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Le 55 poesie pubblicate il giorno 28/03/2017
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| Ricordi e rovine -
è un concepirsi altro
che marchia negli organi
l'estatica meraviglia,
l'Uno.
Ricordi e rovine -
istantanee difettose
e la memoria si sgretola
in schizofrenico guazzabuglio,
la Frammentazione.
(Ricordi,
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Vengo senza indugio pronto a
mordere la tua carne saporita,
apri l'ostrica e la perla del mare
donami amore.
Lasciami il tuo fresco profumo, non
posso correre tra le vestigia, cadrei
nel tuo strascico rosso e mi perderei.
Colore rosso
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| Tu non sei me,
non hai fuoco nelle vene,
né luce negli occhi.
Non sei me,
puoi rubare il mio specchio,
ma dentro non mi troverai.
Tu non sei me,
non hai ritmo nel sangue,
la tua anima non canta.
Tu non sei me e non lo sarai mai!
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Rivestiva di petali l’anima,
denudava il suo corpo
che neanche il vento vestiva,
ricordava l’azzurro degli occhi,
le cose non dette
che avrebbe voluto sentire
sfogliare come una rosa
quello che resta dei giorni
per essere visti
solo da
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Il brontolio dei tuoni sulla strada di Damasco
dentro un cielo sventrato da strali arroventati,
gli occhi di Saulo abbagliati da un peccato antico,
non crescono più fiori sui fianchi dell'Eufrate
sotto i cingoli assordanti di una frontiera
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Nun è pe’ fa la dotta o la saccente,
ma oggi ve presento, amichi cari,
er Tubbero Solanum sorprendente
reggina dei
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E s'odono promesse
dalle tiepide visioni
discese al petto
e stringere
importanti occasioni
nel prendere
imprevedibili forme...
ogni secondo
frazioni di universo
immergono
nelle letture del divenire
inafferrabili realtà...
e
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Che ce poi fa’ co’ tanti zeri, pe’ davèro?
li poi sommà, mortiplicà, fa’ la radice,
o li poi
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Comprendermi
e considerare questo mondo
magico e maledetto
Farne parte
con la voglia di parteciparvi
con le mie
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Pensieri si arrestano
dentro un abbraccio silente
semplice ed efficace
si svela del suo velarsi.
Sono binari che viaggiano
in direzione opposta
incrociandosi
inevitabilmente si intrecciano
in un momento scintillante.
Il percorso
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Aprimi la porta
prima che sia notte
fuori sento freddo
l’amore che ho perduto
I ricordi fanno male
hanno spazio qui nel petto
e la pelle trema ancora
dei graffi che ho sentito
Spegnimi la luce
avvolgimi all’oscuro
e in questo silenzio
mi
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Fiocchi di seta
Fitta
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| Vecchio grammofono impolverato
gracchia immortali canzoni
accendendo la memoria.
Danze sulle note della melodia,
sfilata di promesse e magie fuggite
nel rifiorir dei giorni.
Il tempo divora se stesso.
Senza pietà e con l’inganno
sbocciano
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| Canto alla vita,
che mi passa davanti girando lenta,
come braccia di mulino sospese al vento,
ed in quel vortice d'aria fresca,
ho colto il sapore del mondo.
Adesso sento piano il fluire dei giorni,
che mi hanno reso grande prima del
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Presto!
sulla via lei si mostra però
chi tarda è senz'arte lo so
ho una guida qui dentro e
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A chi come noi
ritorni di fonemi al chiuso
e primule, alstromelie e Giulietta, la gatta
appena fuori
che nome dare se non indefinibili,
sinossi inconclusa da sillabe cicala
- se orme, d'aria in codice d'ombra
insaturo ticchettìo di
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Lia |
28/03/2017 20:40 | 1470 |
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Un giorno ho guardato il cielo
ho fissato a lungo il volo dei gabbiani
fatto di piroette e giravolte.
Sempre in quello stesso cielo
dove tempeste e fiocchi di neve
s'eran mescolati
dove raggi di sole eran nati
e dove la notte
stelle
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Soltanto l'anima di una donna nel segreto dell'alba
confida al silenzio in ascolto l'amarezza e le pene.
Solo un cuore
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Andrà via con la sua carovana
Sono come zingari in lidi presi a prestito
rimarrà il trono - più o meno ambìto-
a segnare altri destini
e folle che acclamano
e sognatori ribelli
in balìa d’ alte maree
ma traditi
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Pietre a scivolare sul canalone
pietre e pioggia che scende a valle
Popoli sonnecchia
e dal camino il fumo si aggroviglia.
La vecchia della montagna
guarda il suo paese a valle
il Pescara che amoreggia con l'Aterno
mentre mille barche di
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| Luci fioche
sul viale verso casa
solo il vento
tra le ombre dei lampioni
Nel silenzio
il tramonto ancor
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Io canto te
il lucido cristallo
che hai dentro e affiora
in occhi di smeraldo e di gatto
l’abbraccio che cinge il faggio
la quercia, la menta sulla lingua
e al mio corpo di neve
il passo dei monti, la calma
e le colline che ci lasciamo sempre
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Ti cercavo
fra le note della musica
in un giardino senza tempo
mentre il mio pensiero sfiorava le tue mani.
Mi sono
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Una parola un saluto
ne abbellisce le cose
che hai perduto e cerchi
giace lo spirito sulle visione offuscate
mescola le sagge gioie con i rimpianti
un saluto a rispettar le idee
un raggio un semplice raggio di sole
là sulla fiamma del
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| Son belle le parole sussurrate
quelle dette negli intimi momenti,
come corso di acque levigate,
sotto cieli stellati e raccontate.
E’ adorabile quel sorriso beffardo
quello che fai, quando dicono gli occhi
struggenti che hai, che saremo
sigillo
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| Al pensier universale
un umile preghiera assurgo
nel raccontar di vita.
La mera fortuna
un tempo a me affidata
dal
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| Inizialmente eri luce nelle tenebre,
scure fiamme, intense e vive,
pericolose che squarciano orizzonti,
conficcandosi nella carne viva che pulsa.
Sei stata un respiro profondo,
il senso d’ogni dubbio,
l’universo del mio mondo.
Il caos dei
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| Sento il passo,
il mio passo che scarica,
peso sul terreno battuto,
sulla strada del borgo,
cammino su passi trascorsi,
portati su viottoli secolari,
millenni di attimi eterni,
a sovrapporsi dentro orme di vita.
Passi passati a permanere,
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Fumano i monti con nubi sui crinali,
con bianchi pennacchi
subito dissolti dal vento
e dal sole che dardeggia
nella glauca dolcezza del cielo.
Più vivace il canto della cascata
e più veloci scorrono le acque
dei torrenti sazi di
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Nessun mai può
cambiare un destino
è scritto nel DNA
di ogni esser umano:
l'alba risveglia e c'è
chi s'alza e vola
e chi dorme
con la mano in mano,
si sveglia e canta
dopo il caffè,
con l'autista
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55 poesie pubblicate nel giorno 28/03/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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