezzate fra le ombre
Perché il vento si è fermato
e non ci sono altre cose
più immobili di un
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| Lieve lieve fiocchi bianchi
scendon dal cielo planando leggeri,
nell’aria gelida del mattino,
come petali di un ciliegio fiorito
l’aria fresca e pungente
mi tocca il viso
mentre chiudo gli occhi
sognando il paradiso
riapro lo sguardo e mi
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| Ogni giorno una spinta in più,
per allontanarmi,
un richiamo in più per zittirmi
e farmi sentire in colpa.
Quale colpa non l’ho capito,
o forse si,
ma più che colpa intralcio,
scomoda ... sgradita presenza.
Ecco i
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Cosa hai negli occhi?
Lagune ossidate
Oggi conto i dispersi
Uomini vi han lasciato un pegno
Donne un verso arrogante
Ma tu mite e
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Attenderò insospettabili sorrisi
ammirerò inevitabili sguardi
aspirerò ad indimenticabili
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Lento il cader dei fiocchi
son briciole di tempo
coprono nel silenzio cupo
memorie di un giorno spento.
S'imbiancano poggi,
pini e ginestre,
e il vento s'ode
lamentoso alle finestre.
Son cristalli di memoria
raccontano ognuno
la loro
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Il tempo invecchia il tuo corpo,
ma il cuore rimane sempre uguale,
è un’arte saperlo usare per guardare,
un fisico
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| voluttuosa lentezza
quel miracoloso approdo
al vago sospetto di baci
lì ad aspettarsi
tra le
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| Di rado, fiamme di freddo, all'uscio:
apri, John, guarda
s'agita una leggerezza che ci ripete.
Ecco, ti sembrano fiocchi in vortice di neve.
Su sfondo bianco: resto alla finestra, perfetta
simmetria del merlo, là, sui rami di un
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Lia |
04/01/2015 21:36| 2118| |
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Scendeva fitta
senza rumore
la prima neve
dicembrina.
Fiocchi veloci
si rincorrevano
si superavano
e poi
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A volte sono stanco
di drogarmi
di normalità
essa non m'appartiene
sono solo
ed estraneo
alla natura umana
più di quanto immagini
ricevo solo giudizi
solo schiaffi
il mio animo sensibile
vorrebbe creare riccioli coi sogni
ma
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| Rose d'inverno
accoglienti e rare
dentro ospitate
in spazio angusto
vellutata e gelida
neve caduta
quasi ladra del vostro colore
intingersi vuole
pennello di pittore
dentro voi
calde e cromatiche
aperte
al vento spazzino
alle nuvole
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Vagolavo blandito dalle biforcute lingue
e poi stretto dalle catene dell’ignoranza,
perché refrattario alle linee di sangue,
alle forme di classe e alla loro distanza.
Hanno cercato di annientarmi
nell’apologia di una razza
ed hanno voluto
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I bimbi tristi e i buoni
fanno la processione
vicino alle faville
flettendo le pupille.
Attendono la vecchia
piegata
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Tra fiocchi di neve
figure di ghiaccio
gente come
gelidi pupazzi.
Cade la neve
sul mondo
placa gli animi
copre di bianco
degli alberi i rami.
Restare a guardare
dietro le finestre
un fenomeno fisico
che lascia immaginare
che riesce ad
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Nell’ immutevole angusto spazio
sul mobile di fronte il pilastro
il vetro di murano e il topazio
imponente è il cavallo d’alabastro.
Il cavallo in galoppo verso Volterra
le siepi il bosco lontano il mare
il profumo di salsedine e terra
il
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Succube flagello sogna
senza radici o metallici sermoni
a rassicuranti tralicci impalato
scisso, sventrato
di latenti sguardi sacerdote
azzanna
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| Tocco il fondo
in questo gelido inverno del mondo
sentendomi Gesù in miniatura
tra fiocchi di neve e natura.
Penso:" l'amor nasce al freddo senza un fiore
in una stalla, sotto stelle con onore
per far miracoli sotto il sole e
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| Abraccio mio fratello,
mentre col sorriso sul volto
cade nella felicità
che la neve porta.
E torna alla mia mente
la memoria malinconica,
di
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| Come il mare sei
Ai piedi della luna
Prezioso respiro
Come le perle d’acqua.
Sei un passo di vento
In ogni momento
Vicino
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| Bianche le valli
stese sul cielo,
le mani mie rosa
si fanno solo tue
ed io estasiato
nella luce di un tuo sguardo
e come ali di volo
sento il tuo abbraccio
l'amore è questo
confuso nel tutto
che ci circonda,
ma limpido ci
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Prometti in sicurezza la tua legalità
a questa gente allegra che ancora non saprà
cos'è e come vive la vera libertà.
La pace tua è un’imposta
che fa sembrare festa
ma io ho un’altra testa
facendo quel che mi
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| guarda che non sono io racchiuso
nei pezzi di parole spazzate via dalla follia
scritto nel inverno inoltrato
percuoti il sigillo dei sospiri dei temporali
non spegnendo mai il desiderio
motore della nostra esistenza
perché meritiamo questo
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| di questi giorni piatti
ne ascolto il silenzio
è cosi rumoroso oggi
che chiudo le finestre al giorno
lasciando i colori fuori
la stanza è sempre quella
da angolo ad angolo
e nel riempire le ore
mi duole togliere la polvere
sui
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Ascolto il silenzio,
l'emozione che avvolge
ogni momento con te
Riposa il mio corpo
ormai sazio d'amore
mentre vola la mente
oltre l'oscurità.
Assaporo i ricordi
e quei brividi caldi
che ho spento con te
Rallenta il respiro
e
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Ramo di fiume
ramo di sbocchi di follia
aspro e pungente
nella crepuscolare corrente
della notte che segue il giorno o è soltanto precedente
agonia
che anticipa la morte
nelle carni aguzzi raggi di luce e di salvezza
negli occhi
una
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In soffi di sogni lasciati
torna ritroso
il tempo dei ricordi,
dai confini dell’ essenza viene.
Come fumo nero veleggia
dissolvendo preziose quieti
insinuandosi dalle tenebre fitte.
Negli angoli cupi della mia esitazione
i silenzi
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Sfogliai le pagine
d’un inverno appena cominciato
e mi guardai intorno.
Mi sorprese il bianco del cielo
fermo sulle
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Una fanciulla misera
all’onde tremule
ansia giacea del Reno
a spenta sponda,
e in ciel la sera cerula
coprìa co’ un zefiro
la gemma del suo seno,
la chioma bionda.
Mesta mirò l’estatiche
del rivo l’àlighe,
e si sedea in
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82 poesie pubblicate nel giorno 04/01/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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