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Le 42 poesie pubblicate il giorno 02/09/2015
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| Fonda notte, lame d'alberi
ed essenze d'arancio.
È presagire che s'incolla
al corpo, spesso come roccia.
Cementato ogni anfratto
profumo pungente d'assenza di sogni.
C’è un tormento d'emozioni
appese d'un andare e venire
a
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Terra di nessuno
questo spazio vuoto
dove il cielo si confonde
con le acque amare
Gocce di eucalipto
che il respiro non considera
come una cosa sua
da prendere o lasciare
Le foglie sono libere
di abbandonare il ramo
e la mia mano esita
un
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Eppure ti ho donato un cielo stellato
un tappeto fatto di un cuore innamorato
dove passeggiare fino al mare
senza sentire freddo e tremare
dove aspettare l'alba ed un nuovo giorno
essere la partenza ed anche il ritorno.
Eppure ti ho donato un cielo
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| Così fermo il vento si è zittito
per la tua voce
migrata come un viaggio di entroterre
tra invisibili
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Già tanto
conoscere lo stato univoco
dove entra in gioco
anche Platone nel discorso...
immagini sfuocate
alla noia poi ripetute
che scorna se stessa voluttuosa
bastione estremo dell'inedia a protezione...
ma che pensiero strano
E come
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A te, persona saggia,
che guardi nel profondo,
non ti fermi alle apparenze,
ed io mi rendo conto.
Sei purezza nel parlare,
mai ti fai problemi a dire.
le verità nascoste,
che non vogliono sentire.
A te, persona giusta,
che vivi di
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Nell'aria rarefatta
lo spirito si esalta
la brama è soddisfatta,
la fatica vien rimossa
l'adrenalina rilasciata
vince il gelo nelle ossa,
l'ambita cima è li concreta
la più alta della terra
al confine del
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| Fra codesta
distesa d'acqua
ed i tuoi occhi
non v'è confine
Son io che
vado a fondo
son io che
non ho certezza
son io che
osservo il tuo
silenzio
e grida il dolore
per la tua assenza
la pena non dà pace
la pena mi
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Ti coprirò
ancora
con le mie ali stanche
Ti riparerò
nei giorni di tramontana
Non avvizziranno le stelle
neppure nella notte buia
Ti porterò fra i giardini del mondo
faremo d'ogni lacrima una perla
e danzeremo il
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Sono la mano
che accarezza il tuo corpo
sono la bocca
che si posa sulla tua
occhi
che scrutano il tuo volto
ora
che la luce copre il nero della notte
si accende il forte desiderio di averti.
non domani
ora
che il brivido del corpo prende il
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Musica nell'aria afosa
carezza il mio sentire
mentre danzano perse
nuvole nel cielo terso
e sulle labbra schiuse
sorrisi maliziosi
Mi fa stringere gli occhi quell'ascoltare di te
confonde pensieri
colora la mia anima invecchiata dai
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| Cerco nell'onda l'eco di noi due
quando il nostro amore
lasciava orme sulla sabbia
Nascosti tra le dune
s'incrociavano gli sguardi.
E la notte...
il brulicar di stelle
riflesse nel mare addormentato
si faceva complice del
bisbiglio del
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| Cammino e il mento in alto,
non per issare vele
né per giocare al migliore
ma per livellare sensazioni che
abbassano, schiacciano,
piegano alla terra...
La mia mascella è una leva
che compensa squilibri,
miti, viti,
abiti,
aliti
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| La prima luce
che tu vedesti, piccolo mio,
furon gli occhi
di tua madre.
Ella ti baciò, e ti amò
d'un amore disperato...
Fosti
la speranza di vita
per tutti i bimbi, che, come te,
cercavan casa.
L'ultima luce
fu la spiaggia,
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| La notte avea lasciato
sbavature di cobalto
sulla tela color perla,
figurante di nascosto
i giorni della merla
e una dama senza veli
che danzava sui pontili
di quel lago congelato.
