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Le 68 poesie pubblicate il giorno 23/05/2015
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Si dovrebbe saper restare per il tempo necessario;
fino a quando l'abitudine non sa più bastare.
Trovare il coraggio di scelte che sappiano deviare
anche solo un discorso quando non vale,
se non come un rimbombo,
un rimbombo di tamburi
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Anna62 |
23/05/2015 15:41 | 1792 |
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Toglimi
la forma delle nuvole,
incostante,
dammi i colori
dell'istante dell'alba
d’ogni giorno
e il
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La vecchia
non aveva mai visto
una primavera così fredda
da temere il cielo nero
E considerava le parole
come una diversione
dai confini del male
una perversione da buttare
La vecchia
non desiderava nulla
se non uno sguardo
per i
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Non ho gli occhi.
Non ho più gli occhi,
per respirare il tuo sorriso,
per toccare la tua leggerezza
d’infinite dimensioni,
per rubare qualche carezza
alle tue mani sudate di candore
Non ho gli occhi.
Non ho più gli occhi,
per
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| Amarezza d'intorno
sguardo vuoto
alla cerca di chi
ha illuso il cuor tuo.
Risuona il perché
come eco nei
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| L'alba entrò come un ladro
tra le crepe della notte
e come una coccinella si posò
sui petali delle tue
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| Trafiggi quel maledetto pugnale nel mio petto,
che io smetta di lottar per guerre già rese in partenza,
per la mia
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Dimenticai l'aurora
tra i capelli
vestita da sposa
rimirando l'antica bellezza
che mi cinse la vita
teneramente stretta a te
Nelle vaghe stelle dell 'orsa
la bramosia mi prese per mano
flirtando con la grazia innata
dei lineamenti
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Quella piccola foglia
esile e tremula
che al minimo sussurro
si flette e si stacca,
quella piccola foglia
gravida di pensieri
dà vita alla madre
ch' in cima l'ha relegata.
Di lei povera migrante,
negletta ed abbandonata
quando di
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| Attraverso vie sconosciute
in cammini al buio
troppe volte già percorsi,
non sono così certo di trovarli...
c’è ancora poca luce
e stento a distinguere il vero dal falso,
inevitabilmente, faccio scelte sbagliate
nella
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| Per un sofisma
ho perso la saggezza
povera mia vita
che il cielo
così prodigo
m’aveva data
Ridotta è adesso
al vello nero
dell’ispida creatura
che per avventura
ho scorto
ai margini d’un greto
scevro di limpidi specchi
e rovinoso di
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| La notte è ancor bambina
ma tu vesti da gran donna,
la strada luccicante
abbaglia il tuo bel corpo.
I vicoli son sgombri
dalle allegrie del giorno,
or muta all'angolo aspetti un cliente
per sporchi suoi bisogni.
Nessuno ti
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| In una notte fredda,
dove l'opaco del sole
è rasserenato da un tranquillo venticello,
io scrivo osservando da una
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| Esco di casa
con anima calma,
ma gambe indecise
e sul terreno vedo una salma
tra indifferenti, professionali divise;
come un duro letto di morte, l'asfalto
di pioggia fedele e contrita,
la strada crudele che mette in risalto
una vita
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| Colmi gli occhi,
ancora appesi ai sogni,
dai bagliori di una notte
di desideri appagati,
di gioiosa bramosia di unisono sentire,
s’aprono
all’alba che irrompe.
Stanno su quell’ abbraccio
di condivisi umori
ora i nostri cuori
imbevuti di
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S’affaccia con un velo di mistero
l’alba pallida e soave
dietro la collina
colorando di latte l’infinito
spinte dal mattutino zaffiro
s’allontanano lente
le nubi
con discrezione
raggi ancor docili e miti
baciano gioiosi le foglie ballerine
e
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Cangiante d'umore lo stagno mio
oggi saluta coi colori rossi
domani chissà
di smeraldo la sua veste!
A volte sopraffatto dalla sabbia
si concede come distesa brulla
coi colori monacali.
Cambia spesso la sua maschera:
un attore
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Si fermò un attimo a osservare il cielo,
che pareva un mare, un mare tutto nero.
Pure il suo cuore era oramai
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Un giorno pien di sole
sul far di primavera
una farfalla allegra
sul ramo di un bel melo si posò
e tosto, visto a lei vicino
un bruco che da una mela
facea capolino,
con far gentile ella gli disse:
"Buongiorno mio bel bruco"
ed egli di
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| Prima dell’alba, prima che i raggi del sole
entreranno in un giorno migliore,
li troverai i tuoi sogni perduti, i tuoi mondi vissuti.
Accorto tu devi stare, perché quelli a te cari fuggiranno,
quelli che tu hai rincorso sempre voleranno
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| Non posso muovermi,
perché ho un sasso sul cuore...
Muro di cinta, tanti gelsomini,
sole e amore, profumo di rose
invasione dei tuoi silenzi:
passo, dopo passo ti raggiungo.
La sera è un velo sottile,
soffia il vento, la gonna si
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| Eppure echeggia ad ogni attimo incerto
il gradito sussurro permane e si avverte,
ne aumenta il fragore di un cuore risorto
concedendo vigore a quell'animo inerte.
Quell'alba nel cielo disperde il rossore
sfumando le tenebre dal torbido
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| Quando ancora
il sole non si è visto
e la notte spegne le stelle,
tu bussi alla porta
del mio già sveglio cuore
dai vivi miei ricordi
passo al sogno
e mentre io stringo il cuscino
mi par di accarezzarti
e ascolto risposte
mi
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| Note di violini si perdono nel vento,
bagliori dorati del sole morente,
dolci fragranze inebriano,
la luna si leva pallida
con il suo chiarore di perla
e rivela il profilo dei monti,
alla brezza leggera
pini agitano le nere chiome
come cavalli
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| In questo tramonto ineffabile
mi specchio
e il mio volto sfuma
nelle tenebre della notte.
Infinitamente al sicuro
nell’ombra della non esistenza
bramo la certezza della morte
e rifiuto l’incertezza della vita.
Mentre odo nulla
mentre sbircio
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Se non avessi afferrato
l’inconsistenza del vento
che mi trascinò nel suo nulla,
avrei colto prima del tramonto
l’ultima stilla di colore
per dipingere il buio di luce.
E tra le mani, avrei stretto
l’essenza per scrivere
parole
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Mescolarsi tra sfumature di vita, anche quando
sembra sia finita, scambiare il sole con la luna,
prendere per mano le ombre che camminano sui
muri, renderle umane, regalar loro lacrime
e risate.
Vedere il futuro anche solo in un domani,
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Palpita il cuore
con delizia e amore,
vola nel cielo variopinto aquilone
schizza allegria,
furore e armonia,
mentre profonde gole perforan la via.
Scandisce l’ora
gioia dell’umano senso,
profondità spaziale trattenuta
d’un soffio
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68 poesie pubblicate nel giorno 23/05/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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