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Le 58 poesie pubblicate il giorno 06/11/2015
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Ingiallir vedi degli alberi le foglie
color marroni gialli rossi accesi
in alto guardi e del’’autunno il nascer
lì
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Là dove la memoria
ancora sopravvive
prende forma il pensiero
e la pazienza diviene
fedele compagna di tenacia,
Là dove corrono
riflessi di memoria
verso un centro oscuro
la finzione si fa verità
nel tempo di nequizia
di cui è fitta la
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Sotto questo cielo
stanco delle solite parole
t'inventi pensieri
per distrarre il cuore.
Senti freddo dentro,
questa stanza è così umida, fredda,
il sole non ha permesso d'entrare.
Sei così solo
perso in un mondo tutto
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Con il passare interminabile
del tempo ancora una volta
mi ritrovo da sola seduta qui
su questa panchina a
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Adagio stempero
nuvole dense
su giardini di finta gioia.
Ed è un continuo diluire
che mi prende fino alla perdita
della carne.
Adagio
ti
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dipingono il mio sonno i morti
veleggiando al chiaro d’una luna
complice sul filo
d’orizzonte
ricreando gl’incantesimi del
bambino in me mai perduto
veleggiano
discreti sul filo del respiro
entrandomi su dalle narici
con la barca di cristallo
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Quanti graffiti sui muri nascosti
porto dentro di me ogni mia prigione
Nessuno mai leggerà le grida d’aiuto
che cancellate dalla polvere
testimoniano al cuore
E adesso tutti i perché si zittiscono
per le ore che vivranno la
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Ingegno d'uomo a Marmore
precipitò maestose acque,
con boato così travolgente
da ammaliar pittori,
poeti e tanta gente!
Così Piediluco,
lago gaudente
come creatura nacque,
per abbellir sì natura
come a Dio
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Frammenti,
fotogrammi di ricordi
graffiano occhi un po' spenti
mentre ancor l'accarezza il viso
l'estate di san Martino.
Cuore non fermarti,
battito dopo battito sorridi
ad ieri (felicità intraviste)
e fremi ancora ad oggi
come fosse
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Fili di seta nera
sottili come rami al tramonto
stretti attorno al cielo
che già teme l'inverno
Respiri che hai perduto
nei pressi della sera
e che io ho raccolto, oro acceso
dal velo del crepuscolo
Parole addormentate
che sognano la
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Leggero
soffice
mani di velluto
il suono di un painoforte lontano
tu sempre vicina
leggero
come un bacio estivo
come il fumo di un camino
come il vento sui capelli
leggero
è un sorriso dell’anima
un angelo amico
la carezza della
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Cuore ormeggia
al fianco molle
d'una verita
che silenziosa tace...
il vigore della tempesta anela
se stesso sorprendendo
a ciel sereno insiste
stella tra le tante
mai domo battito
a richiamar saette
e tra lacrime colorate ascende
la lunga
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| E’ viottolo montuoso
quest'andare pel mondo,
cammino tortuoso,
oscillante
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| tacque l’attimo
liquida
la mia Anima
si riversò nella tua
e il
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Jibi |
06/11/2015 20:42 | 920 |
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v'è splendore immane
nel gorgo di quiete acque
di maestria gioiosa
lungo i cardini di rocce bianche
sul letto del fiume disposte
ad ascoltare il vociare
delle sirene in fondo all'emozione
di pregiate virtuosismi
libranti di tenerezza
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Farò ritorno in un mattino di neve
quando l'Appennino sembra un presepe
alle porte del giorno
assopito in un sonno
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Il tempo delle lacrime è lontano,
tenere voci tornano nel cuore
fin dal mattino al primo roseo albore,
quando il
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Son talmente piccolo
che mi sembra grande il sole,
son talmente piccolo
che mi sembra grande il mare,
cosicché a volte credo,
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Quando partirai
le foglie a mucchi
copriranno i gradini
e le rondini non faranno ritorno
Quando partirai
l’acqua stagnera’ nelle fontane
di piombo
e i cortili resteranno muti
Quando partirai
sarà di morte il vestito
e la voce
e gli occhi
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Neve ti sciogli
col suo sguardo,
se mi sfiorano le labbra
gli stami del cuore si ergono,
accendendo le stelle.
Spegne i suoi raggi il sole,
i capelli si sciolgono
nascondendo le impronte
dei baci adorni di sorrisi.
Il profumo d’arancio
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| Il tempo cambia le cose
fa ingiallire una pagina
che bianca
brillava ai tuoi occhi
curiosi di versi.
Il tempo cambia il
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| Millenaria sposa
tra cielo che parla
e terra fioraia,
vestire anima del vento
nell'abbraccio di poesia
solfeggiare amore in passi d'oro,
danzare il nuovo giorno brillare
al palpito della notte
alle tue spalle sorridere
il paradiso dentro di
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Forse un’atmosfera rarefatta,
luce bianca del nord
come certe sfumature del Baltico russo
o l’umidità persistente del Ladoga,
odore di larici spiazzati dal vento
nell’arcipelago di Valaam.
Ti farò dono delle mie matrioske prima di
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Ti trastulli nella nostalgica voce del vento,
regina della mediterranea macchia
che si traveste di mille
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Innegabile evidenza
nell'accomiato impronunciabile
respinti abbracci
rimarcano l'insanabile distanza.
Mentre passi indietreggiano
le fredde bufere raggelano
l'inverno dell'anima...
ove ghiaccia il silenzio
spine scorticanti
nel groppo della
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Il riguardoso sciaguattio che piano
compagna il seral girovagare,
tramuta in fragoroso bociare
se alla pescaia dà
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Primavera, nei miei sogni, illudi d'eterno, fiori, germogli
gialli licheni che sulla corteccia di un albero disegnano
grovigli nella carezza del sole, l'aria che profuma
ruba un sorriso. Grappoli di glicine e verdi virgulti
arpeggiano nel vento...
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Se la sofferenza ha una sua notte
ti abbraccerò in sogno per lenirla.
D'amore ti avrò sempre avvolta
coprendoti dagli autunni brividi.
Avrá anche dalla lontananza
senso il saperti.
E allora, d'umanità brutture non
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Con mano ferma
sospingi l’universale porta
svelante
lo specchio dell’anima
e le sue ombre.
Vagano...
Smaniosa la ricerca
trepidante l’attesa
negli attimi
in cui si stagliano
frammenti di te.
E si fa smania il tempo...
nei colori
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58 poesie pubblicate nel giorno 06/11/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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