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Le 42 poesie pubblicate il giorno 04/12/2017
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Figlia, figlia mia
che al mio cuor sei vicino:
ma quanto è stato breve
il tuo fugace cammino
ti sei estinta come
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S’accende il buio, pulsa
di velluto, una lanterna al vento
scintilla intermittente
su rughe d’afa.
Svanisce, si fa
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Avanzi di spazi, vorrei
disegnare dove vanno di sera
il calore e la pietra
la cenere e il fumo lungo
falcata di pensieri
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Alfìn non sol per chi fa màl vièn Morte,
ma questo dell’umano è aspro Destino.
Anche pe’ il Genio l’ore qui son corte,
e tu spirasti, quasi un fanciullino.
Sur d’una sedia è un farmaco, del vino,
e le tue gote a un Requiem son assorte.
Lungi è la
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| Ai tempi ancora in fasce,
affetto e cibo procacciava il pianto:
gran poppate al letto grande!
Coscienza non avevo, né progetti, ch’io rammenti ...
Tempi belli?... Non ricordo!
solo istinto era la culla!...
Babbo e mamma mi mancarono,
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| Quer monumento tutto intartarito
m’ha svejato ‘na certa sensazzione:
come si a quer muretto e a quer bastone
ce
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| Il nome non mi manca
io capra sulla panca
non so da chi son nato
ma nobile ho il casato.
Il sangue è blu lavagna
lo spirito una lagna
ma fiero è il portamento
e volo almeno a cento.
Dell’animo non so
ma un giorno mi vedrò
supposto negli
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| E’ nato Gesù Bambino
il Salvatore,
notizia lieta empì di luce
cielo e terra.
Pastori scesero dai monti
con pecore ed agnelli,
Re vennero da lontano
guidati dalla stella cometa.
Contemplarono il Bambinello
nell’umile capanna,
portarono in dono
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Ti ritroverò
fra le pagine ingiallite
di un libro
e nelle parole di un vecchio
Fra i fotogrammi
di un film in bianco e nero
sulla copertina di un vinile
dimenticato in soffitta
Ti respirerò
quando il vento ritorna
ad accarezzare la
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Non so dove hanno inizio
le parole scritte
che voi chiamate poesia
So che una poesia
è e ha un suono
il suono di una tenerezza
non provata ma cercata
So che una poesia
è il viaggio ripetuto
e strappato al silenzio
di un attimo
di un giorno di
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Ricorrente
come le stagioni e la marea
ridondante
come la sabbia
di tutte le spiagge del Mondo
ineluttabile
come milioni e milioni
di gocce di pioggia
che
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Deseori imi spun... Exist
Si- atunci simt cum ma apesi
pe inima, pe suflet, pe pleoape
Tu, aer al drumului spre
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Ne la vecia casa mia
gh’è ‘ncora la scansìa
tuta mòra e scassà
mèsa sbusa e carolà.
E lì a rènte rota gh’è:
na baiardèla e ‘n gilè,
la caponàra rebaltà
soto la scala scancanà.
Sul seciar gh’è ‘l cansirel
gialo come de note ‘l cel
e nel
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Naufraga la mia ombra tace
capelli di paglia al soffio del vento
battono il tempo.
Il chiarore s’inerpica sulla nera pietra
e le stagioni mute vanno.
Portami da bere per favore
stasera brindo.
Ho sete di memorie
di voci e di volti del mio
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| Ti lamenti,
tanto sono vuote le crisalidi.
Stasera avranno lugubri visioni
gli occhi scuri delle stelle,
non proveranno a sedurmi come sempre
questa notte avranno paura.
Tremeranno,
e penseranno di cadere
dalle loro vertiginose
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Era nero, era un pozzo
la stella si specchiava
luminosa e splendente
l’acqua cristallina appariva,
il bimbo
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Delicadas rendas
Entrelaçam fitas coloridas
Abraçam corações
Ousadamente corajosos
Que entregam aos sonhos
Desnudam a alma
Ignoram preceitos
Preconceitos
Amores desfeitos.
O etéreo tempo
Clama por pressa, espaço,
Asas capazes de
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Suvvia mio signore non alteri così la voce
l’amico mio, certo del suo rispetto, far difetto a lei non voleva...
è stato solo uno spiacevole equivoco, ma assai fine a se stesso
il tutto casomai è manchevole di nota
e non sia mai solo per il modo atroce
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uguale...
Che giorno, che tempo che stagione è
Ho interrotto quel filo invisibile
...Non trovo il bandolo nuovo
Ingarbugliata la matassa
Oh!
Che strane sensazioni frustano la mente
Artigli s’aggrappano...
Ma il tutto ti annega in un limo fetido
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| Uno sopra l’altro
ad occhi chiusi
li riconosco
distinti
dalla moltitudine
sassi
i miei lisciati
alla corrente
dei pensieri
che impetuosa
li sveste
e d’ogni pudore
e della malizia
di insistere
esaltandone il valore
testimoni loro
la
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Quale vita,
scelgo la tua anima nella povertà del respiro,
fragile e indeciso assorbito dall’aria,
dal mio io e dalla risorta paura,
tanto potente e tiranna da comandare.
Quale pensiero
sovrasta e ricopre,
attimi ed emozioni, intreccio e
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Pagu |
04/12/2017 13:45 | 963 |
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| Nuvole scure
Un colpo di
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| Per vedere il mare
servirebbero gli occhi di una bimba
che nella sua immensa fantasia
fa dell’acqua una vita eterna
Per
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| Mi par d’udire un batter d’ali.
Un affannar d’uccello tarpato;
sfinito da lungo vagare.
Stremato, mulina il capo sul
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| Principe del sonetto m’ha voluto
definire un amico che m’acquieta
ed io dovrei esser compiaciuto
per complimento ch’è novella lieta.
Invece onestamente ho riflettuto
dei miei sonetti quale sia la meta
e son rimasto alquanto disilluso
poiché
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| La notte lentamente
si dissolve nella nebbia
cammino nel nulla a piccoli passi.
Vedo nuovi orizzonti
invisibile amore
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Non vedo luce disse, o forse...
fu il suo pensiero che giunse.
Nell’eco tornano le voci
nei vuoti vagano le ombre
che si spengono dentro le curve
imperfette d’un sorriso
in lampi silenziosi e muta il volto
d’ogni cosa. Sì muta per istanti
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Nel camminar sereno
su lattine d’azzurro
e cirri rosa
lo spazio e l’orizzonte
saziano il quadro d’insieme
che attraverso
senza sentire fiato
soliti suoni
come l’acqua in fondo al mare
mescolata per non vedere
che da qui
pare
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Amarsi, tra le parole
di una poesia straniera
e nascondere le mani
per pudore di sapere
che cosa ha da dire il buio
tra le tue labbra accese
pigra è la notte, ma è già sera
sogni di cristallo, si specchiano sul mare
un altro inverno silenzioso,
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Nel buio accarezzante il viso
l’osservo d’un alone di felicità
quel dolce respiro che s’annuncia
sulle ali d’una vissuta eternità
Quell’ombra che s’avvicina,
quell’ombra che mi sussurra
tra le tenebre con sottile voce
tra le onde d’un tempo
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42 poesie pubblicate nel giorno 04/12/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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