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Le 69 poesie pubblicate il giorno 16/02/2015
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Non ti ho mai cercata,
stavo bene quando stavo male
senz’acqua e senz’aria.
Un solo metallo carnale
passivato dagli anni
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Jim27 |
16/02/2015 20:01 | 3209 |
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Ti cingerò di rami verdi il capo
e sarai tu la ninfa dei miei monti
che segnano di rosa i bei tramonti
e di muliebre canto la poesia.
Avrò per te, nei boschi, gelosia
di fronde che ti prestino attenzione,
poi seguirò la danza
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Temo l'estremo
nell'affranto cammino.
Disilluso autore,
inefficace pittore
d'emozioni vere, perso
nel vortice malato
d'indefinite parodie
della realtà mutevole.
Inutile, malvagio
ricorrere all'inganno
nelle selve lontane
di
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Il capo eretto ad implorare un cielo impietoso
negli occhi bendati da lame brutali,
uomini inginocchiati da una malasorte
avvinghiati alla morte come fosse una sorella.
Le anime sono ammutolite
nella barbarie di un'orda farneticante,
nel baratto
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| Adesso ti riconosco
dagli alberi spogli
dal fango ghiacciato
dalla pioviggine fredda
Dal profumo delle salsicce
arrostite nei camini
da questa foschia grigia
ch'è tutt'uno con il cielo
Dal tepore dei pensieri
dalla malinconia
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| Vedo gioia nel volo di un uccello
che trascina a fatica una pagliuzza
con la rotta del nido,
vedo gioia di ronzare nel
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| Le mie mani calde,
attorno alla tua cinghia
e ai tuoi fianchi.
Mi guardi con aria felice
e canticchi una canzone
che ricorda noi.
Senti,
le mie parole non son di
circostanza e dico sempre
quello che ho dentro e
quello che vedo.
Senti,
le mie
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Aver creduto ai sogni
non mi ha salvato in questi mattini
con la luce che arriva
troppo presto per dimenticare il vuoto
Aver ceduto il respiro
non fa di me un eroe incompreso
e nemmeno un guerriero
ferito da una spada dentro al cuore
Ho scelto
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Freddo e solitudine stropicciano l'anima
che silenziosamente piange e soffre,
come un pugnale dalle mille lame aguzze,
cuore martoriato nemmeno nei ricordi trovi risposta,
vagano i pensieri, come volo di gabbiani
attraversano mari, sorvolano terre
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Echinacea. La donna in lutto,
e l'insuperabile dignità che sa
di pulito. Gli occhi neri e profondi,
come un
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| Cuore mio
timido battente
come questo mio ramo
pulsante di vento
in un giorno piangente
sul quale mi
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| Nude parole,
mute le stelle
di un pigro sole
le sentinelle
Alita il vento
l'anima siede
un ritmo lento
tacita
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Non sento la tua voce,
né il cadere martellante di questa pioggia d’inverno.
- Il tempo della distanza non lascia scampo,
a volte -
Sono notti
che scorrono senza fretta.
La spirale sui vetri appannati non descrive i tuoi
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| si cheta stille
di orizzonti lontani
tenere effusioni
lambiscono le guance
sensibili ai baci sfiorati
tuffi carpiati
tra le onde di sirene danzanti
gioiscono al cospetto
di cosi tanta grazia
nel vento baciato
dalle palme
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| La voce sottile dello spago
è didascalia
nota a margine della vita
e narra il rammendo
di strappi incerti e lunghe assenze
Nel silenzio della periferia domestica
quel filtrarsi di luce pomeridiana
nell'inconsapevole smarrirsi del
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hy ju |
16/02/2015 20:15 | 1243 |
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| Il poeta
tra follia e ragione
accerchia il pensiero,
di crepe tracciato il viso
dissotterra emozioni.
Scrive di palpiti d'amore
di calde vogliose carezze,
del naufrago stanco che
s'aggrappa al legno
strappato alle onde
dalla speranza
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Alti e possenti guardiani
ti appaion d'improvviso
torri stagliate contro
un soffitto celeste
tinteggiato di nero seppioso
sull'argine pronto a traboccare
spruzzato da incerto pittore.
Ombre lunghe che ti afferrano,
sospinte da voglioso
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Meravigliosa mente
tu uomo carismatico
silenzioso contempli,
con occhi eccitati
ricerchi
Sui contorni del mio viso
la tua anima riflessa
esaudisci
intuisci
scateni con i tuoi occhi
la passione nella pelle
Lasci cadere un bacio
ansioso
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Lenta ho sentito la tua voce,
parlavi di primavere del corpo,
dei sospiri luminosi dell'anima,
mi ha lasciato che già sognavo
e nel buio più pesto
eravamo ancora soli
là dove le fonti
dissetano ogni sete
e non c'era il
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Spesso
dovremmo lasciarci cullare
dal respiro del vento,
per amare.
Senza quell’innata paura
che imprigiona il nostro spirito
in una gabbia dorata.
Spesso
dovremmo ascoltare il battito
del nostro cuore
che ci indica la strada da
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Ed è ancora neve a parlare di noi
nel soffitto bianco del cielo
oltre il fiato che si fa cristallo
in fondo al mattino violaceo dei passi .
Abbiamo lasciato alle finestre
gli occhi con le nostre impronte
nel silenzio d’un cerchio perlaceo e
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Sotto un albero dai rami viola
si canta l’ultima canzone
muovendo con dita sottili
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Non esiste terra
non esiste dimora
dove non vada a posarsi
il freddo vento d’inverno.
Non esiste allodola
che non conosca ramo
né mulinello privo
del suo torrente,
non esiste cielo
che non abbia oscurato
sguardi inebetiti e
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Non più qui il cielo che sommuove idee d’amore
l’occhio amico; terrorista magnetico dell’inganno
architetto arrotolato su una fede qualunquista
di periferie inutili, lontane; attraverso la nebbia delle origini
nel disaccordo dell’essenza.
Very
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Io so per certo d’essere nessuno
che solo Uno n’è ch’è qualcuno
e come me, nel mondo, li milioni
tutti eguali, erranti, tutti zucconi.
Chi, quando lo vento rabbioso spira
pote fermarne con un gesto l’ira?
Per quante scienze seminate
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Un tirare da matti: non ammette
soste, pause, una isteresi tra "mettere
in moto" e "cambiar marcia" ma soltanto
un "tutto- accelerato"; d'altro canto
non dico il falso affermando che il tanto
sospirato benessere
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Viaggio errante incrociando strade già conosciute,
stretti viottoli di pietra, dure salite di montagna,
larghe vie di pianura,
tutte percorse più volte ma non per questo capite.
Guardo il riflesso che evanescente mi attende,
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| Sospiro quando t'ho vicino,
sospiro un soffio e ancora mille,
come un mare senza sosta.
A me par quasi sia l'ultimo mio
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| Il silenzio è colmo di senso.
È un intreccio di voci a perdersi dentro,
di pensieri apparentemente
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'A primma vota ca l'aggio 'ncuntrato
pe' me fa 'na serenga 'e cortisone
dicett' ca pe' me nun era buono,
ed era meglio assaje sulo l'ozono
Po' n'ata vota ca l'aggio 'ncuntrato,
dicett' " amico mio si vaje 'e fretta
te pozzo fa
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69 poesie pubblicate nel giorno 16/02/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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