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Le 60 poesie pubblicate il giorno 19/03/2015
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| Tu che parli di albe e tramonti
ricordi l'albeggiar limpido di ieri,
mentre eri cerbiatto fra valli e monti
giulivo e estasiato senza pensieri,
di acqua ne è passata sotto i ponti
mentre con la cartella già mattinieri,
col tuo amico
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| Chi tra voi
uomini sapienti
potrà spiegare,
perché un tale amore
così minuziosamente
e
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Fammi entrare, questa sera,
ho due posti in prima fila.
C’è la folla che ti anela,
ma la musica raggela!
Un
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Piccolo seme
che sbocci o fermenti
ti spaccio al mercato
come Dio
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La melma non corrode
ma indurisce al punto da non accorgersi
di camminarci sopra,
non si tratta di sabbie mobili
non ci si sporca più neanche le scarpe,
si potrebbe addirittura pattinarci
tanto è levigata
Il tanfo, il tanfo
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India |
19/03/2015 21:53| 1172 |
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Freddo ...
quel freddo che si inspira ogni giorno,
ovunque,
attraversa lunghe distanze,
non si misura con il
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Bagnata dalla pioggia
di marzo
fiorisce la prima viola
di primavera...
ballano le trecce nere
sulle spalle
il sole accende la collina
di viole odorano i sogni
nella ricerca dell'infinito...
un arcobaleno
di attimi colorati che scoppiano
come
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Notte greve e silenziosa sul monte Getsemani,
ombra curva e sottile s'addentra solitaria
tra annosi e nodosi ulivi.
-Uomo ancor sei!-
Schiacciato dal profetico calvario
espiazione degli umani peccati.
Squassato da ansiosi sospiri e dall'umana
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| L'ora s'innamora della luce
e fa l'amore con la notte alla parete
a volte sveglia il sonno un tocco d'ali nella testa.
Il mio paltò ha messo via l'inverno.
Tra i sapori anche l'armadio ha i suoi ricordi.
Lei
ha scritto nuda il
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| Declamare a voce alta
suggestive liriche dell ogni essenza
così anche il mare possa ascoltare
fluttuante i respiri che l anima anela
verso l amata al di là degli oceani di fuoco
I gabbiani scivolano sulle onde
desiderose di
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Forse il cielo era già spento
quando sei andata via
ed io ho chiesto alla luna
se la luce ti aveva vista piangere
Ma le nuvole non ricordano mai
il dolore dei giorni muti
e le notti, le notti non conoscono
il vento che le ha
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| Ali di farfalla
volteggiano dentro il corpo
un sogno che scalpita
con calci e pugni
prossimo ad uscire dal ventre
per riempire d’azzurro la vita
ti aspetto con l’impazienza
di un bimbo nella notte di Natale
ti abbraccio
col pensiero che
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| Aveva tredici anni
io uno in meno,
la vedevo più bella
di una regina
io ero un bambino,
lei una signorina,
la volevo corteggiare,
ma non poteva andare
di notte pregavo Dio
per avere tre anni in più,
ma non arrivavo
alla sua
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| Cosa farò quando la mente mia
non sarà in linea con la fantasia,
quando il mio cielo così lontano
sarà rinchiuso nella mia mano
e io non potrò volare più?
A chi scriverò parole d’amore
quando l’arsura
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Riempii la cesta di ricordi e andai al mercato,
vento a scompigliar capelli
e pensier a rotear nel cielo,
miscuglio di
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Avevo cuore d'assassino.
Eppure tu sfioravi il mio sorriso
come Eurialo, forte, stringeva Niso.
Perché coglievo
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Jim27 |
19/03/2015 17:32| 923 |
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E come altare a mezzogiorno
agghindato a festa
gli sposi attendo
ronzano le idee barbugliando
in un mare sconosciuto.
Traligna il crepuscolo
ch'ormai il dì è concluso
e l'astro al suo giaciglio
la sua insufficienza
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Con la mano carezzo quel che vedo
spuntar fuori dal pizzo nero,
è un colore che non mi piace
perché lutto da lui traspare;
mentre il rosso a differenza
accende tutta la potenza
alla vista del tesoro
che si delinea al mio
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Non posso ascoltar il silenzio
quando tutto è confusione
e neppur saldar i conti
se non ho contanti
Arrampicarsi sugli specchi
per non precipitare
è difficile come camminare
su carboni ardenti
Vorrei aggrapparmi al cielo
se solo riuscissi
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Ora non trattenermi,
mi hai sospesa al vuoto
dei tuoi occhi
e alla speranza vana
d'oltrepassare il muro, il tuo.
Sul silenzio ho costruito
fantasia e follia
e t’ho smarrito nell’incanto
d’un sogno ormai spezzato.
Ho interrotto il mio tempo
ed
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Ti ho portato un ulivo anche quest' anno,
in giovane virgulto,
che vegli il tuo riposo di giusto
oltre la vita dal fatale
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Corse distratte nel flettere
i busti con ansioso
capriccio.
Chissà se c'è o ritarda,
se i muri sono scossi
dal solito sbadiglio.
La mano già s'increspa
al franto ticchettio
di passi silenziati.
Non copro quelle
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Odo le onde
batter forte,
poi sento il mondo
fermare il tuo volto
in un secondo.
Occhi di sole
fra schiuma di
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Sfugge al tempo
fluisce sul letto del mare
zampilli di note tremolanti
si lasciano andare
tra onde incomprese
battiti di emozioni navigate,
in alto mare
sulla scia dell’orizzonte
l’anima
si ciba della tua
per danzare,
sul respiro di una
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Annaspiamo
in una pozzanghera
lontani
dalla corrente
dalla
sconfinata Corrente
che
trascina gli universi
in una corsa
inarrestabile.
Ai margini
dal Suo libero fluire
come fanciulli
timorosi
sulle sponde affollate della
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Ti aiuterò ad accendere
i tuoi giorni più belli
e se non avrai lumi
ti regalerò le stelle.
Se
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come un volo d'aquila
vertigine che affanna
precipita nel vuoto
la speranza
e nel bagliore di questo cielo
strano afferra in volo
la tristezza
come l'eclissi nasconde
il sole dentro gli occhi
cede l'ombra
la luna e nella vertigine
che
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Hai tratto navi bianche
dai fogli dei tuoi silenzi notturni
ora anche il mare ha una sua forma
un suo corpo da sfiorare
- versi incisi, nelle rotte del cielo -
lassù e ancora oltre
l'inquieta acqua ti porta via
silenzioso binario di
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| La mente vaga lì
dove gli occhi non
riescono a vedere
lì dove finisce lo spazio
ed inizia il cielo
lì dove i ricordi
si vestono di ombre
ed accecano i sogni
che si nutrono di
false
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| Stesso sangue nelle vene
condividiamo insieme
ma caratteri in noi opposti
han creato i presupposti
di un continuo
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Dylan |
19/03/2015 12:34 | 472 |
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60 poesie pubblicate nel giorno 19/03/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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