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Le 44 poesie pubblicate il giorno 17/05/2016
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I luoghi che tu amavi
ti aspettano ancora.
Son tristi questi verdi sentieri
dove insieme a te trascorrevo le ore.
Ogni tuo gesto di tenerezza
si è
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| Ci siamo, ecco arrivato il grande giorno:
Lei si fa sposa!
Ornata, linda e fresca come rosa ...
Quanta emozione!
Rito compiuto, seguirà convito
che tutti quanti allegra.
Pur quel pensiero triste,
gioia che offusca un velo,
è
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Quanti fiori rinasceranno
all’imbrunire verso sera
quando l'aria addormentata
accoglie l'ultimo silenzio
Per consolare ogni bagliore
lungo il margine del confine
e proteggere il respiro
in ogni angolo della terra
Se il domani sogna
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non già l’appagata
sorpresa ma in vita
tenere l’attesa
cullare
il desiderio
-avrebbe forse
sentenziato il saggio
de ‘I Ching’
sentire nelle vene
serpeggiare
il prolungarsi d’un’attesa
lancinante ma dolce
trattenere quella
sospensione
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Non me ne vogliano
i morti prima del plenilunio
che hanno respirato
le antiche nuvole del sogno
Ora non ricordo nulla
non il dolore della ferita
non l’emozione del fuoco
appena acceso sulle dita
Fiamma di seduzione
tenuta viva dalle parole
e
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Sulla soglia del tempo
affaccendato
a spolverare gli anni
lungi di sedimenti accumulati
dal finestrino aperto mentre
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Bianca come neve
l’alba mi appare,
mattino silenzioso avvolge
i miei pensieri,
natura voluttuosa
di primavera profumata,
sveglia amor ammaliante fotografia.
Brillano i fiori
nei tiepidi raggi del sole,
gemme aerei d’alberi giocano
col
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| Danza
tra le corrotte
spire della mente
riflesso celeste
di pietosi pianti
che affidano timida
all'ombra rimasta
di chetar la sete
alla terra mia arsa...
scroscio
d'un tempo lontano
la mia mano
cancella i vapori
in minuscole gocce
di
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| Il pensiero del nulla
é palude misteriosa
dove la nebbia ne sfuma i confini
e giorni vuoti
lasciano le caselle
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Le favole
sono rose raccolte in un campo di sogni
se esistono ancora cuori di panna
sul soffice letto di una
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Una folata di vento disegna
i voli a un foulard,
ala di gabbiano a planare,
si tinge d’indaco e viola
oltre le deserte rive del cuore
Uno il pensiero,
è onda che mai s’acquieta
ma s’eleva e muta
nel ritmo e nella voce, muta
Mormora
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| vivo il giorno
fiera di me stessa
sorrido diamanti
sopra un castello di carte
in perfetto equilibrio
sull’altare dei sogni
i pugni chiusi
a custodire parole
e pensieri in alito di zefiro
gorgheggi di trionfo
sulle pupille degli
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Provo a dipingere con le parole
mescolo note e colore
per effetti d'emozione.
Un cancello m'occorre
colpi di luce
ed
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Una donna stende
il bucato
di sogni apparsi
nelle notti tormentate
nelle speranze agitate.
Silenzio nell'aria
voci di lamenti
incatenati
da forze magnetiche.
Asciugando il dolore
appeso al vento
seccando le lacrime
dando nuova
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s’animano i pensieri
s’affollano immoti
danzano poi al ritmo
di piatti apparecchiati
e massicce posate
ué guaglio’ è
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Rosea gazzella gira,
al dolce conquistar della prosa,
per campi e monti.
Canta, nell'ondeggiar dei rami
nel viale, al sfuggir del giorno,
alla notte.
Volle passar all'amor del cuore,
scantinar veste al vento,
al libero pensiero.
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Infallibile imprime alla sfera sensibile,
il color profondo dal segno labile.
Attinge dal calamo esili dosi,
tinteggia colando la vita a morsi.
Spazia le parole dilatando nel tempo,
cariche emotive sommatoria di un lampo.
Fugace sui segreti
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| Turbina l'anima
in questo pensiero sciolto
e mi lascio andare
come su un prato di margherite,
dove ti incontro ogni giorno
come tanto tempo fa.
Non ho tempo per fuggire,
sono le tue mani che voglio
e corro come allora
nel pensiero di
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| coltivo rose bianche
rosse hanno il colore del sangue
i petali stretti come pugni
non hanno profumo
ma il colore è lutto
purezza
morbide al tatto
seta e velluto
come la pelle di un neonato
le foglie piccole e scure
le spine dure
gambi
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| Ho vagato per secoli
tra vento e tempeste
ho sconfitto i draghi
cavalcato i mondi
cercando inutilmente
di vivere un
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Turan |
17/05/2016 16:34 | 1757 |
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| Sei la fiamma che divide
il giorno dalla notte
sulla scia di un lascivo pensiero
che vede il lume
indicare il percorso
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| Con occhi lucenti e visioni
incantevoli il mare bussa alla porta
e arride alle anime disperate e alle frotte
di bimbi con gli
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| E' rivata l'estate, un si discute!
Ir sole brilla in celo finarmente
per asciugà l'acciacchi della gente
che ci guadagna un chilo di salute.
Si omincia a vedé donne cicciute
che mostrano le puppe come niente;
sarebbe un bèr
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Oggi torno dalle pietre e le curve: ero così vicina al profondo del mare
ai pescatori di sogni, agli ami le lenze.
E’ buffo mi lasci dire sorridendo,
esaminando ogni gesto abbracci l’aria che smuovo, solleticando le guance
attento a non tradire un
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evitare le code al semaforo, dunque, e gli insetti quando dormono;
carezzare gli alberi, di notte,
quando la notte è un bosco che respira,
entrare adagio dentro il proprio corpo;
gonfiare le ruote alla bici, pedalare dentro la parola:
esser
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quando il dubbio s'insinua
come lama tagliente
nell'anima penetra
le certezze cancella
di nero colora il presente...
se il dubbio continua
un vuoto improvviso smorza il respiro
la corsa non arresta
unico scopo colpir l'orgoglio
agitar cuor
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Nel volger del giorno dal mattin a notte fonda muta
repente la vita che anima forte l’erbe le piante i fiori
gli spiazzi e pur l’aria di un giardin che qui s’affaccia:
quando i gatti dormienti sono o in cerca di avventura
e merli gazze passerotti nei
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Messer Tegghiaio, lume agli Aldebrandi,
Vu' sie' divino, eccelso, riverito;
così, in Cielo, il bel Sir, viene
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Al sollevar festoso
si cingono
passi di gomma
pieghe di molle
camere d’aria
rimbalzo di gioco
tirar di fili
gambe di vuoto
aspirando
nel ciclone inebriato
i mormorar di sogni
dal cuore risvegliati
mancando nell’appoggio
esito
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Dondola il bucato
come pensieri
lo asciuga il vento
e sembra ieri
non troppo lontano
quando i pargoli stringeva
per
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44 poesie pubblicate nel giorno 17/05/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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