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Le 69 poesie pubblicate il giorno 19/03/2017
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Era il 480 ac. nel mondo Greco, un’altra era,
il punico nemico cinse d’assedio città d’Imera.
Si combatterono in estate o forse a primavera,
col barbaro nemico sbaragliato, prima di sera!
Tinsero rosso sangue il mare a Buonfornello,
i guerrieri i
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| Adulta nei sogni di bambina,
che canta filastrocche,
in ogni tuo gesto sincero,
nel grembo puro che scava
la tua intimita'.
Nel tuo sguardo acceso
di splendore, nei frammenti di cristallo
che infrangono la luce.
Nella tua innocenza intrisa
di
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Eolo |
19/03/2017 23:25 | 1616 |
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| Anche rimpiango
di non averti potuto regalare
un cavallo a dondolo
come fu con tua sorella.
Fra i pochi balocchi,
anch'io ebbi un cavallo a dondolo:
lo chiamai Turbine
cavalcai con lui
nella libera prateria
della mia bella fantasia!
Quando
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| Ti butto via dalla mia vita
che oggi riparte non è finita
ti butto in fondo ai miei pensieri
quelli di oggi, quelli
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Sentimenti saldati
impreziositi da giovane benevolenza
scorrono paralleli
con forte serraggio emotivo...
Complicità adornate da ingenue vesti
barricano impervie frontiere
a dilatazioni e volumetrici attriti,
compensando soluzioni di
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Stringiamoci, ascolta.
Concedimi sempre
d’esserti accanto,
com’io sempre desidero
averti a fianco.
Cogli ora queste
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Cardo terrigno, samurai in corazza violacea
che cuore tenero proteggi tra squame pelose
Da umili origini ti elevi al cielo come punta di lancia
come icona di cristallo conservi tenera prelibatezza, reliquia dei palati
Giudeo o ateo nelle
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| Abituati a rincorrere
lacrime di luna
noi al di sotto
limiti di polvere...
tante piccole
di lamentela colline
nel percepire
senza fine il fondo
della stessa paura...
ma innamorati
in quel vento
che accarezza le stelle
ancora una
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Assimilo nel buio la tua luce,
te la offro come cibo,
ripetendo: io- te,
il desiderio di contatto,
di pulviscolo, uno
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Quando i tempi non coincidono,
le affinità si cercano, ma non si trovano.
Ma non saranno i forse,
che potranno
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Da bambino
avevo paura del buio
ma non sapevo
che sarebbe stata la luce
a ferirmi la pelle
Nel tramonto
trovavo il silenzio
le nuvole del sogno
non volevano il mio corpo
né fragili parole
Da ragazzo
amavo la luna piena
l’argento
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Sibila vento
impetuoso e
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Il canto delle rose
si leva sempre
a tutte le stagioni,
tripudio di violette
inonda l’aria,
scorrazza la fragranza
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S’appítte u’ musse
cu’ rossétte russe
se mette nu’ belle vestàite loùnghe
verde e gialle a’ fiaòre
e nu’ cappeídde viaòle
Po’ scènne totta n’cipriàte
e che nu’ chile de stucche m’bàcce,
da do’ passe e passe
la scije du addòere allàsse
e ad ogne
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| Io, l'altra, noi.
Sentimenti differenti
sovrastano i nostri giorni
e quando il tuono arriva
assordante
diviene l'alba.
Se anche solo ti sfiorassi
non sarebbe più l'amore
se anche solo provassi
a tuffare il mio sguardo
nel tuo
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In quelle teste svuotate
dalla sofferenza
potevi sentirci
l'eco del mare
come in una conchiglia.
Più volte batté l'onda
portando via con sé
un morso di riva.
Non ebbero più terraferma
ritrovandosi alla deriva.
Tu
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Nei dì di maggio le festose calle
biancheggiano al sole
erte e svettanti sul vivido fogliame
che come verde e tumida corolla
le ammanta e le fiancheggia
qual piedistallo di rigogliose fronde
a sostenere calici di serafico biancore.
Con
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Slegata è l'otre - nel vento di primavera -
di sogni confusi tra lo sciame dei petali
dispersi oltre tenere fronde oltre il filo di luce
d’un orizzonte che muta allo sguardo
or più misero or più generoso
padre inesaudito
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C'è uno spazio dentro te
dove fragile il tuo sguardo indugia sulle cose
svelando natura gentile
e t'avverto sorella
oltre architetture mentali
mancanti di suture
forgiando pensieri di sera
su social affollati
distrattamente
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Accetta la tua faccia qualunque essa sia
Baratta la tua gioia con una sua bugia
Cammina ovunque a fianco anche se a volte stanco
Depura i tuoi problemi e resta un porto franco
Elargisce il suo aiuto e resta spesso muto
Fabbrica nel silenzio il bene
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| Non c'è retorica, la notte,
la notte mi ha svelato la bellezza.
M'ha un attimo di notte disvelato
l'umana arte e
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Musica entrata
nel silenzio
di pagine volate nell'ora di fuoco
note di un arco
musicale in giornate
cantate
dalla
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Bacio di vita
ascolti incantato
un battito
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Quatto quatto, passo felpato
occhi luminosi brillano nella notte
fianchi che vanno su e poi giù
il corpo emana
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Esti si vei fi
imaginea idealului meu
infloreste mereu
dragostea
in culori de curcubeu
primavara
aici si acolo,
fericirea arta
in joc de stelle
canta inima
dorurilor mele
cautandu- te,
porumbel de pace,
gingas esti ...
ca- n povesti
te
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ava tantu
chi tti nda jisti
all'àrbari pizzuti
ma sini sempa cu mmìa
ti pensu
e nni scilì ' 'u
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Ho viaggiato
in terre oscure
e senza confini
sull'orlo del baratro.
Esploro la profondità
e ad essa mi affido,
risorsa infinita
mistero insondabile.
Oltre la cortina dell'effimero,
contemplo la verità ineffabile
della
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Nessun tormento, nessun dolore
l'uggia è ora persistente
non fugge al sole di primavera
è un discapito
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| Semmai avrò il tuo volto
fra le mie mani, saprò desiderarti
e venerarti, come non mai. Sarò il tuo Ulisse,
alla conquista dei mari in tempesta!
Semmai avrò la tua bocca
tornerò nel profondo del mio essere
e
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| Ora
che nei pensieri
la luce scintilla lontano
respiro il tuo sguardo
nel sorriso
dell'alba
mentre la brezza
continua a cantare
le
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69 poesie pubblicate nel giorno 19/03/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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