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Le 39 poesie pubblicate il giorno 22/07/2016
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Sulle orma del tempo
foresta d’inconoscibili schemi
vanno a tentoni
i matematici calcoli umani.
Rete smagliata la mente
si aggroviglia nelle sue panie
né si accorge di quanto penoso
appaia il sisifeo sforzo
al grande regista
cui solo interessa la
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Appesi al sudore
di una poesia
ancora da scrivere
trattenuta nelle mani
di un silenzio
che non vincerò
ti cerco nella sabbia scalza
di un pudore senza luna
che vorrei tra le labbra
di un respiro sospeso
tra l’assenso finalmente
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Domani
avrò un nuovo volto
uscirò
e vestirò altre albe
Le lune
mi diranno del cielo
e delle ore
che scorrono a ritroso
La notte
sembrerà una favola
avrà lunghe dita
con cui giocare ancora
Il
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L’altra me resta muta
ramo amputato a primavera
Oltre il mare
monco nella parola pura
L’altra me ha silenzi di fiato
mentre la gioia del mondo ride
senza paura
L’altra me gravida sembra di boria
mentre vomita sulla tavola imbandita
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L'era è
sul finire
di emozioni
che paiono lontane...
impera morte
frescura mai doma
al pari d'acque di fonte
che imbratta muri
prorompente venefica vermiglia
e altera nelle discendenze
unicamente giudizio
di false
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un’onda che ti trasporta lontano
fresche acque per mitigare l’anima
gelide profondità che affiorano
e si
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Ti ho cercato,
tra le sponde melmose
dei fiumi,
tra coni umbratili
d’alte betulle in filari/
Ti ho cercato,
per l’impervie selve
al centro di foreste,
e in chilometri di tunnel
in miniere ormai dismesse/
Ti ho cercato
dentro quel sogno
in
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Passano le stagioni
e talvolta si fermano
nel cuore
eterne e fragili come le poesie.
Giunge allegro l'arguto marzo
dipinto di un verde nuovo
sorride alle pratoline
e alle mimose apriche .
Gioca contento
il giovane aprile
nei boschi di
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L’aureola di un giorno di sole
riscalda il cuore,
gelato dalla perfidia dell’uomo.
L’io del potere
finisce nell'ombra dei cipressi.
Non vi sono sentimenti
che incidono.
Suprema Volontà del Padre,
l’umiltà si ferma nella
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Se chiudo gli occhi ora
vedo solo i tuoi occhi
mi sorridono dissolvendo
le ombre sul capo
Bionde spighe le tue braccia
ondeggiano...
io – un
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Avevo detto "albero"
tanti avevano risposto
ognuno reclamando
d'essere il cercato.
Avevo detto "fiore"
e molte ebbi risposte
di gelsomini e rose
di astri e di magnolie.
Avevo detto "frutto"
vennero pomo e
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Se non avete amore
non scrivete d'amore
Se il cuore non esplode
non scrivete d'amore
Se nello stomaco
non avete una morsa
che vi stritola le viscere
non scrivete d'amore
Se nel sangue
non vi scorre il suo sangue
non scrivete d'amore
Se non
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Può darsi, un solo istante
per abituarmi alla speranza
un soffio unico
per sottrarre ogni sventura.
Lì vedrei rintocchi nuovi aleggiare
mescolarsi tra le nuvole
in fioriture d’ambra lingue e plasma.
Poi ecco, fin dentro al maglio
sciogliendo
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| Aspetto che la luna
sani il graffio
dell'ultimo gabbiano
in volo prima della notte
e dopo ti canterò
questa nenia d'amore
scritta per te
dove il cuore
intinge le piume della memoria.
Non cancellare il tuo sorriso,
lasciami bere
il
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Non c’era
il sole nel pomeriggio
di luglio,
ma... nuvole ovattate di soffice poesia,
volti illuminati d’arte e scultura,
sguardi accesi
in sprazzi di gioia.
Musa del canto intonava melodia,
spargeva nell'aria profumate note,
Museo
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O àër, sospìr di Temporàl fuggèvol,
lento stormo di fùlmini errabondi, i
qual per cerulèa assenza di una meta
indefiniti vagano tra i nùgoli,
così tu, mentre leggero - ei - percuote
l’orbo
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| Disordiniamo l'amore del mare.
Il nostro vivere aumenta quando i cristalli di vetro
si espandono e regolano la cascata di ogni voce rotta dall'anima.
Popoliamo ogni mare per correnti e fuori dal consueto peso,
altri in faccia ai pesci e molluschi
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Se tu venissi da me
in un giorno d'estate, io
sacrificherei la primavera
e farei di quel tempo di
frutti e di fiori, un solo
mazzo da tenere stretto
sul petto, per regalarti il
loro profumo.
Chiederei al cielo una
sera di luna perfetta,
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Sei andato senza
dirmi addio...
nei tuoi occhi
ho visto un dolore
e un silenzio
rimbombante di perchè...
tra
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Baracche di legno e di latta di Lambrate
sotto i ponti lunghi della tangenziale,
il mio passo lento mi porta lì per caso:
una bionda bimba lì sopra una sedia
con le piccole mani con fatica armeggia:
che fai le chiedo oh mia cara
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Sono fermo al buio, da quanto tempo?
Mezz'ora forse, o un'ora, restare a guardarti dormire rallenta il tempo,
potrebbe
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Indifferenziati
si muovono cursori
in un viaggio allucinante
e allucinati se ne vanno
i volti d'acciaio
dentro meccanici olistici motori
nel merdaio ininfluente
dell'unisono inganno
senza mente;
hanno silenzi inani
nel loro sangue breve
e
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Donna chi sei?
Non rammento il tuo volto,
il corpo da giunco
per un tenero abbraccio,
è mutato come cellule
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Sentissi come è forte
questo vento
che mi scuote l’anima
riconosco le tue mani
nel suo tocco
vellutate carezze
che sfumano nel riflesso
di cristalli cangianti al sole
sento la tua bocca
nel suo calore mite
che in un attimo
si trasforma
in
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aveva il cuore di vetro
i piedi d'argilla
le mani parevano creta
negli occhi
nessuna scintilla
in testa una nave pirata
nel naso odore
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Sguardo intenso
nella profondità degli occhi
impercettibili sospiri
battiti al galoppo
per la strada che porta
dritta al cuore
sfioro di labbra
tremiti segreti.
Puledri scalmanati
affondano gli zoccoli
facendo scempio sulla terra
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Oh mia democrazia
che volteggia come bandiera con il vento,
agonia delle libertà
quando ignote si disintegrano nella polvere umana
ed i poteri sono mandria che pascola
in attesa che il ragno catturi la sua preda.
Mi pianto come asta
a
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| Così ti scrivo in punta di un respiro
pensieri che non strappino la voce
del fragile silenzio in cui
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| Senza te, vago tra rovine
io, anima tra le spine
che trovandomi spezzerai.
Tu salvami, cattura le mie
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E ora dimmi...
è stato forse il mare
con le sue orme di neve,
con le sue ombre maculate,
con la sua tribale danza
nell'apoteosi di luce e ombra,
con le sue rive di verde silenzio,
con le sue notti ai fianchi
della perenne roccia,
nei
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39 poesie pubblicate nel giorno 22/07/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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