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Le 48 poesie pubblicate il giorno 11/08/2015
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Se non avessi questi ultimi sguardi
da dare
potrei anche andarmene
e lasciare tutto al buio delle sere
Che si ingoi tutto,
le ombre di questo cielo
le carte infangate dai ricordi
e la terra secca di un pioggia assente
Se non fosse per qualche
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ti prego fammi luce
in questo pauroso dedalo dell’io
assalito dai mostri della mente
avvolto
nella camicia di nesso degl’istinti
sono cieco fiume senza foce
da me diviso arreso
fammi luce
e sarà giorno quando
ti saprò riconoscere
staccato
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Non si alzerà il vento del deserto
a gettarti sabbia sugli occhi,
a portarti l'eco dei miei pensieri,
non ci sarà una brezza
ad accarezzarti il viso.
Me ne andrò in silenzio,
senza rumore
e non sentirai il calore
della mia
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Ho scavato
con frenetica bramosia
nella sabbia del tempo,
che brillata scivola
dalle mani.
Si scompone e ricompone
in un gioco crudele,
che non cede al respiro.
Nessuno può imbrigliare
un alito di vento.
La vita
è artifizio
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Resto a guardare
l’allontanarsi della pioggia,
il diradarsi di saette
sospese nel cielo,
adesso che la sera
ricopre il
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Me vardo attorno, ghe tanta gente:
i'è tutti tesi con le face atente
oltadi sul prà par vedar le stele
i resta a pensar a robe bele.
Forse nissun ghe crede sul serio
ma tutti i esprime el so desiderio
parché questa notte,
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| Infinito sei come le tue sabbie
dove finiscono i passi miei
tra alghe e cocci abbandonati.
Le tue acque sono andate
ma torneranno rapaci e crudeli
a portar via ciò ch'avevan dato.
Ora vanno... ora tornano
e poi rivanno
sempre
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Nelle ore del tuo sonno
io conto le gocce di pioggia
lasciate abbandonate sull'asfalto.
Ripenso alle nuvole prima del sereno
e mi faccio goccia anch'io ...
Lacrima la mente
dietro i vetri appannati di memoria
e sento il tuo respiro
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Per questo giorno
il suo nome sarà
il profilo delle nuvole
e
il riverbero dei ruscelli.
Lei, che aveva acquietato la mia sete d’amore,
la cima oltre la quale
si può solo volare.
Mi rimarrà,
il sapore amaro
del premio
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riconoscere l'odore dell'aria
quando il rosso del sole
si spegne, si adagia,
nel blu del nostro mare
a occhi chiusi
in un istante di silenzio
il sapore di una lunga estate
lontana
a occhi chiusi
una lacrima corre,
percorre,
disegna veloce
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Rimasi fermo ad ascoltare
il profumo della notte
lungo la palata ventosa
Danze tribali
inseguono il crepuscolo
sulla spiaggia
velata di nostalgia
Assorto dalle nuvole al'orizzonte
decanto la solitudine lontana
stringendomi il cuore
fino a
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Fermati per la notte,
or che il buio
ha spento il cielo tutto,
lacerato da lacrime di fuoco,
Perseidi del cielo d’agosto;
passione dei cieli
ci mena diritti all’oblio,
affinché si cheti
inquietudine,
irrequietezza,
moti dell’Anima di cui
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Nel morbido vento
c'è il suono del destino
svelto e brillante,
è la barca dei miei desideri
che si spande lentamente
sul tuo cielo
ricco di miele e segreti.
Il mio canto
vola verso te
al tuo calmo animo
nel sorgere
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È un giaciglio il cuore
dove riporre le malinconie
quando manca un senso,
un orizzonte da inseguire.
Allora abbraccio gli attimi
che mi separano dal tuo profumo,
per carpire il mistero della tua essenza.