La notte avea lasciato
un'ombra sul sorriso,
le stelle
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| Ho solo bisogno di una spiegazione
in tralice,
col fiato abbassato
(quel tuo sorridermi alle spalle s'ovatta
come lampada soffusa sul comodino)
fiore di melo
dolce
nel mattino
a strabiancare di luna -che è tardi e va a dormire-
non fai una
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Sentieri di fumo in righe orizzontali,
spenti fuochi, acquietate passioni,
notti orfane d'incanto primordiale
tesori e cenere polverosa indifferenza.
Possa essere ramo che regala germogli
al solitario sole un respiro d'infanzia,
brillanti fiori
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Pagu |
02/09/2015 19:20 | 1663 |
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Fulgide lingue di rosso brillante,
fuliggini mulinanti nell'aria tersa
del gelo montano,
nascono dalla scorsa della madre terra.
Opaco e vaporoso tappeto acqueo
si poggia su cime verdi risalenti verso il cielo.
La chiamo nel silenzio carico di
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La compostezza del mare
nel suo eterno oscillare,
riflesso perlaceo
di un'onda che sale e scende
sui pendii increspati
del blu intenso.
Anse accarezzate dal movimento repentino
che schiuma in un balenio di luce,
limate dallo sguardo
che scava
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Mi dimenticherai,
adesso scuoti il capo,
ti ribelli,
rovesci dolcezze insperate
tra le mie braccia,
ma mi
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Scorre
il nostro tempo... scorre
Risucchia
intanto te, il tuo ego
e sale,
sempre più...sale.
Polvere son divenute
le mie ali
bruciate dal vento contro
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Sto cercando di pensare che l'essere umano non è,
quel figlio di puttana criminale violento razzista omofobo e stupido,
che sembra ad osservare quello che succede.
Sto cercando di guardare a quei pochi popoli ancora non civilizzati
che
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| Il mare non ha paese
corre nei ricordi dei giorni attesi
bagna i pensieri di ogni lacrima
ondeggia spazi, e poi muore
raccolte onde, infrangono la vita
battigia accoglie
la mente ferma ogni istante.
E attende,
attende, il mare
non ha paese,
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| Osservo da ore il mare
e mi lascio trasportare dai ricordi.
Vorrei fermare il tempo,
rivedere il tuo sorriso
mentre spazza dall’anima
ogni triste pensiero.
Rivivo la mia vita con te,
il dolce conoscersi,
le latenti emozioni
preludio d’immenso
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Stringe lieve malinconia,
scende pioggerella
nelle giornate calde senza molestia,
entra nella pelle come stille di tristi
ricordi, illusioni, sfumature
di un agosto
che va via scivolando come
un gelato sciolto dal caldo
amori finiti
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Settembre torna alfin ed io con lui
rinasco in questo mese di passaggio
tra spiccioli d’estate e dolce autunno.
Mentre il
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A cavalcar sirene
vidi compianti volti, figure visioni
aureole di schiume
bianche di paure
spruzzare nei salti, sparire fra i tuffi
nella luce dilagare
strali di stelle
soli calanti
fuochi inarrivabili
vidi, braccia vogliose
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Attendo il primo chiarore di un’alba
avvolta ancora nel buio d’una notte infinita.
Fatica la luce ad accendere il giorno,
che ancor giace alle stelle e confonde
i barlumi di luna per fulgori di sole levante.
Assuefatto allo scuro, più non
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Avremo ancora i silenzi dell'autunno
e sogni che ci attendono
nel volo di foglie
lungo i sentieri scarlatti del
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Si mescola il vento
tra i rami
vibrano nervose le foglie
e le fronde fremono
dando voce
ad un angoscioso lamento
i merli mugugnano
fra i rovi
i colombi si nascondono
la lucertola
si confonde
fra il ricordo del verde
sotto
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42 poesie pubblicate nel giorno 02/09/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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