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Le 38 poesie pubblicate il giorno 12/08/2015
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| Perfino l'ora assolata
chinò il capo;
come la terra,
stordita dall'esplosione
del giallo.
Furono dita stellate
occhi di cieli,
Pensiero:
(più veloce della luce, più rosso dei capelli)
a riempire l'Universo
di
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Solo se avessi pianto
poche volte in più
avrei potuto capire
la luce delle stelle
E qualche luna avrebbe
conservato il dolore
per le notti profonde
che scavano la pelle
Solo se avessi riposto
il mio duro orgoglio
in qualche teca
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Sospinse il vento
l’irrequieto cuore
verso valli incantate
nel miraggio d’amore.
Sospinse il vento l’anima
tra
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Così, l’acqua che trema nei cerchi
l’ombra verde del salice
ad inzupparsi nel lago
e io persa dietro un filo
che non so se di vento o di parole.
Il giorno è pieno di cose lasciate a metà
l’anguria spaccata e il segno dei
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| Ritmico sciabordio del mare,
dolce nenia,
in questo grigio tramonto.
Oggi più che mai m'è vicino
a misurare l'assenza,
a lasciare un'impronta
nell'anima addolorata.
Il vento smuove i capelli,
li scompiglia,
mi strapazza, mi
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| Quando venne a mancare
là, dove andò ad abitare
dopo che 'l Figliolo
le fu "tolto" con gran duolo:
il suo Corpo santo
fu in cielo assunto.
Poteva quel Nato
da lei generato,
far sì che Quella
che l'aveva
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Gocce di luce salgono in cielo,
irrompono nel buio,
spezzano il nero.
Ogni fulgido punto
raggiungerà una
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Solitudine è concreta,
accettata se costretta.
Il silenzio è rumoroso
se c’è caos nella mente,
l’aria è tersa, fresca e buona
ma a soffocar mi pare
se non apro ciò che ho dentro...
Bastan solo due parole
e non
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Cristalli di sale e Marea,
risacca antica che si espande in moto infinito
riversandosi sull'arenile.
Respiro microrganismi ed essenze marine,
l'atomo azzurro in un movimento ancestrale
di quarzo e luce,
l'onda che s'infrange a dare
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Eolo |
12/08/2015 20:56 | 2208 |
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Fosti tu che aspergendo rugiada dall’occhi
rendesti nuova vita al seme
germogliando l’amore che t’ha nutrito
quando l’anima aveva fame
e il corpo ne mostrava l’affanni
Ed ora che l’anima tua appagata
ha reso giustizia al tuo aspetto
negandoti alla
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scivola il vestito
che cade a terra insieme alle fortezze
mi guardi e già ti accendi
ridendo ti sfido
-io, te, di cosa siamo capaci?-
[ti avvolgo di profumi prima che tu avvolga me]
ti prendo la mano per posarla sui sospiri
mentre il
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Appari improvviso, assorto
seduto su una panchina
laddove il belvedere è ordito di terra
e grumi di case.
Mi siedo accanto a te, chiudiamo
entrambi lo smartphone
quasi all’unisono
ci sorridiamo.
Ho un uomo che m’aspetta
sotto nella
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Come in un sogno appena nato
per un'unica via c'incamminammo,
con amore e fantasia tornammo
ai dolci ricordi del passato.
Felici eravamo in quel momento
uniti dall’amore appena sbocciato,
quando udimmo un lugubre lamento
che ci predisse un
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esatto nel suo ticchettio
il cuore va
veglia e sonno
amore e non amore
pulsa
e se gli chiedo di me
mi ignora allibito
si meraviglia
che mi perda
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Una tela verde- azzurra
sfavillava nel soffio del vento,
la memoria a distanza siderale
quando cala solitaria la sera
al
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Girano girano le ronde
girano nel bar
con le brune e le bionde
girano nel mondo normale
dove non si muore nel temporale.
