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Le 37 poesie pubblicate il giorno 10/11/2017
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| Ti sei accorto che le nuvole
non sono mai le stesse?
e queste hanno un colore straordinario:
l’acqua mai ha smesso di
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| S’io passerò
gli anni a salir solingo
ove ognun s’appiglia,
perfino a svanire
in quel ch’è men d’un vano cielo,
questi,
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| E poi quasi un po’ principio
quasi un po’ fine
la tua lucente tenerezza
irrompe nella notte
Mi culla la tua mano
fatta cuscino
le ore si sfasciano di niente
Sto andando al mare
prenderò sigillo sulla fronte
il bacio dell’onda più grossa
veste
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Negli occhi di una madre c’è il cammino
che dopo nove mesi si colora
dei flussi della vita e con la prora
affronta a viso aperto il rio destino.
Negli occhi di una madre c’è il coraggio
del volo che si attarda a preparare
la strada i passi e il
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| Un cielo che si sfalda,
fregamento degli occhi
in contrazione di pieghe.
Affossamento in curvilinee
fuori dalle orbite.
Rotazioni all’indietro
dove il bianco invisibile
toglie elasticità alle palpebre,
sigillate nel buio.
Incolore
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Questa sera cosa ne sarà delle costellazioni,
quando sul mio corpo si stenderà la luna e
se le carezze saranno assenti o distanti cosa
resterà della mia carne.
A volte non le percorro per intere le strade
dei miei sogni e che ne sarà dei versi
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Ti ritrovo assorta
anima muta e sorda
ad ogni mia domanda
Tu non ascolti gli urli
che invano ti rivolgo
e il vento se li porta
Né profferisci verbo
al cuore mio che gronda
di sangue e di sudore
Ma in viso tu mi guardi
col far di chi non
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Vivo nelle stanze impaurite
date per morte
prima dell’inverno
senza nemmeno una nuvola
Esco solo quando la rabbia
non può essere rinchiusa
ed esplode
nella sua prepotenza informe
Conto le stelle
fino a tarda notte
quando il buio si fa
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Nel silenzio del corpo
solo il battito del cuore fa rumore.
Si contrae si rilassa questo muscolo di carne
come i passi dei pensieri senza piedi,
come il trotto dei cavalli nell’arena della corsa.
Mai si annoia,
non si chiede,
pompa sangue.
Prende
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| Siccome il cane è docile il maiale;
capisce e apprende tutto, si affeziona
ma all’uomo coda muove accanto il cane
e l’altro, infante, spesso vien scannato.
Che dignità divida, non c’è grado
maial da cane, e questi dagli umani:
perciò sangue
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| Davvero
hai mai vissuto
il sortilegio
che ti ha tenuta
in vita
eppur sei parte
ed integrante risulta
melodia delle più belle
e visione
che mai scompare
tu... musa
che tutte
le mie passioni
hai reso
figlie devote
al tuo
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Or ti palesi nell’arte prediletta
Un suono di zufolo il gregge mena
al pascolo noncurante se infetto
Sei dove l’acqua imputridisce dove
anche alle ombre non serve che uno spiraglio
per smascherare ogni travestimento
E nasce storpio il suono
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Nella Storia le pagine dell’orrore accompagnano,
prendendo per mano, la creatura concepita da Dio
a propria immagine e
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Apriremo poi le porte
di quelle anime infinite
sul tramonto, nude, assorte
come lucciole impazzite.
Scopriremo i vuoti del tempo
inseguendo ciechi pensieri
per le strade scoscese del mondo
sussurrando dell’oggi e del ieri.
Spenderemo parole
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Udite, udite! Oggi qui in Italia
ci son diciottomila centenari!
La vita s’è allungata a dismisura,
pensiamo positivo,
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Mentre passeggio con te al chiar di Luna
nell’ora nasce un desiderio forte che Selene
i suoi lampioni spenga e che ci avvolga il buio
solo così il mio
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| Affascina la tua storia
un percorso,
ove brandelli di cuore
sospesi fluttuano nel tempo.
Affascina il tuo sorriso
seppur amaro
da una finestra
verso un infinito cielo.
Son luoghi e pensieri fissi
che d’improvviso fioriscono
quando
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| Raccolto nei miei pensieri
mi sovvieni e mi par d’udire
talvolta la tua voce
sull’altare dei sogni
in assenza di
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| Il Limidario in alto si protende
innevata la vetta, e il suo biancore
capovolto nel lago si riflette
e mi trasmette un grande moto al cuore.
Tremolante è l’immagine sull’ acque
mosse appena nel soffio della brezza
mentre i paesi dell’opposta
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Lontano dalla tempesta del tradimento,
al riparo dal vortice del tormento,
il mio cuor si ribella
ad ogni singolo sgomento.
Idee che si riverberano in spazi infiniti
tramando nell’attesa bramosia
d’un cuor senza limiti.
Rapito
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Giunge improvviso il risveglio,
e del mio sogno non v’è più respiro.
Onirico abbraccio m’abbandoni,
lasciandomi in eredità
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Non essere tu la sera,
che aspetto nel torpore di disegni malinconici.
Non essere tu la veglia della luna.
Il facile gioco
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Una sempre viva immagine di te
ha colorato ogni angolo della mia vita
spulciando ogni pagina tra gli scritti
con la penna dell’ardore.
Hai lasciato l’impronta sul mio cuore,
indelebile posta e mai cancellata,
d’ogni attimo vissuto e rivissuto
in
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Voltarsi proibito gli era
per assicurarsi davvero
che dietro Euridice veniva
l’amata del cantato pianto
per cui l’Ade commossa
ne consentiva il ritorno.
Troppo la brama premeva
Orfeo di riaverne il sorriso
e viva carezzare lei bella
a sè
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Tu sciogli la neve dei miei inverni
timida luna a rischiare, in cammino
com’è sola la notte, ricoperta di neve
tutto riposa, è silenzioso, è altrove
anche l’ombra ha chiuso gli occhi, si ritira
e le tue umide labbra, si posano sulle mie
ore stanche
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A’ miei occhi, adunque, ancòr risplende un’alba,
e la nebbïolina retrocede
così dal guardo mio; ma ripetute
ansie, e funeree cure non mi làsciano
tuttora. E sorge l’Inquieto, e la Vita
nel cuòr suo pur si trema, esausta forse;
donde l’imago sua e il
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Tendre toutefois,
tendre malgré toi,
tendre autour de la soie,
là où l’araignée ne voit
que des filets de proies.
Tendre par choix,
tendre dans mes émois,
tendre au cœur de la poix,
dans un monde parfois,
sans foi, ni loi.
Tendre à demi-
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Pensiero vestito di cielo sereno
tra stelle cadenti
sulla barca di sogni in alto mare
non hai raggiunto l’isola del
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Lenta scende neve
tutto cambia
in un magico silenzio,
i verdi prati son scomparsi
Lassù in alto
non esiste alcun tetto
ove ripararsi,
“solo il cielo.”
Verso il basso,
non c’è più la terra
ove posare i piedi,
“lascio impronte sulla
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Ormai quello che bolle dentro è difficile da annaffiare
non esiste estintore capace di diluire simile sentimento
che da millenni arde
un amore verso quei piccoli batuffoli si rinnova ogni attimo
lasciando tracce indelebili
dove non resta che
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37 poesie pubblicate nel giorno 10/11/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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