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Le 55 poesie pubblicate il giorno 12/05/2016
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Provo ancora quella nostalgia
forse il buio
può fermare
il sapore lacerante e vivo
di oggetti che parlano
che dicono di noi,
non ti ho confessato
tutto il mio amore
e neppure le bugie,
il tempo ci ha preso in prestito
e gli anni
si sono
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Ho imparato a custodirti
in questa assenza che mi duole
tra le luci dell’alba
come un ritratto notturno
disegnato dalla mia inquietudine
su spazi vuoti
dove tu sei poesia
ho imparato ad amarti
in questo intermezzo di vita
su questo
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Turan |
12/05/2016 21:55 | 1715 |
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"lo gnaolio dei gatti
in amore tra gugliate di luce"
belli sti versi
che leggo sorseggiando
un drink ma dove
vai a parare me lo dici?
timore della pagina bianca?
scandagliare devi
macerarti
immergere le mani nel sangue
a far nascere
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E non potrai cancellare il segno
le lune addormentate al tempo
come stagioni che scorrono
nell'ultimo fragile passaggio
Perché la vita stringe un sogno
volo di farfalle all'universo
posate sul bordo del destino
ad aspettare
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Partire con liriche
purissime intonse
nel varcar soglie
indefinite da scoprire...
complesso riscontro
il mondo
che di fantasie
accudisce giochi
geometrici di specchi
in mente disincantata
da esperienze tristi...
sogno e realtà
sul
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Monete nel cartone
per madonna di gessi,
frettolosi i passi.
Lo spazio è il margine
di un marciapiede
dove l'indifferenza
prosegue in bianco e nero
nel tempo.
Nessun movimento
da un rotondo dipinto,
nell'assenza
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D'un tratto il sottile ramo
piegato dal tuo improvviso arrivo
ha rivelato che tu c'eri
volo delicato.
Entrato in casa tua
a chiedere alloggio
in dolce ninna dondolando
prepara la sua notte fra le tue fronde.
Ed io osservo
caduta sulla
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Colpiscimi con i due occhi trasparenti
parlami sottovoce senza pudore
baciami senza sosta su tutta la bocca.
Stringimi
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Siamo tutti malati
in questo mondo
che abusa tristezza
sui deboli cuori
sfiorati alla terra
Tu trascini la sera
fino al bicchiere
sempre vuoto
con il vento che soffia
lenta una cancrena
Ed il mio petto stanco
che batte dentro
una febbre
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Mamma soave
benedetta e amata
sei la carezza lieve
che sento sulla guancia
quando sono stanca.
Sei l’abbraccio che
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Questa storia
d’Amore
è primavera
che stenta
arrivare.
Calpestio
di foglie disfatte
nella segreta
“foresta
dalle piante storte”.
Pensieri al declino
nel kibbutz
del Mar Morto.
Il deserto
lo sporgere
della sua rosa
che il capo
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Nulla sapeva
quel suo sguardo finto
ma era l'eclissi
di un vecchio dipinto
la stanza a colori
come teneri fiori
davanti allo specchio
agghindata di ori
Ma qual era il nostro sapore?
L'emozione più bella
sono mandorli in fiore
l'occhio
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| Era metà,
tra due pugnali delicati .
Non uccidevano,
scorticavano ferite nella carne.
Fissavano dritti le gocce che scivolavano dappertutto
bagnando la pelle di ansia.
Alla sommità,
le due impugnature sembravano impossibili
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mia Madre, confusa -mi aspetta alla finestra-
quando tramonta il sole,
lei non vede altro che la mia ombra
e rimane confusa nella sua cornice
aspetta ed io fingo di non capire
le stampo un bacio sul piatto vuoto
poi metto l'acqua nel
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Tutte le volte che il sole splende intenso
ebbro lo spirito più in alto spicca il volo
Sovente accade che in
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| Comu l’aceddi migratori
arrivanu ‘ncerca di pani e di caluri.
Arrivanu cu li trabbìcculi tutti ammazzunati
Comu li pisci nta la riti appena piscati!
Ma tu ci pensi allu poviru cori
comu l’avrannu straziatu?
Sarà comu lu mari
Scuru
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| C’è un soffio di un vento
ma non importa chi egli sia,
oppure a quale origine appartenga.
Pur se parla idiomi diversi,
è solo grazie a quello da cui nacque
quella voce cangiante.
Che può narrare il racconto compiuto,
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| Nel dì del tuo ipotetico compleanno,
lagrimo pianti interrati nelle fronde
d'una perenne, rituale, viscerale
dolìa ultrapotentemente famigliare.
Ed il mutismo d'una gocciolina lacrimante,
entra ed esce dal patibolo del mio core
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| Passo passo, a ritroso, nei sentieri
dell'ampia povertà ch'ebbi in regalo
ritorno, uomo ricco adesso, e scialo
emozioni bellissime e pensieri.
Non servono i tesori e le fortune
perché l’anima sciolga nelle vene
il flusso prodigioso
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| The shadow of past
emigrates to places
related to incomplete levees
then it dives into soliloquies,
strange shapes of
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| Ecco un'altra notte troppo piena
agitata
scomposta
Ma ancora tutto piano si perde
si disperde
con la luna a comandare quel poco che basta sapere
e le stelle a ridettare nuove dimensioni
Coi suoni ovattati che si perdono per la campagna
e gli
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| Popoli vedendo tra lingue di fuoco
allucinante sfera ai miei occhi
Arcigna esistenza nell’incerto domani
triste s’adagia il mio cuore
su terra infangata e senza cieli
Ancor fiamme sputando la Sfera
presentimento il mio dolore
e a proseliti
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Ancora una volta mi è venuto incontro il mare
per quietarmi con delicate paterne carezze,
con voluttuoso abbraccio d'amante
A volte mi assorda come chi vorrebbe,
ma non può azzittire fantasmi,
altre mi culla con tenui
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Soltanto per te
avrei voluto dedicare poesie meravigliose,
ma la vita strazia e ferisce,
falciando anima, sogni, gigli e
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Sogni svaniti
dentro mura di cemento,
aria stagnante e piogge cristalline.
Mute reminiscenze
sono un tam tam dentro il petto,
fragile l’anima, molla ali sospinte da folate di vento.
Non ha più voce il cuore
mentre attende, quell’aurora
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| ti portarono via
le linee decise dai vagoni e dalle luci
in spegnimento nella nebbia
mentre parlavi
con la bocca vuota di parole
Rimase ferma
della corsa nell'attesa la clessidra;
ferma nel perdersi del tempo.
Dal cielo
dietro agli
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| Sulle siepi fiorite del niente
si dondola la vita mia
che attende e poi spende
tutta la sua fantasia
e come un'allodola che si alza
se ne va nuda e scalza
dove le nuvole spente
si sono lasciate cadere.
Nessun volere mi cerca,
solo una pagina
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| Le nuvole grigie
hanno scritto il cielo
nessuno scrigno da salvare
il mare è più profondo del
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Sempre più vivo sempre più chiaro
è il cielo che canta specchi di voli
piume e fragranze al primo salto.
Tutto mi dice d’odore, prodigio
non v’è segreto in questo sgorgar di strofe.
Un lampo sull’uscio: sospiri a frotte
come polline bianco di là
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In questo giorno qualunque
dove anche il cielo si è chiuso
non abita più nessuno
sono arrivati tutti
e ognuno andrà
lasciando il saccheggio
di questa terra smossa
non avremo da aspettare
cesserà la pioggia e il
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55 poesie pubblicate nel giorno 12/05/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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