Quel tuo essere speciale
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Vieni con me all'antico casale
che ci attende in cima all'erta
e si staglia pietra su pietra,
proteso in elegiaca
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Ovunque è smania d' ammucchiata,
e sia la più grezza,
purché scongiuri la fine infinita della festa.
Io non ho che te,
in tutto il creato solo te,
e sono quieta, in questa penuria
sono sazia,
perché sei come la notte
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Provo a cercarti, e ti
trovo, neve d'inverno,
mentre vorrei il sole.
E nella tua mente,
leggo tempesta e vento
di maestrale.
E affogo i miei sogni
tra spuma di onde, e
delusione.
Se cerco di fuggire dal
dolore, annaspo negli
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Sfugge l'attimo e svela
monosillabe di luci, ora
quasi lontane
e vorrei, seguirne il viaggio
spirale contorta, nata da qualche stella
questo sentiero d'ambra tra le dita
Forse troppe parole sono cadute
nei pozzi neri della terra,
nasce dal
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| Quanto mi manca il mare
con le prime luci del mattino
il senso d'infinito, di ignoto
che proviene dall'acqua
manca ai miei occhi
la distesa immensa
talvolta azzurra e piatta,
indolente
livida e corrusca
con le onde gonfiate
dal
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| Ogni pensiero sarebbe aroma magico
se solo l'anima aprisse i suoi pori al vento.
Se solo questa misteriosa necessità di bere
svelasse i limiti di veli intimi.
Se solo ogni giorno,
non lavasse fugacemente ogni ora
che volesse scappare
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| Aprire gli occhi
davanti a un mare che scintillante
nel blu pieno di sfumature che l'acqua
culla silenziosa
restituisce al cuore
il suo lento navigare
arteria e battiti in pace
diretti da onde e mareggiate che
danzando
portano avanti, nella
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| sombrio o mundo
(conforme os passos)
em conluio com o mal
para entristecer a vida
mas até as trevas são luz
para Aquele que nos conduz
se des- cobre a esperança
em meio a vales profundos
frente a semimortos e
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Seppellito nell'indifferenza il battito del giorno
la dignità delle tue mani
il tempo delle tue vesti
l'azzurro del vento
il naturale cammino
tra cielo e terra.
Questo è l'inverno all'improvviso
l'indifferenza accresce il suo
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Ruzzolano le stelle
esprimendo nitidi desideri
in fondo a questo firmamento
mentre un fine soffio di vento
scompiglia i capelli
posi le labbra sul collo
fin sotto il ventre.
Costellato di petali di fiore
la pelle profumata,
refrigerando quei
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| Dove sei
quando ti vengo a cercare
nei miei labirinti,
dove?
Tu che strappasti le tue radici
dalla mia terra
lasciandomi sola
a vagare alla cieca, arsa
in questo arido deserto
senza una meta.
Dove sei?
Ora che accarezzo ricordi
tra i
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| Chissà,
se ci sono stelle lente con ripensamento
quelle che si sono smarrite
con le lacrime luminose
scie d’amore e di rimpianto
se una stella c’è, tutta per me
io sono qui pronta con un laccio di seta intrecciato
per
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| Ho cercato nel cielo infinito
la tua stella lucente stanotte.
Eri lì, più dell’altre brillavi
e tu mamma
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| La tua bocca che sorride
che sussurra
che geme
Le tua bocca di campo
nel sole
di nuvola e mare
Un posto dove la
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Non so, se il mio udire è giusto,
non percepisco la durata dei tempi,
ne il calore del sole, che i campi brucia,
ne la dolce melodia delle rondini in festa, sulle travi del porticato,
in primavera,
le pozzanghere, che silenti,
specchiano la
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| Mare,
sussurrami un canto d'amore
che liberi passi imbrigliati
nei nodi stretti di un'acre illusione.
Oh... mare
tela di chimere
nelle strettoie di un lamento celato...!
Rifugio di un ricordo mai sopito
che graffia le pareti di
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48 poesie pubblicate nel giorno 11/08/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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