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Le 38 poesie pubblicate il giorno 06/04/2015
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Hai le nuvole e l’onde
in fondo agli occhi
e la barca beccheggia,
ma non
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Verrà l'ultima alba
e le parole che ho pronunciato
diverranno terra
e germoglio per la tua pelle
Sarà il vento
a soffiare un lontano lamento
ed il profumo dimenticato
di qualche seme bruciato al sole
Splenderà una
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E tutto mi è di più
senza ombre
senza soffi mitiganti.
Tutto mi è grave
anche il sorrider o l’adombrarmi
guardando l’acqua scorrere
e le nuvole ammassarsi.
Il temporale è già lontano
ha squassato alberi e
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Giubilano a Gerusalemme gli Angeli
nel gran Giorno della Pace,
premurosi confortano il Re Divino
nella dura angoscia del Getsemani.
Afflitti sostengono il Redentore
sull'infelice via del Calvario.
Affranti piangono il Cristo Signore
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Le persone silenziose
timide presenze
lungo i viali della mente
che si fan presente
quando meno te lo aspetti
Le persone silenziose
sono pallide figure nascoste tra la gente
hanno paura di farsi mostrare
con i mesti sorrisi privi di
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Musil s'avvinghia al mio verbo errante...
sono stato vecchio
decrepito al punto giusto
la gioventù
quel tempo strano in cui non orini mai
non fa parte delle belligeranze fertili
oscura la parte migliore
apre la porta alla speranza
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dimentica parole buttate a caso qua e là
tra una luna cieca, una lupa appesa in cielo
solo vibrazioni, ritmate - scorrono
nascoste tra la barba, incolta - selvaggia
buio lo sguardo, nero come la terra
non miete, non cresce, versa solo
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Iddio, unico e solo,
che insieme ad altri stai,
non esser permaloso
dei concorrenti tuoi.
Ognun di voi è
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Raschiare lentamente la superficiale finitura
lasciando che piano l'animo
riprenda il suo originale colore.
Spogliarsi dei corsetti
che hanno stretto la vita,
riducendola tanto da mozzare il fiato.
Lasciar scivolare al suolo l'ultimo
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Cade improvvisa,
silenziosa,
lenta,
la pioggia
La terra non si accorge
che tutto è mutato
non sente l'albero
ululare e piangere
la testa è bagnata,
il mio viso è freddo,
il muro è freddo
L'orologio
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Ha il sapore di te l’orgoglio,
o quel che è peggio,
la paura dei tuoi gesti
ha il sapore dell’oggi.
Non sai
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| Ho divelto rovi e falciato ortiche
dal mio campo incolto.
Ho squarciato l’oscurità
e ripercorso i sentieri dell’anima
sui passi del tempo.
Le scarpe strette hanno sassolini molesti.
Sono stanca.
E ora lasciatemi qui,
all’ombra di
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Granello di polvere
che col fiato sospeso
rimani lì appeso
all'amo del vuoto.
Sei astro morente
che s'eclissa alla vista,
mai sorte più trista
fu nel tempo smarrita.
Ti sollevasti incerto
come sorriso sghembo
tu, grondante
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So che qualcuno venne,
se anche non lo vidi,
dalle orme sulla sabbia
che vanno e tornano dal mare.
Un pescatore forse,
oppure un marinaio,
una sirena, no, non credo,
sai ben che non ha piedi.
Comunque sia
in silenzio venne
ed in silenzio se ne
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Non parlarmi mai d’amore
quello vero è misterioso
fa domande e non risponde
e ti scruta da lontano,
molto spesso si nasconde
Se ti sporgi oltre il ramo
scovi un nido senti un trillo
che la notte muta in urlo
di fantasmi dispettosi
Non
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Rinascere
vita nuova
fonte di vita
anima rinnovata
ripartenza di un amore
volo nel silenzio del cielo
tra angeli vestiti di luce
rinasco nel nuovo mondo
giocoso e beato
non c’è storia senza una partenza
battezzato di spirito
danzo
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Vorrei parlarti
come ad un amico
legata da quel filo interiore
saldo
come i tralci della vite
parlare
con il Tuo ineffabile linguaggio
che solo Tu puoi capire
e dirti parole
abbondanti d'amore
parlarti in segreto
dall'intimo dell'anima
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| Biancospino spinoso d'aprile
ridesti abbrivi d'amorosi sensi,
astanti di tempo senza resa.
Rammendo con il filo passato
silenzi accoglienti come tane
inondata di sorrisi e ardenti
carezze.
Sacro innesto nel vermiglio cuor.
Annaspo nel
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| Io canto
le lodi del Mondo
io canto con la voce del tempo
e il mio canto
si perde nel vento.
L’azzurro del cielo
s’infonde nel mare
e la luce del sole s’increspa nelle onde.
Tutto
mi parla
di giorni perduti
e obliati ritorni.
E’
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Ramoscello con ramoscello
ecco fatto un fastello
unito da una corda
che ci mostra il confine.
Non esiste tramonto
né tragico racconto
su questo legame
specioso nelle brame.
Fra i tanti pettegolezzi.
non c'è un’ascia che
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Coriandoli di sole
s’affacciano
sui volti
bersagliati
da una fastidiosa brezza.
Passi decisi
avanzano
tra la folla
per vincere
l’acqua benedetta.
I bimbi disertano
i cortili per andare
dove i genitori
li conducono.
Sulla strada
del
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| Qui
dove non si contano
più
le stanche polveri
finisce presto
il giorno
sotto
un bianco
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hy ju |
06/04/2015 11:39| 1401 |
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| Ho spento il sorriso da mostro,
quello che è sempre d'accordo
pur di evitare il confronto
e cadere sempre all'impiedi.
Oggi avrò si meno amici,
ma sono amici sinceri,
perché poi l'ambiente somiglia
ai nostri reali
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| Può darsi sia uno sbaglio ma mi basta
un foglio e un po' d'inchiostro per volare
nel tempo avanti, indietro, oltre
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Ancora mi perdo tra il
prima e il dopo, nella
brezza d'aprile, avvolta
in veli d'azzurro.
L'anima mia è musica
di vento, è fuoco sugli
sterpi, è il flusso della
marea che incalza il
deserto.
E ancora parlo al cielo
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Sei la mia voce, la costruzione di un verso
sei il cemento che lega le pietre, l’acqua che le lava
il fiume che le rende sabbia,
e il mare che le accoglie.
Sei la mia poesia, la mia rondine nel suo nido
la primavera, che finalmente è arrivata
la
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Rimbalzeranno in piazza voci e spari,
e suoneranno a stormo le campane,
immagini di feste più lontane
mi sovverranno in questi giorni amari.
E sciameranno i vividi colori
di vesti rutilanti, ed i sorrisi
di gioventù che calca i
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Chioma bionda
dal vento maltrattata
a capo chino, per il sibilo potente,
il mio giardino
per tanto tempo martoriato.
Ora è al risveglio
sembra parlare
di primavera rivestito
sfolgorante al sole.
Un fermento per davvero
come i sensi che
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Di nero vestito con i corvi in mano
del gatto l’udito e il soffiar invano,
s’adorano fosse dove corpi riposano
la notte è fatta di orchi che osano.
Inutili strofe che poco portano al vanto
pensieri protetti avvolti da un manto,
iI
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Venerdì
arrestato nell'orto. Gli ulivi frondosi
coprono il tradimento di un apostolo.
Quegli stessi ulivi sbandierati
durante l'entrata a Gerusalemme.
Arrestato e portato davanti le autorità.
Chi si strappa le vesti, chi se ne lava
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38 poesie pubblicate nel giorno 06/04/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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