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Le 60 poesie pubblicate il giorno 18/01/2017
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| la musica
ti fa volare e viaggiare
ti immerge negli abissi
e ti fa sognare
ti fa malinconico, triste
per poi farti felice
la musica
ti fa pazzo, ti inebria la mente
e accende la follia
ti carezza il cuore
ti fa innamorare ed emozionare
ti fa
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| Questa notte il cuore parla piano
per non svegliare il flusso di pensieri
perciò se chiudo gli occhi
e le stelle
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Padre perdonami perché ho sbagliato
ho preso in giro la dama chiara
or mi sovviene d'aver scordato
la fiamma spenta sopra alla cera.
Così mi dissero che ero un coniglio
e che mi avrebbero appeso a un ramo
padre perdonalo questo tuo
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Le parole sono legate tra loro dal ballo della lingua,
il maestro che le lega
è il soffio della vita,
è il pensiero senza casa
e senza tempo nell'eterno.
Si allaccia
nelle corde delle bocche
formando nodi e nidi;
È
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Ayah non sa più piangere
perché questa notte
hanno rubato la luna
ed il fuoco cadeva dal cielo
Ayah non ha più lacrime
perché la mamma
è scesa in strada
per raccogliere le stelle
Non è più
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Dante Alighieri:
Nel mezzo del cammin de “La Commedia”,
m’accorsi ch’el latin l’era fottuto.
Lo stolto, spesso, a questo
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| Passeggio e mi rifletto
in una pozzanghera di luna
che confusa mi scruta
con quello sguardo che ci accomuna,
siamo ambedue figli del giorno
anche se è poi nella notte
che ci crogioliamo in quel balletto
ch’è spirale di
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Sulle tue labbra rosse
che rimandano il sapore della vita,
baci sul tuo collo delicato,
a soffermarmi di più sul tuo seno
d'alabastro,
sui tuoi capezzoli dal colore brunito
che incantano lo sguardo.
Baci sulla tua fronte di luna,
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Eolo |
18/01/2017 20:58 | 3266 |
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Si susseguono i singulti della terra
S’attende d’udir dalle labbra
il suono d’una parola che rincuori
“è lieve” eppur si teme
il nulla dopo il vuoto
e dopo vomiti di lava
L’equilibrio dell’essere si spezza
scisso da ogni suo avere
E geme
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| Fammi sentire i battiti del cuore,
così saprò quando sarai in festa,
o abbandonato in facile tristezza.
Riconoscerò il ritmo impetuoso,
quando l'anima tua si leverà
nei tuoi tanti aneliti affannosi.
Fammi sentire i
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Delizia di ogni palato.
Quadro d'Autore,
frutto d'amore
del suo produttore.
Nel ricercar ogni sfumatura,
con un profondo grazie
a Madre Natura.
Nella sua lunga storia,
arte, poesia e cultura.
In una serata
che vale,
è lui
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| Oh mente divina,
generatrice di domande sulla vita e sull’universo
che avvolge noi tutti in un oscura esistenza;
e tu,
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Dolore e sangue
quante macchie di sangue ancora vive
narrano
ancora di un mortale gas e terre bombardate
tremano quei figli deceduti al primo pianto
mamme con le mani in alto urlano forte
come di arresa alla vita stessa
E uomini a
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Filo d’erba
sotto la pianta di rose,
che i petali regalano
gocce di brina,
se il tempo è alla fine
regali
un soave profumo
con la carezza del vento.
Sei bella!
l'erba ai tuoi piedi
a cui regali la brina
è il tuo pianto,
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Aspetto il passo del tempo
che mi tempesti di vita
incastonando sorrisi
sulle perle
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Imploranti bocche
occhi come biglie
ed è inutile parlare
sigillati e nudi
già corpi morti
ed altri
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| Questa stanchezza invernale
mi piega le palpebre
come un ramo di salice -sotto
il peso della neve - In obbedienza.
Io - non mento col cuore
perciò stringo un'alleanza di riverenza
con il verso - Suo eco.
Il che non è affatto
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| I tuoi occhi senza respiro
scivolano nel tramonto
di un giorno immaturo
lacerando il mio sguardo
per lo strappo
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| Avrei voluto quelle
quando non ho esultato di sorpresa
nell’ aria ferma, gelida, rappresa
del giardino grondante di mammelle.
E’ silenzio al mattino tutto bianco,
nel cielo, sopra i muri, e sulle foglie
di piante sofferenti per le doglie
gravide
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Ho cercato
tra le tue parole
i versi giusti
ho
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Si chiamava nientemeno che Beretta,
e non viveva ai nostri giorni,
perché cavalcava sulla sella stretta
pel ducato
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In un dieci e lode valuteremo il nostro feeling passionale
e censureremo la prassi dei soliti innamorati,
cadendo nelle grinfie di un quasi strambo evento.
Un evento particolare che anche così,
ci coccola e ci culla come bambini puri,
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Un’immagine che trascolora,
scende pigra,
tra le acque profonde della memoria,
ricordo che perde i suoi contorni,
lascia la definizione nella dissolvenza,
nell'andare verso il buio infinito,
verso l’oblio.
Siamo così,
come tracce
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Sguardi appuntiti
trafiggono la mia lealtà
sfiorano la pelle denigrata
fingono un sorriso
d'avamposto
sembrano quasi eroiche
quelle braccia nude
che avvolgi al collo
ma nuvola perenne
sei un'altra farsa
luccicante e scabra
come nel
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Vagano nella mente
ricordi di tribolazioni e insonnie
nelle ore deturpate
dal gelo del tempo che passa
Andare oltre
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È sorta l'alba, sentinella?... O è Notte
ancora? Le ombre delle montagne
lentamente si sperdono nel Sole.
Ma ai miei occhi il cielo resta oscuro e buio,
insondabile schiera di alte nuvole
che hanno bevuto ogni Sogno mio, ogni
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Il serpente non desiderava
volare da aquila,
nè il bambino scalzo
metteva fretta al giorno.
Il mago cambia
il piccolo col grande,
il sasso col diamante;
il fiume, lento
segue il corso, finchè
ogni goccia sarà
l'oceano
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I cattivi semi son morti
non sono attecchiti
nel giardino del mio cuore
e la terra è ancora fredda
ma prepara in silenzio
la prossima fioritura
io cammino scalza
per sentire il contatto
con il suolo in attesa
di una dolce
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Sabyr |
18/01/2017 14:59 | 714 |
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Abiti lisi
in un corpo scalfito
dalla sofferenza,
Clochard attende la sera
nel silenzio della solitudine.
Rovista cassonetto mano
dolorante,
e' triste il suo volto
truccato di brina e ghiaccio
scintillante.
Un cartone è la casa!
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Non è possibile fermare il tempo
per noi che viviamo in questo spazio,
in cui, l'odierno regola i minuti
tra la notte e i giorni che rimangono.
Il grigio del capello non è saggezza,
forse, sarà la mia visibile discesa...
dopo
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60 poesie pubblicate nel giorno 18/01/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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