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Le 74 poesie pubblicate il giorno 27/01/2015
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| Chissà
se anche tu
guardavi al cielo,
bambino ebreo.
Ascoltavi
il pianto straziato
di tua madre,
ed eri
solo un numero.
Volasti
un mattino di Gennaio,
lassù, verso
le stelle.
Fosti
vento, e nulla più.
Tu sei
l’imperituro
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Un paesaggio pieno di bellezza appare,
fa sognare di toccare candide cime.
In questa maestosa solitudine sento
la voce silenziosa dei monti che mi stupisce
come un fiore germogliato, come un bagliore
che illumina, un senso di serenità mi
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Scende il crepuscolo
e allunga le ombre
di una lenta agonia.
Ancora un giorno muore
e stempera in una pace
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Olocausto, parola
di dolore e martirio,
eccidio d’orrenda visione,
anime che richiamano al ricordo.
Sterminati dalla guerra
cremati nei forni del regime,
oltrepassano la via dell’Essere Supremo.
Ormeggiano anime nella gloria dei
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Classico strumento
per la dannazione dei sensi,
lo sguardo frantumato
nell'iride dei torti
E l'aria che attende
un vento di falsa estate
per non concedere nulla
alle ultime illusioni
Timido ritratto
di una notte come tante
che rigira le
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Furono i Russi
in fulminee corse vociando,
ad dischiudere i cancelli
della nostra blindata sorte
ad Auschwitz.
Grida operose di veloci gesti
di leste uscite, di libertà!
Stentavo, tra cadute e riprese,
tra il rapido flusso di
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| Passano i fronti sospinti dal vento
alta pressione scaccia bassa pressione
sulla mappa le sinuose isobare si rincorrono
e le masse nuvolose vorticano orarie antiorarie
in amplissimi girotondi di migliaia di chilometri
e noi nel fondo di
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| sei tu un giusto,
è quello il tuo posto, fra gli uomini migliori
quelli che ha scapito della vergogna
hanno scelto l'innocenza dell'anima
tu sei un giusto, perché nonostante
il pericolo cui ti sei sottoposto
hai fatto la tua
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| Il cielo di Milano
i piccioni
e la gioventù migliore
che saluta a mano aperta
mentre Salò
aspetta.
La ragazzina ebrea
il rossetto a velo
la gioventù fascista
la tocca sul sedere
e ride
e beve vino
la gioventù
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| È una vita che sparo ai miei demoni.
Non li ho mai colpiti, al massimo sfiorati.
Come faccio a spaventarli se ho
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Ho messo un adesivo sul mio cuore,
ho stampato un libro di mille pagine
d'amore.
Scritte per te, sopra un alito di vento
per dar sollievo al mio tormento.
Un tuo sguardo ed un sorriso mi portano
in paradiso.
Un incontro con te allieta il mio
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Camminava docile
al mio fianco,
ma puntualmente
quando cercavo di sfiorarla
timida
si ritraeva.
Tranquilla aspettava
che il sole mi bendasse gli occhi.
Poi tornava inaspettata
e mi solleticava- l’onda,
mentre mi toglieva la sabbia
di sotto i
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| Una stella gialla
appuntata sul petto,
segno distintivo
di un popolo escluso
da ogni umano diritto
senza più dignità...
un popolo ricco di virtù
condannato per secoli a errare
senza posa,
costretto a non trovare pace
nella
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| Quando, al limite del sonno,
appare chiaro quel momento,
una finestra immobile
sulla realtà liquida dei ricordi:
allora il pensiero,
che sia un attimo di coscienza
o un turbamento fisico,
strappa, disunisce, frantuma.
Queste spore
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Mute le urla
di mani innocenti
avvinghiate alle spine di un filo abbrunito
con carni straziate
mai estratte dal
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| Figli di Eva
di una sola madre
semplicemente mortali.
L’odio del potente
ha mutato tutto in una montagna di ossa
prima straziati
offesi,
uno ad uno smorzati,
come candele al vento
E poi nulla più,
solo polvere nei sogni
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| Notte di sabato
mi chiamano le stelle
all'ombra della luna
là dove l'amore mio
suona l'antica canzone
figlia della prima vita.
Seguo io la bellezza
che mi si dona
e nell'incanto
di una stella cadente
faccio mia la donna
immersa
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Ripassa di qui
nel ribollire bianco del fumo
quel silenzio immaturo,
grano acerbo
che aleggia nella memoria dei pochi
che respirano ancora
dopo decenni di ricordi bui
scolpiti nelle rughe profonde dell'età
Inverno dopo inverno
rovinano
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Musa crudele, m'attende,
alla fine d'un tenue crepuscolo
solo versi grevi si scagliano
a ferir la nera volta del cielo
nubi nefaste si confondono
con l'oscuro delle tenebre
dolente l'anima rincorre invano la luce,
l'alba ha un passo
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Alla mezzanotte
alla porta del tempo
s'intrecciano auguri
si fanno propositi
e negli echi festosi
si perde la voce
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| C’era lui
il maestro
davanti a tutti,
magro, incurvato.
Come chioccia
custodiva i suoi pulcini
e avanzava con loro
nell'illusione di nasconderli
col suo corpo.
Duecento pulcini
dell’orfanotrofio del ghetto di Varsavia.
Avevano fatto il
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| Selvaggia pazzia
come ultima di mie
penitenze mi stremi
fra crucci del cuore.
E’ tanto potente
da illuminarmi
la vita e liberarsi
nel fangoso inverno.
Ma nel cuore vivo
quel viso, quel pensiero,
quel corpo aspro
di vita e di sole.
Il
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E’ piena d’astio la notte!
Sembra un pozzo d’ombre
e io, ombra nelle ombre, m’incammino.
Il vento porta con sé un gemito
e la pioggia viene giù forte
con le sue spine nel mio cuore.
Sono foglia impazzita nella tempesta
sola e
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Mi immergo
nella fiaba oscura
di principi erranti
che divorano il tempo
dalla coppa di veleno della notte.
Corvino
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| Fiocchi bianchi su rotaie fredde e scure,
odore di morte penetra nella pelle,
volti scavati nascosti dietro i muri.
Gli
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Oggi i cirri si inseguono in sanscrito
paiono usciti dalla scrittura di un tibetano mancino
la cui mano del cuore rivela le sorprese della pianura
quando il vento fa le bizze nella sterpaglia invernale e
i pioppi sono intenti fianco a fianco a
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All'alba, finì la notte
ogni spina cadde, dal petto
alla nuda terra
il mio corpo è un ramo secco ormai
un uccello caduto, sopra la prima neve
e chiedo, alla luna
quanto durerà l'inverno, il fumo dei camini
in questo campo
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Dal bosco incantato
della mia vita ho raccolto
tante illusioni e tante amare lacrime.
Le ho cucinate con pazienza e
tanto amore per poi saziarmi
di speranza e molliche di pane.
Il piccolo cielo è oscurato
dagli alberi e
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74 poesie pubblicate nel giorno 27/01/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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