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Le 79 poesie pubblicate il giorno 17/03/2015
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Oggi il mare è molto triste. È grigio e malato
da quando gli uomini lo hanno sporcato.
È un mare tradito, un mare inquinato
plastica e veleni lo hanno devastato.
Limpido e trasparente sogno il mare, con mille
sfumature. Verde quando risplende
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| Certe volte succede,
rimani la sera sotto la veranda
ad ascoltare il vento
e il rumore che fa tra le foglie degli alberi.
Ti lasci cullare su una sedia
e ti lasci ninnare da pensieri lontani
mentre una brezza leggera
ti carezza il viso.
Ti
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| Già vite proletarie pien di stenti
con scarso cibo e tribolo nei campi,
s'udiron richiamati padri e figli
da Patria ch'era ancor solo d'intenti.
Nel freddo estremo su per monti e valli
o ad arrostir nel sol fra insetti e tanfo,
sedare il
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Briciole di dignità
date in pasto
alla mancanza di rispetto.
Esche vive
per chi abbocca
all'amo della follia
che si insinua
come un tarlo
tra le maglie della società.
Facile
lasciarsi tentare
dal denigrare
la nudità del
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Nel tempo di cumuli di malvagie idee
fosti in mezzo a detriti di terre di luna,
nei svaniti sogni dai variopinti colori
disperso in nebbie di odio sfumate.
Come tremulo respiro all'acqua rubato,
irato vento che del fuoco fu servo,
un freddo
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Pagu |
17/03/2015 21:39 | 1809 |
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Hai un petto ampio
nel quale rifugiarsi.
Durante una notte
di stelle e insonnia.
Quando l’alba si avvicina
e al di là delle luci di Torino
qualcuno aspetta.
In una stanza ben arredata
dove di sera avevamo esaurito
tutte le
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E quel giorno aprirai gli occhi
e non saprai in che mondo vivi,
vuoto nei pensieri e senza esperienza
affidarti dovrai a chi vita ti donò.
Nel tuo lungo cammino
attraverso eventi e stagioni di vita crescerai
e capirai che in fondo non hai
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Rimetto nel mio cuore, riconduco al cuore
ogni mio pensiero, ogni mia luce
affinché il soffio che ci conduce
possa percorrere i meandri dell'anima.
E nell'esplorazione di una vita
riprendo le tracce lasciate sulla roccia, fossili
di una
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Parole appena accennate,
già comprese!
Il vento freddo sconvolge
i tuoi capelli neri.
La pallida luce autunnale
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| Marzo.
Un limpido cielo vago sentore di primavera.
Alberi rinsecchiti, incurvati rami contorti su di lei
un mantello sulle scarne ossa, passo svelto sulle
vie di Rodmell, non lontano è il fiume.
-Ora è lì sulla riva - nel verde
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| Caro soldato,
un giorno sei partito per la guerra
e da quel giorno non sei più ritornato.
Dovesti salutare la tua
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| Solo la fame jera abondanza:
pur el polàme nol impinàva la panza.
Tante gaìne a se slevàva,
ma i ovi che le fedàva
i se usava al posto dei schei
par vestire noantri putèi.
Anca i pochi fati in
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Un diario mi parla
e mi racconta di te
di quel giorno andato
ed io lì
ad aspettarti
come se fosse la prima
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Nell'istante
di questo momento
fredde parole
fatte d'inverno.
Tu mi guardavi
e aprivi le braccia
gettavi lo sguardo
fatto di rabbia.
Io mi spogliavo
e sciacquavo il dolore
nel dolce ricordo
di fare l'amore.
Adesso è la
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Portami con Te
nell'abbraccio dell'Appennino.
Fai sognare
il mio cuore bambino,
imperfetto, ma che sa
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Mi crogiolo al sole,
beandomi del suo calore
che fa sbocciar le rose,
canta l'usignolo
col tepore
risvegliando i sogni.
Penso a quando salirò
sul monte
senza alcun rimpianto,
lasciando la croce
che chiamavo vita,
accompagnata
dai
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Grigia si attacca la cenere
lenta, inesorabile
come il male
che nell’anima scende
ammucchiando in pire
corpi
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Se un raggio di sole
fui per i tuoi occhi spenti
non lasciarmi alle spalle
come un freddo pomeriggio d’inverno
cercami nei silenzi del mattino
prima che l’alba colori
di attesa un nuovo giorno
segui i miei passi
quando il vento
avrà
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Un dono per te
dolce cucciolo
uno fra tanti
uno piccolo, uno fragile.
E' una rosa
dal colore ambiguo
non ha odore
non ha spine.
Ora se la
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| Ti vedo sbattere nel vento
tu mirabile emblema senza tempo,
per te onere e gloria ha dato sfogo
all'alto prezzo del patriottico sentimento.
Tu sei ragione certa di sostanza
cuore aperto a note pure d'appartenenza,
ogni ingegno si fa vanto
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| Sculture di pioggia
lungo le romantiche vie
dove la fame d' amore
sazia la voglia di danzare
sopra i tetti Dell infinito mondo.
Sculture di pioggia
sui vetri rigati di malinconia
di quando ti guardai andare via
dal letto disfatto di follie
e
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Era troppo tardi
per soffiare via i semi di rugiada
e ripetere all'infinito i gesti
che il mattino proponeva come nuovi
La luna era ancora stanca
della notte precedente alle dolcezze
ed ai dolori dell'inverno
ma nulla poteva fermare le
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Smarrisco lo guardo tra vette innevate
a valle manca il contatto.
Mi
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| Aspetto il giorno,
come un bambino le caramelle.
E in questa dolce attesa
ogni sapore
ha il giusto
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| È notte di luna bianca
che luce accende ai sogni
acque a risorgere
noi fiamme del destino
specchio è il mare all’orizzonte
Dai vortici inesorabili
io e te nel sole a leggerci negli occhi
con forza io nelle gambe
e tu nel cuore e nell’anima
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| Sono un poeta? Certo non lo sono,
i miei versi son semplici e scontati
e non hanno davvero il dolce suono
che i poeti, quei veri, ha incoronati.
Chi sono dunque? Non poeta buono
di versi nel Parnaso rifiutati,
non sono leggerezza e neppur
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Dolente visione la terra esibisce,
senza riscatto della sorte,
disarmata sotto la pioggia di fuoco,
nei rotoli di filo spinato,
nelle trincee,
area di fango e di pozzanghere,
di mozziconi di sigarette e di
cadaveri senza nome,
spazzati come
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A te che da Lassù
governi questo
travagliato Universo
rivolgo
con tutto l'amore
che ho nel cuore,
una semplice preghiera.
Essa ama la vita
più di qualunque cosa
e ora sta lottando
contro un terribile male,
salvala ti prego
e
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La scarsa fede che core mi tinge
d’ opera di Colui che tutto regge,
cui nemmanco piccol’ inezia sfugge
e a pacatezza tutte menti spinge,
per quanto poca ne sia, mi sospinge,
e da alma a corpo tutto me sorregge,
scrive pel mente idee, che poi le
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Esplodeva la sera
sopra il cancello,
passavo io, solo
con due fiori in mano.
Il bianco dei gigli
sposava il rosso del cielo
mentre tu, vestita di veli
lenta, ti avvicinavi, ed io,
ero a due dita da te.
Io, mi sentivo abbagliato,
senza il
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79 poesie pubblicate nel giorno 17/03/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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