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Le 75 poesie pubblicate il giorno 03/04/2015
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Fasciata di bianco cotone,
tenerezza in mano
in quel piccolo corpicino
ascolta la mia preghiera
pargoletto mio angelo
fummo separate
in un batter di ciglia
dolce piccola mia donnina
lacerato fu il dolore
da anni ancor non guarito
tutto
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Come sboccian le primule
al volger dell’inverno freddo
tu qual tenero primo fiore
dolce fantolina al tepor primo
della vita nel quarto giorno
di Febbraio sbocciasti a rallegrar
tanta era l’attesa quel vuoto campo
ove del seme umano si
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| Sei arrivata finalmente
dolce primavera.
Sei più bella del tramonto
e dell'aurora
sei meravigliosa
come l'alba.
I primi fiori nascono
tutti pieni di colori
piccoli stormi d'uccellini
scendono a bere
cinguettando.
Un soffio di
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| Ti condannano a morte e chini il capo
che ti coronano con spine irridenti,
oggi se lo ricordano le genti
e accarezzano in chiesa il piede e il drappo.
Offri il tuo corpo e il sangue per destino
che stava scritto, chissà, dentro la
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Non è detto che tre gocce
caddero sulla terra
ed aprirono la roccia
quasi fosse una ferita nera
a devastare il tempo
Ed il graffio della pelle
che le spine destarono
a rivelare il triste male
in una stella spenta
che aprì la
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| Vento che voli
e che ascolti il mio silenzio,
tu che sai tutto di me
e leggi il mare di malinconia nei miei occhi,
nelle
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| Sentiero
è un percorso di vita
questo andar senza ritorno
per valli e cime
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| Sento il vago lamento della notte
è il vento che sospira
e disperde nel buio, come
farfalle notturne
i miei pensieri.
Ore insonni con gli occhi sbarrati
nel silenzio assordante,
i giorni passano tediosi,
non riemergo dal mio
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| Qualcuno domanda gli anni della memoria
che dentro un volto racchiudono le rughe dell'amicizia.
Di certo molti, tanti
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| Si allunga l'alone di mistero
ognuno pregno del suo credo,
in quest'oggi che ruba la scena
e lascia invischiati nella sua miseria.
Andare oltre le solite apparenze
la sostanza è materia che accende la mente,
e lascia un sapore giusto di
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| E' crollare di fango
e di sputi
sentore di tormento che brucia
ed io che compongo solitudine di cuore
l'illudo che
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| Ho ricamato la tela dell'amore
risalendo montagne di delusioni
e camminando per praterie di speranze
nelle tenebre isolate
di una vita faticosa
Ora attimi di luce soffusa
una luce diversa,
una luce speciale,
una luce che parla di
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Luce che spiove
sui giorni stracciati dal dolore
Luce che illumina
gli occhi stanchi
del mondo
Luce
flebile candela
tra le ombre
di una stanza chiusa
un groviglio
di rimpianti
rannicchiati e tristi.
Luce
che rischiara le lacrime
di
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Senza indugio
a passi lenti
cammino
sulle vie
della Croce.
E' qui
il mio sentiero,
sulle tracce
di Colui
che al mio silenzio
ha donato
la Sua Voce.
E' qui
la mia dimora:
nelle Tue mani,
mio Signore.
Nella mia gioia
il Tuo
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Posso, dunque, essere felice?
I tuoi passi sempre,
mi precedono o mi seguono,
e nulla dicono ormai
della tua voce che manca
Posso dunque staccare
alla parete quei tratti di matita
che a guardarli alla luce
mi scarabocchiano l’anima
in un
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Ho sempre
comminato nelle mie scarpe,
senza mai salire
sul carro del vincitore
e non sai dei miei dolori vissuti,
delle mille storie ascoltate.
Prova a camminare
sulle mie impronte,
scoprirai un diverso modo di vivere,
le facce da marciapiede,
I sogni
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Mavec |
03/04/2015 19:09| 549 |
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| E' davvero crudele
questa resurrezione
eppure credo
alle continue croci
sopra grattacieli
dai pur falsi stupori
dalle
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| Colgo con te
i fiori della mia primavera
e mentre il cuore sboccia
io corro da te
l'uscio è aperto
e non ci sono
né tavole né sedie.
Tu sei nel prato
stesa sulle viole.
Tengo a bada
la mia fantasia,
ma scrivo con
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| Lei è morta. Due anni fa.
Non si sapeva mica.
Era certa la sua immortalità.
Credere a questa menzogna,
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Suonando la campana
un monaco solerte
invitava i borghigiani
a sollevare le coperte,
terminati i colpi
dell'austera martinella
ci si bagnava il volto
con la fredda bacinella,
cominciava la giornata
senza indugi e di buon'ora
lasciandosi
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Risorgerò
su questa terra
come il sole del mattino
nell'alba di un sorriso.
Risorgerò
ma dentro di
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Spensierato e solo
vive il mare
di sua solitudine,
quell'oscuro velo
a noi conosciuto
come il pensiero
che non frena- irrequieta-
una primavera.
Per sempre ha lasciato
la riva leggiadra
d'un crepuscolo
lontano.
Voi, miei ambiziosi
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Impanato d’Oriente
frigge sangue il mio corpo
Incredule barbarie nel vento
rosso fuoco
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| Davanti alla fermata, che ci fate...
è grave oltraggio a Dio non lo capite?
A me lo dite, andiamo confessate,
da quale monastero voi fuggite?
Licenza avere avuto ribadite,
ma quella è militare d'attinenza;
voglio sentir che dice
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S'allontanano dietro i monti
i riflessi del giorno
e il mare si chiude
nel cerchio di onde dolci
che spingono il vento
ai confini del cuore
si distendono
piano piano le ombre
e scende lenta la sera
avanza il silenzio
che imbianca tutto
di
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E all'improvviso
scappi via
senza far rumore
nell aria tersa
fra le lenzuola
umida di follia
E all'improvviso
scappi via
e ti vengo a cercare
nel silenzio del mattino
fra le persiane chiuse al giorno
ancora addormentato
E
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Ci sono cose che ci lasciano senza fiato e la morte nel cuore,
accadono ogni giorno...
nonostante il nostro credere, nell'amore.
E rimaniamo sempre più, costernati dall'immensità delle persone
che non seguono la retta via, ma si
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Ti cingo la vita
e disappaiono gli stenti
e i disappunti repressi.
Hai rapito senza occhi,
hai affrancato il mio fiato,
hai a ritroso percorso di te
il
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Quando è arrivata
la notte dei miei giorni
senza di te,
ho acceso le lucciole,
oh mia luce,
per renderti amica l’oscurità.
Ho colorato
un lembo di cielo
e albe rosate
hanno accompagnato
i tuoi risvegli.
Ti ho inondata,
mia
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| Percorso del bronzo sillabato,
l’emozione: siglare gocce di non tramonto
con i nomi -vita e migrazione, ritorno-
Essere in
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75 poesie pubblicate nel giorno 03/04/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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