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Le 39 poesie pubblicate il giorno 07/08/2015
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Nel silenzio grida
una culla di immondizia,
un bisbiglio un suono.
Nel vento l'emozione di un volto,
dietro lo specchio riflette lo sguardo,
occhi vitrei lacerati impauriti.
Guance rosee,
un filo di luce la lega alla vita,
trasforma il
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Vetro scheggiato
il tuo vecchio sguardo
reso opaco dai lunghi giorni
col cuore in sospeso
Il vento non ha portato via
i colori dalla tela bianca
e restano ancora
tante nuvole fra le mani
Tante luci ormai spente
ed altre che tremano
un sogno
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| Dondola il mare,
culla pensieri e ricordi.
Picchia il sole sulla pelle,
chiusi gli occhi brucianti
rivedono fotogrammi
di un film che non ha fine.
Nella mente rivive la magia
del tempo vissuto ogni giorno.
Non finirà mai,
incompiuto,
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| e siamo gioia e luce
scialba tempesta e quiete
ricordi ed attese
dormiveglia e coma profondo ...
intervallarsi di attimi
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| Ruota il sole
e nulla a me dice
che guardo felice
il tuo ondeggiar
rovente la sabbia
ti fa ancora più bella
si stacca la mia mente
e si alza con te
c'è una nuvola bianca
che dorme sul mare
non allontanarti ti prego
e
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| Non siano altri a scriver
del mio vissuto
e della morte mia,
giusto credo sia
risparmiar loro
fatica ed ogni nesso,
pertanto sia oggi io
a scriver di me stesso!
Ho sempre scherzato e riso,
non per essere al centro
dell'attenzione
ma per
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| Io, isola in oceano contaminato da falsità
e velato da strato di indegna congettura,
osservo passare il cadavere di viva verità,
ormai maltrattata e mistificata senza pietà.
Subisco il distacco dall'amato continente
che
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| Nel mio piccolo mondo
di irrisorie speranze,
d'allegria intorbidita
e d'essenze dissolte
compari,
luce astratta
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| Dentro a quegli occhi ci stava il mare
profonda laguna da esplorare.
La terra le aveva dato un destino.
Passo su passo ha
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| rinchiuso
fra specchi di razionalità
e sentimento
intravedo il mio volto
scosso
dalla ricerca di una sinergia
estasiante
anche se la mia
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Danzo al chiaro di luna
eterea, in punta di piedi,
i capelli raccolti si sciolgono
al vento leggero che soffia dal nord.
Intorno volteggian farfalle notturne
al suon di cicale vestite d’estate,
sale la brezza dal mare cobalto,
disseta i corpi
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Sconsideratamente affronto
quel vialetto di campagna,
bighellonando con i miei pensieri
ed un passo ormai in
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Immensa tu sei
nel cuore mio,
e dipingi di luci
il tuo cammino,
come un ruscello
che scorre con danze
e canti d’allegria,
e la valle l’accoglie,
come braccia l’amore,
a rubargli un sorriso.
Immensa tu sei
nel cuore mio,
e scuoti il
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Due centesimi di Luna
dentro ad un cassetto
a sé stanti dai tesori della terra.
Qualche granello di stella
impigliato tra le rughe,
sopravvissuto alla velocità del tempo.
Si illumina la strada
svelata al mio stupore, considero:
nessuna gioia
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| Parla lingue sconosciute
l'onda frastagliata
in un attimo di vento tutto suo
- il verso non è un segno di
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| Com'è affamato
il buio stanotte,
cala nelle vie
zigzagando:
è solo reazione
- condizionata -
un riflesso di luna
(lì,
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| Ti cammino dentro
senza rumore
rompo il silenzio,
sguardi, intese senza tempo
si perde la via
il cammino irrompe
l'avaria del cuore.
Confonde il vento
foglie sperdute,
pioggia d'emozioni vive
spettacolo degli eventi.
Lascio,
a me,
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| Per ogni nonnulla
a farsi artefatto
il far sulla sera s'addentra
in un cammino appuntato
e abita il suo punto d'ubicazione;
Riafferro la mia enumerazione occulta.
Oscilli indifesa
indugiando tra i miei sguardi
Sei corpo ed anima che
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Spezza l’urlo del tempo, l’afa estiva,
il cielo si veste di ombre che si rincorrono,
come immagini impazzite
d’una pellicola sbiadita.
Capovolge l’aria, il vento,
che saltella
tra cespugli ingarbugliati, pagliuzze
e visi increduli bruciati dal
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Ti ho amato nei giorni di pioggia
con gli occhi che colavano sangue
e la bocca che perdeva i miei denti
uno dopo l'altro
sino divenire caverna
di un tossico mangiatore di fuoco.
Ti ho amato nei giorni di sole
con le mani intrecciate
in un
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OH, mio Signore ...
ridammi quel sorso di luce
ch’io veda quel poco di sole
dormirmi negli occhi.
Era come l’erba bagnata
quel poco che avevo.
Fammi cercare
il paese abbandonato
con le mani di chi ha bisogno
di rimodellare la creta
per
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si allarga la pozza nel mare di fango
diventa un abisso di nero livore
raggiunge il canto la voce
s'innalza tono su tono
inabissa e risale
colpendo il diaframma nel petto
come un'onda racconta
i misteri del mare
poi gela le labbra il silenzio
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L'alba s'affaccia silenziosa al giorno,
unta di brina e gocce di rugiada,
riflessi cristallini, toccan le nubi,
quando il sole dolcemente la bacia.
Vola fascino oltre il bosco,
folata di vento, culla dolcemente i sensi,
scolpisce nell'anima e nel
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Il vento oggi è uno sfiato di vulcano
Una nemesi da Agarttha
Un richiamo al magma primordiale
a Marte rosso
a una tempesta solare
Nella trincea di una tenda scura
nel sollievo di un’aria artificiale
guardiamo arroventarsi il mondo
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Amara |
07/08/2015 12:43| 1688 |
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| Sfere di luci autunnali dentro abissi,
è mistero il sopravvivere del pensiero
nato adulto, celato all’ignoranza
di me altrove, che cementavo fantasie.
In un verso era l’apoteosi d’un amore
taciuto mentre dormivo la quiete
della siepe
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| Ali spente sui rimorsi
farfalle di saggezza
brevi di vita
piove sul destino
una longeva speranza
e il pensiero non delude
immagini il coraggio
correrti incontro sulla via
mentre un fruscio d’anima
cerca posto al tuo fianco
dipingi
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| E con quei vecchi denti
stanchi ricordi sulle pareti schiacciati
eppure ansimante nuoti
sanguinante galleggi
nessuna pausa
tremando come paralizzato respiro
non una mano, non una carezza
tra aguzze belve fluttui
non sperare
neanche stanotte ti
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| IL luminoso squarciando le fronde
svela le sfumature colorate
dai riflessi delle ombre
E, la luce
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Vertigini di sospiri.
Nell'impeto improvvisi abbracci
riverbero della tua luce iridescente.
Dolci artigli son le tue mani...
a questo avvinghiarsi
di voluttà graffiante
m'arrendo all'estasi dei sensi
Desideri inespressi
dai tuoi
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| La natura ha
questo bisogno, con il suo
pensare non è d’accordo; dal
suo sapere è invasa, siamo alla
follia; come farla sentire
amata!
Un principio che
ha la sua radice, installato
nella natura del piacere; non è
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39 poesie pubblicate nel giorno 07/08/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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