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Le 33 poesie pubblicate il giorno 08/06/2017
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Ah! Ieri son caduta rovinosamente
in avanti, in picchiata come un aeroplano.
Ti tenevo per mano e ti ho trascinata (non me
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Ti lasci andare, silenziosa sera
oltre quel colle
che accompagna il cammino
in un cielo al tramonto
che vola dolce
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Senti anche tu
il profumo del caprifoglio in fiore
nella notte di veglia
che in onde di tenerezza
ci passa
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La spada di Dio
veniva affilata sulle nuvole
tagliava la pelle
e qualche volta le albe
Non restava quasi nulla
di quei sogni
appena accennati dal vento
e poi delusi dal vuoto
Ci consolava il silenzio
l’assenza di luce
che ogni sguardo
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Appare il sogno
nella sera
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Sei davanti a me
sconosciuta
una luce bianca
si...
staglia nel passato
offese galleggiano
cullandosi
di note silenziose
occhi inteneriti
pezzetti di cielo
sopra di
noi...
vuoti abbracci
strappati dall'amarezza
Afferro una strana
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| In un infuocato campo di grano
bordato da cespi di camomilla
assunse l’aria dolce aspetto umano
ed annotò al vento una postilla:
"Le spighe colme in questo vasto piano
legioni romane di contro Achilla
paiono ritte e schierate invano
mentre
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Come niveo cinerino,
istigasti talmente
le tua labbra nell’incanto,
e ambisti in un’effusione,
con soavità tenue,
il mio mollusco fioco...
In seguito, perseverando le ali,
volteggiarsi nell’ascesa,
alla volta di lagune discoste,
con lo
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La mia solitudine
è un silenzio spezzato
dalle onde spumose
del mare agitato,
sensi di colpa
tormenti e rimorsi
acuiti nel tempo
dei mesi trascorsi
Un'indole irosa,
una lingua tagliente,
una pena scontata
nel reame del niente,
un
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Ero l'ombra degli occhi tuoi
seguivo luce, cercavo te
ed ora sembro una scatola
senza regalo, senz'anima
Mi fermo e
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Si disegna diventare per l'estate
meraviglioso nei colori
più belli di sabbia.
Si colora vicino a te
ascoltando riabbracciato al vento
ma tanto ricamato.
Un vittorioso tempo in nobile arte
l'alba di giugno
riceve applausi di
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Guardo il cielo
e non mi fermo
la vita è una lunga storia
tra il cammino e la memoria
che continua verso il
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Ciao, amico
amico mio caro!
Rivederti oggi mi dà felicità
sapida di tristezza.
Quanto tempo è
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L’algore spinge, aggiungendo sgomento,
in un gorgo, in un vortice neurale
che luce inghiotte; sull’aspro crinale
il fiato è corto e sotto un astro spento
vuota è la vela: il vociare del vento
sfuma e fa spazio a un silenzio ferale
mentre la bruma
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Si lascia cadere per mio piacere
dolce, negli spazi muti della quiete.
Si china piano senza un rumore
scivolando silenzioso sotto segreti pieni di sé.
Un verso. Tutto e niente.
Poesia che cede ai prati
sboccia viva in lontananza.
Dove
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Saliva celeste in ogni suo verso,
come su un ramo che vuole sbocciare
trabocca di vita, appena visibile,
ogni rugiada. Nel
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Non è vero che il tempo sana le ferite
non è vero che dopo il primo
-dolore profondo-
gli altri risulteranno graffi.
I graffi scaveranno e diventeranno solchi
i solchi diventeranno voragini.
Le mie voragini le ho colorate così
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Fra questi spicchi di luna
si fa grande
la mia voglia di infinito...
e aspettarti
diventa
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Connubio di colori
che provoca in noi
le
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Il tuo nome traspare
dalla madia del Tempo
scivola fluente e leggero
sui pensieri dei mortali
e aleggia morbido soffiando
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S'accende in mille luci già la sera
a illuminare il buio ch'è imminente,
s'accinge a ritirarsi ormai la gente
del casalingo ostello nella sfera.
Le strade ora si fanno alquanto rade
assai meno dal traffico intralciate,
l'ultimo
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Se il tempo
non avesse avuto
una sola ala argentata
non sarei rimasta impigliata
nell’incastro intessuto da fili
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Nessun dimenar di pensiero
folle di follia
gioioso fino alla goliardia
imperatore del suo
primeggia
buttando testate a far largo
nei meandri d’ intreccio
di suoi simili
mai stati umili
manco per prova
nemmeno nel proferire
Son i lor padroni
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La sera allatta piccoli pensieri
che diventano grandi sul cuscino,
la tua voce invisibile traspare
di cui non posso
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Regalami
una piuma
ed una goccia
del tuo sangue
Voglio carezzarti la pelle
tutta la notte
ed al mattino
segnare un punto rosso
sul tuo petto
un rubino
all'altezza del cuore
Per ricordarmi
dove inizia il mondo
e dove finisce il
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Proviamo ad andare indietro
la macchina del tempo pronta
saliamo a bordo e partiamo.
Quanti anni vogliamo
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Sui sentieri del mare,
camminano i nostri sogni
l'erba triste li saluta
dal ciglio della strada,
e ogni sasso, ne conosce il segreto
perché abbiamo abitato a lungo
nel cuore della terra
come lontane radici
affamati di noi, di questo
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Son isole di nubi in ciel di mare
queste orbe ombre che scruto quand'è sera.
Si infrangono su' i resti che il solcare
le ignote onde ha lasciati alla scogliera.
Abissi tempestosi e Furie amare
sprofondano quest'isole, e dispera
il mio
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E’ giusto così è giusto che io soffra
abbiamo sempre fatto tutto insieme tutto uguale
non sarebbe pertinente carpire quel sogno
perché dovrei essere felice
non lo ritengo equo
anche se la voglia è tanta
la vita a volte è strana
quando meno te
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Vuoto...
Vuoto di dipendenza,
satura di me...
del mio ego molle
e senza spalle.
Rigetto ciò che sono
o sono
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33 poesie pubblicate nel giorno 08/06/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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