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Le 67 poesie pubblicate il giorno 28/01/2015
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So’ nummere ca ‘a sciorta m’ha rialato
nu juorno tre settembre quarantuno
e ‘ncoppa ‘o vraccio tengo siggellato
na storia
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Sull’onda lunga della memoria
c’è un largo richiamo alla coscienza,
un appello degli assenti senza volto:
-Non dimenticate,
che il ricordare vi sia di monito-
S’ alzano canti di viola omelie,
evocazioni di moltitudini sparse
senza più
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Anna62 |
28/01/2015 01:54 | 1950 |
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Siamo viandanti
visi di cera incartapecoriti
tendiamo l'orecchio a squilli di tromba
come un tempo a sorriso di violini.
Stelle filanti d'un finto carnevale
giochiamo a scacchi una partita irreale
guardando attraverso una finta finestra
stucchi
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Liberaci dalla luce
che il giorno è ancora greve
e corrode il nostro sguardo
con il battito del sole
Soffia via le nubi
con il gesto delle ombre
e il tramonto che confonde
il respiro della sera
Sia la notte nostra regina
e la luna che
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Respirare e vivere
come se fosse lento andare
come dopo lunghi inverni,
primavere.
E fermarsi il cuore
o almeno, farlo rallentare
battito su battito sentire
e con lui, partecipare...
Accogliersi,
viversi e piacersi
trovare pace in
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Orgasmo emozionale
il tocco leggero di affilate parole
in ritmici sussulti della pelle
a mescolarsi con l'aria
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Di una lontana primavera
e fiumi d'oro
che solcano il cielo
è satura la speranza,
l'immanente dissolvenza
della materia temporale
destruttura il senso;
di bianche mattine algide
e venti di cristallo freddo
è satura la mente,
la
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| E' questa l'ora di andare
-donna-
vestita di bianco
come la neve.
E' questa l'ora di gettar via
gli abiti che sanno di sangue,
di fango, di polvere,
abiti coperti di spine
tolte alle rose, strappate via
dalle tue mani.
Districati dai
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| Belle promesse,
luccicanti agli occhi ed inebrianti all'olfatto,
melodiose ballate che narran di prati fioriti,
di
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Sento
rovistarmi il vuoto
insicuro
attonito
tra le macerie
di scampoli
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Ho ancora attaccato
alle mie labbra
il tuo respiro
veste
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| Non gridare,
ama di gioia e dolore,
nello squilibrio di un gradino
che scende nel sale della routine.
Non concluderà mai nulla,
un fondale custodito
da musi arrovesciati.
Nel sottofondo,
di un respiro specchio ed
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| Ho guardato troppo il Sole
ed ora gli occhi soffrono
e devo stare al buio.
E’ bruciore, infiammazione
o che altro?
perché scendono lacrime
e resto qui, ad occhi chiusi.
e ascolto
...anche questa canzone.
Questa notte ho
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Nell'attesa di te
scrutavo all'imbrunire
nel cespo rigoglioso
alla ricerca di quel lume
c'ansia,
al mio cor ghermiva,
pregna
della casta letizia
dell'età migliore.
Esplorai una
e, poi, una volta ancora
fallendo nell'intento,
indi
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| scorre lento il fiume su questa terra asciutta e bagnata
ci sono fiori che non crescono, non ce la fanno
s'appendono al primo albero per farsi forza
abbandonano, versano il volto sul basso
piangono e sorridono
(le tue scarpe su quegli scalini
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| Viaggio
del pensiero, un posto
scruta momenti del ritorno
strade del cuore, intorno
paure del sogno
cure del bisogno
forza della mente, essenza.
Svirgola una nuvola
si adagia l'onda al mare
avvinghia i gemiti, l'andare
e cuce i sorrisi,
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| Rigurgita frammenti dolorosi
a volte l'anima
e tu li guardi,
ne avverti angoscia e piangi.
Ma non potrai gettarli
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| Per chi di professione
non è la stessa cosa
frattazzo oppur sparviere
Gravina è un po’ diversa dal piccone.
e non è un gran cavallo, il cavallone.
Poi in mare son marosi e non maroni.
Più grande di bottiglia
la botte oppure tina
però è
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E quando ti sale
dentro
il sale
l'amaro
il fiele
Intorno è grigio
l elisse del mondo è imperfetta
l'equilibrio di pesi misure svanisce
Li al centro
l'anima piange
il vuoto colmo di rabbia accende pensieri non miei
lo
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Vieni, gracile amore,
resisti fin quanto puoi,
spargi sale per cicatrizzare le ferite,
abbiamo vissuto
troppi giorni scuri
e i nostri sogni
hanno la vernice scrostata.
Allatta la speranza
col tuo piccolo seno
e saltiamo quel fiume di
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Mavec |
28/01/2015 18:56| 4378 |
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E se fosse luce
il sangue che bevesti
tu come stella
del mio deserto amico
ti muovi, silenziosa, avida di ombre
e
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| Sei un fiume in piena
m’invadi mi percorri
indietreggi affiori
accarezzi gli scogli
m’accechi in impetuose
onde scavi le nicchie
silenziose riempi
ogni solco
Alle mie acque
ti mesci
inebrii la bocca
scivoli sui fianchi
In me ti
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Una fredda stanza, i silenzi a uccidere nei vuoti
si mescola della morte l’acre odore,
tutto è un guardarsi con sguardi impauriti
tra quelle sbarre a segnare i visi... il cuore.
La luce filtra tra le nuvole tinte di grigio
la neve è a
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tenera bandiera che urla pugni sfatti di madri
granello d'un silenzio che trema poesia
liberata guancia d'un deserto di Siria
chiusa d'un sogno sfinito di notti che resistono vite
abbraccio di occhi serrati d'inferno
vite strette nei fuochi del
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Concessi al vento
di giocarmi i capelli
di frustare il viso
fra i tagli di luce
del silenzio.
Attraverso spiragli
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Dove vai le chiese:
- a toccare i brividi della vita,
soffiare
sulla sabbia del tempo le attese
dentro ai tramonti i risvegli dell’alba.
Migrando
trasportata da correnti ascendenti:
creaturina dal cuore piumato
(respirando) .
Vado,
dove la
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Dimmi come mai
mi logora questa sala d' attesa prima del viaggio
e mi consumo in un male di vivere
dopo che ho visto
in chi più ho amato e perduto
il volo spezzato dell'esistere.
Dimmi perché i miei occhi
bruciano nella febbre del
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Ti specchi
nell’impronta di un sogno
scavi il mio cuore nel profondo
voli dentro al sorriso del vento
poi nel sole
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Vorrei scolpire, le labbra sul greto
dove si stende il cielo alla sera,
dove il velluto delle piante grasse
s’arrende in estate e in primavera.
Vorrei che fosse così, il bacio,
tempestato di spazi sempre aperti,
di azzurri e di silenti
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67 poesie pubblicate nel giorno 28/01/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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