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Le 62 poesie pubblicate il giorno 11/10/2016
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| Non vivo che d’una riproduzione del tuo spirito.
Lieve come zucchero fra le labbra,
straripante come un corso di stille,
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| Tante casette bianche
su piccole colline
al sole verdeggianti.
Cortili pien di fiori
con numerose piante.
Un caldo soffocante
non cede a fresche ombre,
eppure per le strade
c'è tanta, tanta gente.
Di sera quanti suoni
con tanghi e con
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La vita è fatta di gioie e dolori
ma anche da mille colori,
come quando il sole si inginocchia al suo
tramonto e arrossisce,
pregando per un giorno migliore,
rosso è il sangue che ti da la vita,
come in una sfida tra torero e
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Non è un traguardo,
né un obiettivo,
quel che li porta qui,
è amore a fuoco vivo.
Alti e bassi ci son stati,
forse sempre ci saranno,
solamente stando insieme,
loro li combatteranno.
Agli inizi fu difficile,
cercare
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A volte
rivorresti quelle mani
in una carezza
a riscaldarti nel freddo tra queste mura
a te che ti bastavi così
forse sola
e ritrovi due occhi che cercano
dentro di sé un domani
Londra è lontana
nelle ore che ti
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Ed eccole per terra,
io non le raccolgo,
piccoli momenti,
lasciati a marcire
nel mio cuore,
l'inverno in
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| Non ho amore
non più.
lo donai ad un cuore
ne fece coriandoli
in una sera stupenda
di un carnevale di vita.
Quei coriandoli
fra nuvole bigie
d’un cielo settembrino
sparsi dal vento
colorano di punti
l'infinito.
Tu
scrutando il
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| Andrò vagando
alla ricerca di un nuovo corpo
sebbene
col senno del poi, tutto
più complicato diviene;
ad ogni ago
la
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| Guardo in alto fra le nubi nel sole
vedo la tua immagine riflessa nel vento.
Volo in alto verso il sole nelle nubi
vedo
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Vento tra foglie
Spogliate di
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Forse il giorno sarà breve
e la notte tornerà al tempo
di una luna che illumina
i sogni fra i passi delle stelle
Come quando le parole
non servivano a sfiorare
il cuore con il ritmo acceso
ed il respiro di un desiderio
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Ti attendo
fragile pensiero
e guardo fino in fondo
nei vicoli aberranti
della mia
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E freme
risorge l'umida corolla
un contatto
tenue, ardente
di velate
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su mare cupo
inaspettata
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Vigilia di nascita
strana, benedetta coincidenza.
Marmo
agli occhi di tutti freddo, rigido, insignificante pezzo di pietra.
Occhio d'artista
sguardo: visione di ciò che ancora non è
di ciò che sarà!
Gioia, fatica,
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Predicare
invano graffiate
superfici
in diamante rilucere...
che fatica sostituire
azioni e ricordi
al pari discese sorprendere
e veritieri sorrisi...
il coraggio
nel finire
abbracciando giustizia
che favorisce silenzi...
senso nel
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Tu, impronunciabile segreto
che chiamavi ognuno
a provvedere nell'umiltà di una gioia,
di un perdono.
Qualche storia recitata nella serena
idea, a fortificare
seguendo il flusso, la corrente.
La terra era sonnolenta
e presa da vulnerabile
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Tempesta che riposa
questa cenere di sera
che il buio adagia
in un tetro ricamo
Ed attende la fragilità
del respiro notturno
mentre tutto intorno
spasimi d’inverno
Foglie di tomba amara
e la terra dimentica
ogni volta che la
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Brucia l’agosto di calore
e dai prati sale l’acre sentore
di terra riarsa ed erba
ingiallita e morta.
Un amaro frinire di cicale
taglia l’aria rovente - un grido -
che il silenzio frantuma.
Accecati dal sole,
brillano i marmi, nudi di
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Vedo Ulisse scrutare l'orizzonte
il cuore brama Itaca lasciata
con i petrosi monti e Penelope
se mai dopo tanti anni
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| Una pacata brezza
gioca coi miei capelli
mentre distrattamente
guardo verso l’orizzonte
tra barbagli di sole.
Ti penso
ma tu non ci sei
e sussurro un “ti amo”
che va via col vento.
Si sciolgono i ricordi
ma poi mi rendo sorda
ad ogni
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| Lo so,
lo so che entro ogni linfa
scorre il Mare...
Mare ...da amare...
goccia, fiume,
rivo, montagna,
terra,
neve,
pioggia... terra...
Se io potessi
cantare, sì, cantare,
canterei l'amore...
Amore che chiesi
per ogni uomo che
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Vorrei fosse il tuo ...
quell’odore del mattino
indistinto e discreto
tra lavanda e mughetto
Essenza tra le piume e la nuca
sprigionata in una carezza
La sagoma riflessa allo specchio
premonizione d’un bacio
quando il passo silenzioso
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C'è un crudele spazio nero
nel freddo incipiente,
l'algore animista foriero
del tempo immanente:
è vento cruento in viaggio
nei terribili eoni,
è tramonto d'autunno appannaggio di foglie
come volitive scissioni
sulle
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Avevi undici anni, come noi.
Un camion travolse la tua bici
e il sorriso aperto di bimba.
Giacevi nel feretro
col
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Già era alto il sole
sulla città di Roma
quando l'applauso forte
suonò sulla capitale.
La luce di mille e mille sì
la piazza dominava,
quella del cielo, invece
veniva da un soffio dell'infinito.
Francesco parlava
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Un unico sole
solletica il
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A passi leggeri
cammini,
lo spirito,
attraversa ogni tempesta
poi tutto appare perfetto.
Nel deserto,
tra i
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Rotonda curva di sospensione
arieggi di emozione
nell’esitante incedere
di una narrazione.
Libera schiava
di un
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"Servi i pani!"-le chiese monna Licia
de' Caponsacchi, cioè la madre sua;
i "dolci", Bice, di otto anni, auspicia.
Vestita a monachella antica fu a
dar lieve inchino; indi, a le fedeli,
porger, dal piatto, cialde
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62 poesie pubblicate nel giorno 11/10/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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