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Le 64 poesie pubblicate il giorno 22/11/2015
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raccontami del sole
e delle sue calde parole
conducimi nel bosco
nella casetta delle fiabe
scaldami al tuo focolare
tienimi per mano
e non lasciarmi
tratteggia il meriggio
di pane azzimo e fuoco
scoppiettante saporito
trattienimi il
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Nei giorni che non rendono giustizia
piccoli volti
imprigionati dalla paura
sotto un cielo di polvere e pianto.
Come foglie strappate dal vento
che vorticano nella bruna terra, orfane del ramo, bimbi smarriti,
tra le voragini, in un pianto dirotto,
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| Io sono il sogno,
proprio quel sogno che scintilla
e accende lo sguardo,
quel ricordo antico,
l'attimo dimenticato che rinasce
a dare estasi e movimento.
Io sono la vita,
il fluire perduto tra miserie e inganni,
il guardare con occhi chiari
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Eolo |
22/11/2015 23:03 | 1786 |
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| Perché
rimane cosi difficile
aprire gli occhi
e guardare la vita
o camminare
nella stessa direzione
e bere insieme
dalla stessa fonte.
Siamo tutti figli del mondo
e allora perché
ci guardiamo con occhi diversi
come nemici
e non
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| Seminascosti dentro i portici
due anziani e un cane
dormono coperti di stracci e cartoni.
Dimenticati come oggetti inutili
da Dio e dagli uomini,
stanno raggomitolati e intontiti
dal frastuono della città.
Forse sognano un pasto caldo
e un
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| Tu non conosci
che che mi porto dentro
Le frasi sussurrate
in punta di lingua
e poi soffiare al vento, maldestro.
Ma la mia testa
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«Chi di voi tre fors’anche brama un giorno
esser mia sposa, e con me la regina, e
condividere e regno, e trono e letto,
dove la nebbia regna ed è impetuosa?
Vieni, oh tu, oh dama, qui, tra le mie braccia,
qui... coperta dai baci miei
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Le mani ferme alla pancia tremante,
ansimi di vita che carpiscono
al tempo qualche parola
di troppo sul futuro.
Baluginio stravagante di prismi e colori,
l'amore,
che al fioco fuoco della vita
porta calore.
Strade che portano alle città
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Diciassette novembre,
ultimo tuo giorno di vita
sulla terra.
Il mattino, all'alba
la Grande Luce.
Come docile
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| Una solitudine desertica
e qualche croce di legno
ha legato il tuo esistere
a sgomento e paura
trepidare angosciato
il distacco da ciò
che hai amato
nell'incerta tua sorte
Hai viaggiato per mare
nei colori del sole
e il resto del
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Non rivedrò più gli oceani
di indifferenza
che ci avevano fatto sperare
e mi ritengo offeso
da quegli sguardi
di compassione che la luna
mi ha riservato in queste notti
di silenzio assoluto
appena rotto
dai suoni delle
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Ho lasciato la terra del sole
e l'acqua ha il sapore del cielo,
il sorriso è quello dell'universo
ho domato il mio spirito
adattandolo alla sua anima,
con lei mi sono sentito
un bocciolo che si apre
ad ogni sua stagione
lei,
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Il vento sibila
scompone i tuoi capelli
ti spettina e ti prende
quasi ti fa volare.
Come la sibilla
all'orecchio recita i tuoi amori
quelli che verranno
quelli trascorsi ormai alle spalle
il futuro riempie le tue mani
roseo e profumato
quanto
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Screzia di luce il meriggio riarso
lo sciabordio inerte delle onde.
Uno straripare di cielo
s’incrina e si
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Fragile, sottile, effimera,
la nostra vita
scricchiola ogni tanto.
Come carta da musica.
Dopo un po’
si sbriciola e
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| Quel che io vivo
è il viaggio
mi volto, la terra ancora freme
dell’essersi negata
Il limite, l’ostacolo
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| Notte profonda di tristezza
cornice di ricordi e giovinezza
riflesso di vernice che di fretta
segna la mia ombra in
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Un concetto vagabondo si è perso nell’aria
voleva dire e non dire – si è smarrito...
le biscrome nel cassetto
sconfitte dalla ruggine non cantano più
ma le storie dimenticate aleggiano silenti
in quel mistero di buio
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Sono tornata scalza
e ferita
oltre la tormenta dei ricordi
a visitare le tue immemori ore.
Eri Medea la
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amara è la consapevolezza
di una verità che scotta
distorta dall'illusione stessa
dalla realtà dei fatti compromessa
un'arma che si addice a chi tace
e nelle parole legge della coscienza la voce
verità t'avessi
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Sanguinare versi
è come gridare nel vuoto:
come la voce di eroi sacrificati
inghottiti dalla storia e dimenticati,
come dare una forma ai frammenti di stelle
che contaminano i pensieri mutanti,
come concepire l'uomo camaleonte
e
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Con braccia di nebbia e plutonio
tu li levasti come l'ombra:
la casa inghiottita dal buio,
fu fame che spoglia e s'avventa...
Nel calmo rollio delle
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| L'artista sempre in guerra
cosa vuol dimostrare?
Nulla di particolare,
sotto la fattispecie dei suoi occhi
mesti e
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Silenzio assordante
le labbra tue san solo pronunciar.
Voce afona dal cuor tuo non sento
indifferenza è ciò che resta di vana promessa.
Devastata dalla tempesta
di giorni muti
come albero abbattuto dal vento
mi arrendo
né motivo né colpa
a
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| I fiori,
offrivano il loro sguardo al sole.
Lasciando delicatamente,
la propria fragranza.
Quando la prima volta
hai bussato la porta del bosco
io cero.
Sembrava essersi fermato l'istante.
Una folata di vento, per poi guardarsi attorno,
e
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| Oh complice della fanciullezza mia,
maestra della primavera fiorita.
Mi volto indietro a guardare
gli anni incantevoli e fortunati.
Per te invece solo anni felici,
che si sommano a tanti altri.
Tu sospiri forse i tempi tuoi;
recitavi la parte di
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| Elèna va verso la doccia lentamente
sorride al pensier dell’ acqua la carezza
si spoglia dalle vesti e seducente
sul dolce
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| Fu schianto e nacque poesia
specchio a rivelar Dioscuri
a riflettere dolori e tele
distorti come amor di sale.
Amor di
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Jim27 |
22/11/2015 15:27| 2595 |
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64 poesie pubblicate nel giorno 22/11/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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