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♦ Daniele Piredda | |
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Le 57 poesie pubblicate il giorno 07/06/2016
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Tu che parli
più di quanto pensi
lasci andare parole
impastate di rabbia
ed impetuose trascinano
tutto il male
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infine sei passata
con la falce in mano
il tempo di un respiro
l'ultimo
un rantolo
poi la fine hai
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Idolo giovane
abbandonato ha il sentiero
prelevato incauto
in riflessiva maturità
d'evoluta inespressione... forse
ritorna ti supplico
come frescura
e della sera più avulsa
quei tempi ritempra
in volontà e
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Eravamo in due
ad avere paura del bosco
del buio denso
verso l’ora del tramonto
Noi che speravamo
in una parola diversa
ed in una carezza
delle ombre della sera
Eravamo illusi
dai desideri del cielo
dall’indifferenza
spacciata per
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La morte ha bussato alla porta
un mattino di primavera... presto.
Sul tavolo un calice di memorie smarrite
e quattro
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Si riversano l’un sull’altro
e quel che prima era lieve
ora appare ruvido ed irto ...
...i dolci sguardi in penombra
le tenere carezze a sfiorarsi
il soffio leggero del respiro
le dita sulle labbra umide
il sussurro accanto ai lobi ...
...poi
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In balia dei pensieri
ero carne alla deriva,
che seguiva il suono del pianto.
La tua mano, come quercia, ora,
mi sorregge,
il tuo cuore, in un tenero abbraccio, mi riscalda.
Ancora una parola
perché sia melodia, la tua voce,
che
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Poetar come si conviene
è un’altra cosa
e dall’animo traspare
ciò che non si vede
Oltre il muro, il trucco
e il
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Nelle violete sere d'estate
la luna si distende
sulle nuvole colme
di colonne di acqua
e fuggono gli uccelli
oltre le siepi spinose,
al di là del dirupo spoglio.
Tutto inseguo e niente voglio.
Mi accontento dei passi giganti
dei
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| Piccole cose trattengo
fra le dita cinte.
Le stendo e te le mostro.
Acchiappale,
se vuoi,
se no se ne vanno oltre.
Son piccoli frammenti
impalpabili e di cristallo
Son piume d'angelo
son ondeggiar d'occhi
son ali che si
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| Bevo
con voluttà ignominiosa
a bomba
con la rabbia scabrosa
di dovermi concedere alla tomba;
bevo,
latore del vuoto disinvolto,
con imperio e follia
come l'ultimo uomo con un cuore e con un volto,
clone deleterio di me stesso
in preda
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| Perché scriviamo noi gente comune
noi della storia minore
con le minime cure
facili prede di suggestione
da chi ha
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| Cadi, lacrima d’estivo ricordo
sulla bruna foglia io non scordo
tuona il cielo, la pioggia scende
vi si confonde,
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| Il futuro radioso tornerà,
l’amore sarà
di nuovo armonioso.
Con lei gli occhi
si illumineranno,
le nuvole si diraderanno.
In alto il sole splenderà,
la gioia nel cuore trionferà,
diventerà chiara l’anima
e il
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Nacqui tra collassi gravitazionali
su fronde di silenzi mai banali
tra le tenebre di un faro senza porto
dove anche l'intelletto è morto
aggrappato ad una fune senza nodo
rimpiango la certezza di un approdo
nel vuoto di chi non
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Sono
brusii inattesi
echi di carezze dentro conchiglie di giorni
disseminati nella sabbia di un passato
nei tuoi e nei miei occhi usci di desideri
raccontano di te amore caro e di me
anime tormentate
della tua storia e della mia
delle
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Invece di guardare alle nostre ferite ...
invece di sostare sul limite ...
Si fatica ad afferrarlo
trafitti dall'uncino della morale
sfugge alla nostra incoerenza
Non del tutto lavati dal bozzolo larvale
poco più che umani
quanto ancora
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hy ju |
07/06/2016 16:39 | 3215 |
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Sensualità d’occhi
brillio d’amore
sulla spiaggia,
assolata dal rosso tramonto.
Tremolanti labbra
petali incollati d’onda schiumosa,
si sciolgono nell'aria umida di brezza.
E' sera!
Romantica luna
specchia corpo bagnato
di perlato
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Sto dalla parte dei perdenti,
marea degli illusi
che ancora credono di poter afferrare una stella
nel mare del cielo
travisato da mille occhi angustiati.
Ma ciò che brilla non è oro,
soltanto l'immagine di un miraggio
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Donde venìa
vestita di niente,
tanto aderente
che si faticava
a fermare la mente.
Onde varie,
sinuose e
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Non ci sono più le canzoni di una volta
i vinili desueti nel graffiante ricordo
la luce soffusa di un vecchio abat- jours
il bicchiere di vino sul ciliegio ed un libro.
Si è perduto il sapore
delle sere in penombra
il macramè la tendina
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| Fa niente, passeranno pure questi
momenti in cui ci pesa anche il respiro
d'amaro che si annida in pochi gesti
tra i
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| Danzano caratteri arial di dimensioni incerte,
apparizioni in grassetto, pigre, compongono paesaggi ortogonali.
Sempre gli stessi.
Guardiani precari predispongono l’aborto dei popup,
che sono malintenzionati come capita spesso.
Ho paura e te lo
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Ancora
lo scricchiolio
del mio starti accanto.
Seduta su una sedia,
su un tempo sghembo.
In bilico,
sui minuti che passano.
Un'altra ora,
un altro giorno scorre.
Mentre
un lembo del tuo dire
sfiora il mio polso destro.
Questione
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Alexis |
07/06/2016 14:15 | 1968 |
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Ingiustamente questa mia ingiusta mente
osserva e coglie sfumature di sorprese,
decantati trofei insulsi e ottuse angolazioni.
Giace la giustizia nel pozzo senza fondo,
meritocrazia è morta signori e signore,
vive bene
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affondare le mani, dici, fino ai gomiti: per esaurire il senso effimero dell'esistenza
e stare in grazia di tutti gli accidenti da sé soli, a rotolarsi l'animo di mille meraviglie;
ché non t'importa un dio dentro la pioggia, non un
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Giva nella luminosa immobilità
nel biondo delle viti dei clivi spogli e secchi
La giornata serenissima
e
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| trucioli di sguardi
sfuggono dalle dita
parole morte
strangolate dal timore
di non essere comprese
disegno la mia vita
su inesistenti cieli
dove l’azzurro si schianta col pensiero
galleggiano ninfee
nel mare di ricordi
che rinfrescano
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| Ricordando i tempi
di un presente passato
paracadutandosi
con sacchetti di plastica
appesi
a fragili tele
di un pittore inesperto
di un amante incerto.
Viaggiando sul mare
come bottiglie esauste
contenenti
messaggi di speranza
tradotti
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| Amo non so cosa
amo forse te,
vita...
amo non dirlo, tenerlo stretto
dove il cuore
conserva i ricordi,
amo quei sogni
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57 poesie pubblicate nel giorno 07/06/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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