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♦ Roberto Antonio Manfredonia | |
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Le 68 poesie pubblicate il giorno 19/02/2017
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Nubi nere galoppano.
Un uragano in arrivo, veloce
copre il cielo del derelitto
che negli occhi ha un volo di
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Ista notte,
culumba donosa m’as’apertu sa janna e su coro,
mirande sa corte e sa luna
carinnande sas parpalas m’ar juttu in pramas de chelu.
Mantesa che prenda e oro zicchinu
intro e sar manos a toccheddos de coro,
t’app’appiu in mamentos de
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| Alla sera me ne sto
sul mio uscio seduto,
mentre il mondo
fuori scorre
io raccatto
un tuo saluto.
Mi nascondo tutto il giorno
rivangando tra pensieri
i ricordi un po' offuscati
ombre di quel che fu ieri.
Quando giovane ero ancora
e alla
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| La matita senza punta,
s'è nascosta nell'astuccio,
uno scotch che l'ha raggiunta,
le dà subito un abbraccio...
Strano tipo appiccicoso,
vuol saper qualsiasi cosa,
le domanda un po' curioso:
"Sei per caso
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| Tuffarsi nel sapore disgustoso del dolore...
ricordo, incubo, pena d'amore.
Scendendo la roccia coi denti si
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Ferro |
19/02/2017 22:31| 836 |
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| Non chiediamoci cos'è la morte
né come questa vita è nata
o quale sarà la nostra sorte!
Dobbiamo allor dimenticare
insistente domanda innata
che può causare dubbi, non solo
e coltivare idee
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| Brivido invernale
stoppo la tua corsa.
Per le gambe sei salito,
avvolte con un freddo nastro.
Alla vita mi hai assalito
bloccata in una
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| Dei silenzi
parlano le notti
di quel che dice la luna
a questa luce fioca
che trema pensieri
di specchi silenti.
Nell'ombra
respira lo
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Storie e turbamenti
fragili apparizioni, cancellate.
Venia dello specchio: la verità
a me puoi dirla
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Ditemi...
per quale Dio,
sconnesso e caotico,
per quale soldo
dannato e corrotto,
l'uomo
incrina, fende, sgretola
nel crepuscolo
delle sue ripugnanti ore
un suo smarrito e sperduto simile?
Io che provengo
da sogni lontani,
da incroci di
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| La ragnatela
tesse il ragno paziente
-aspetta
ricami vellutati, fili argentati
iridescenti
abbaglianti come brillanti
-trappole
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L’uomo che si complica la vita
ignoto di ragionare e osservare la strada percepita.
L’uomo che ha sempre un limite
perché non vuole avere un sogno d’accarezzare...
L’uomo che è schiavo di se stesso
dei propri sensi e della propria ignoranza...
dei
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julia |
19/02/2017 20:41 | 980 |
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La stanza vuota di luce
intorno a loro tutto tace
il fumo di una sigaretta
disegna sogni che
svaniscono in fretta
la mano grande
di chi ha sempre lavorato
cerca certezze
in quel corpo da cerbiatto
Non servono parole
perché non son
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La luce delle candele vibrava
riflessa sulle finestre di una cattedrale
gotica
le navate fornivano lo sfondo
a questa
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Mi piaceva stare solo
mentre scendeva la sera
e potevo pensarti
guardare la stessa luna
Forse le ombre
mi negavano il tempo
il ritorno del cielo
al tramonto del giorno
Mi perdevo a sussurrare
le carezze già date
e quelle che
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La tua mano mi sfugge
i tuoi pensieri tirano pugni invisibili
non so come aiutarti
a ritrovare la strada di casa
anima tormentata.
Siediti accanto a me
lasciati accarezzare
nutriti della mia forza
Se solo non fossi impegnato
a distruggere te
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Vita leggiadra e
a volte zavorra,
mi sfidi e poi mi baci.
Io sempre più confusa
mi aggrappo alla scialuppa
mentre
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Se dovessi un dì perdere la faccia
quale che poi ne sia la ragione
amore onor denaro o altro pure
poca importa che non perderei
tempo a ricercare questa ma una
maschera vorrei per al posto suo
per vero di rame i capelli fronte
d’oro
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Sei io come una foglia coprissi
i tuoi nudi rami, tu scalderesti
le mie radici secche?
solo allora forse l'ombra della
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La maschera di ogni giorno
regna stesa sull'umanità
come una grande ombra.
Pronta a divorare,
a distruggere,
a ignorare,
a nascondere...
Non si vede
ed è per questo
che la usano tutti.
La portiamo in tasca
sempre su
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L’attimo che da qui porta all’eterno,
inesplorato e rapido,
è il tempo che noi due non comprendemmo.
La coda di un esistere distratto,
dentro i rumori, un vivere blasfemo,
offesa a un dio che sta dentro il creato.
Un attimo che limita dal
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Si potrebbe scendere a compromesso
ma col destino che domanda sacrificio
in rispetto del vero. Stazionare in un sentimento
- stato dell’anima - dove anche il corpo esulta...
ed i sensi accende. Le nostre fiamme
ardono soffuse e nelle ore del
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volteggiano nei cunicoli dell'anima
sospinti da un vento sidereo
aquiloni variopinti
sfuggiti ad un gioco lontano
nebbia s'addensa
fra ricordi affiorati
- forse sorrisi interrotti da un urlo stonato -
d'un tratto triste
lo sguardo
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| Delle tue mani
conosco il ritmo, l’umiltà,
l’andatura e il gesto
non allineati del coraggio.
Il concetto che si fa attuazione
colore, materia, legno, creta
bronzo. Leghe e legami.
Il pensiero cardato dalla scrittura.
So delle tue mani la
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E chissà quali ombre
e quante altre solitudini
dipinge la notte
là sull'opposta riva
in un baluginare di luci invernali sul lago
e di paesi che come sogni s'accendono a sera
fra la malinconia di chi resta
nella
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Genesi cornice
del giorno
copre sorriso
nasconde notte.
Natura arrossata
dal sole
secreto d’amore
sfila maschera
nell’ombra velata
alla sete del
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Con una foglia appena caduta
coprivi la mano d'orrore insanguinata,
con la convinzione del giusto fare eri partito,
con l'anima dannata e spezzata tornasti a casa
tra ricordi e ideali lontani più di mille miglia.
A stento potevi guardare
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Non fabbrico gemme
a falsa lusinga
dell’anima in pena
e oltre la soglia
del sogno
mai più è primavera
risuona stonato
il mio fiacco sentire
e il vero che bramo
stenta a venire
è oasi intorno
e a tremula fiamma
scioglie il
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| E' quasi coacervo l'essere
cambio stile, cambio trucco
fermarsi a pensare nel giorno
il riflettere si fa
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| Lancio reti con destrezza
colgo perle di saggezza
in un mare di dolcezza
portato a terra dalla brezza
lascio al viso tuo
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68 poesie pubblicate nel giorno 19/02/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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