Uniti in cordoglio per la morte di cane
pronti a trovare casa e dei gatti di strada
noi gente per bene
gente che lavora
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| Non lascerò più cadere pensieri tra i solchi
di ameni lidi che l’anima illudono
Restano
vagiti d’un pianto straripante dal cuore
erano solo lamenti per te
quelle inutili parole scelte dal caso
frecce scoccate ad occhi
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| Dimmi qualcos'altro, mese amato,
mi piace il broncio che offri questi giorni,
dopo impietosi soli mi frastorni,
e poi ritorni più desiderato.
Dimmi, se ti va, delle canzoni
che regalavi in splendida allegria...
ma quanto erano brevi le
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| E’ acqua
struscia sulla calura
il liscio delle cortecce
si scopre al chiaroscuro
Nel filtro verde degli acquari
rami
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Su quel marciapiede
ti hanno rivisto
fra volti e suoni di città
i miei occhi raminghi.
Ho urlato il tuo nome
scandito da tremori di cuore
inventato un silenzio rubato
per risentir la tua voce tornare.
In prigione ho condotto
il
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Come di un canto sospinto dal mare
andasti tra i fiumi e le voci
fin dove il nibbio depose -leggero
le tue parole di torba e silenzio
Om namo...
Portavi l’arsura dei gelsi,
la pioggia tra le rotaie del ventinove
e un mazzo di girasoli negli
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| Rincorro con lo sguardo
sterpaglie trascinate dal vento
in un vortice infinito,
montagne di nuvole nere
nel cielo incerto di fine stagione
minacciano i miei pensieri.
Adesso il sole sembra vivere
in ricordi lontani
e l'inquietudine voler
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Come fiumi che sfuggono ai monti
vaghiamo le impronte già spese,
verso i cieli di altri orizzonti.
Ingrati del grembo che schiuse
le soglie alla vita, e di braccia
che diedero amore. E distese
raccolgono ancora la traccia
del piede e
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e, non piangete
non sono andato via,
sono lì ad aspettarvi
al vostro turno e tempo
all'angolo del grande viale
che immette nell'infinito
nel nostro infinito, la luce, e
non piangete
ogni uomo nasce, cresce, muore
da una ululante
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Ti inondasti nuda
di ombre tiepide
nell'oscuro abbraccio
della mia notte.
Ma non volevi
che un sogno
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Vorrei che insieme illuminassimo questo Cielo,
che le nuvole fossero solo un miraggio.
Vorrei calmare questa marea,
far sbocciare le rose a Gennaio.
Vorrei che oggi facessimo sorridere chi se n'è dimenticato,
accendere la passione nelle
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Lentamente vedo l'ombra calare su di me,
nell'acquoso vapore mnestico di Lete mi disperderò,
sarò anima bianca senza striature accese d'odio
nell'attraversare terre con impronte rosse di sangue.
Sento il calore del mantello coprire
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Pagu |
12/08/2015 12:49 | 2514 |
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Monti perduti... e il sogno si allontana,
e nell'ora dell'alba il sonno muore.
M'è or desiderio la brezza montana;
ma i campi e le pianure ammiro in fiore.
Lassù, alle valli, ov'è la Tramontana,
forse in singhiozzi ho
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Sognami nel dolce tepore delle tue braccia,
pensami in ogni tuo momento, istante,
oltre quel tempo... io ci sarò sempre,
colorerò i tuoi baci con l’ardente passione,
nelle albe renderò viva la tua immagine
all’ascolto d’ogni
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Nel mio sangue c'e' salsedine
di un mare che mi affascina,
il mio viso è una mappa di
tempeste e di zodiaci.
Il mio viaggio non termina mai,
un approdo è al di la da venire,
siamo sulla stessa nave noi,
siamo tutti quanti stanchi
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Mavec |
12/08/2015 09:37 | 638 |
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38 poesie pubblicate nel giorno 12/08/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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