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Le 37 poesie pubblicate il giorno 11/12/2017
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Quante notti
in questa vita mia
mancano per amare.
Ora che bruciano al buio le stelle
io sono qui malinconia
vedi i
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È un tuffo
dalla nostra barca
nel gelido mare
d’inverno.
È l’apnea
della mia incoscienza
nel profondo
abisso di te.
È l’eterno distacco
di noi,
delle nostre mani
e dei nostri sguardi.
Ma,
sulla nostra barca,
io attendo
il tuo vano
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Nessuno più di niente ed anche meno
mi reputo per dirtelo davvero
votato ingordamente per intero
al gioco della vita e non mi freno.
Nessuno può iniettarmi il suo veleno
per defraudarmi infido il pensiero
coi passi preparati sul sentiero
dei
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Quando le parole diventano preghiere,
chiuse nel buio di una stanza,
negli occhi nascosti dal silenzio,
dove il respiro cerca un amore distante.
L’abitudine di un dolore stretto fra le mani
è un vizio scontato tra i labirinti di un pensiero
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Gira la morte, sta sempre in giro
non si ferma un istante
e non si fermerà giammai:
bighellona, fra tenebrose vie
o fra
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Ploua cu ganduri, prieten de departe.
Asculta!
Pe clapele copilariei iti canta azi o alta toamna
Cantec usor, soptit...
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Vedere il proprio nome tutti i giorni
ben stampato su un sito è meraviglia,
ci si sente poeti bravi, enormi,
e una lacrima spunta fra le ciglia.
C’è chi dice che lirica ogni giorno
immessa con lo stile di poesia
toglie sempre la lirica di
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Fu
un’istantanea
di fermo respiro
sulla clessidra
che vide
lo scivolar lesto
della sabbia
verso un destino
incognito
scalfito
nel riflesso d’un tempo
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Quando sento il dolore
(sembrano aghi piantati nella pelle)
non ho coscienza
della mia possibile fine
Cerco di distrarmi
pensando a qualsiasi cosa
che mi riporti ai giorni
ed alle notti di luna e rimorso
Quando interrompo un sogno
sento il
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vorrei respirare le stelle del tuo cielo
tenendo nascosto le vere lacrime
che bagnarono il deserto della mia solitudine
quando non eri dentro ai passi miei
rapita forse dalle ombre della notte
e vorrei innalzarti al di là
della ragione dei
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L’è belo e ghe ride i oci
sia d’istà che d’inverno,
con le scarsèle ùde e ‘ngravatà,
’l gira par le ostarìe:’l Scròca,
par scrocar ‘n gòto a la portà.
Za i le conosse ‘n piassa
e i sganàssa soto soto
a gropi uniti i ben pensanti
e a la fine lu,
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Mi nascondo nei respiri dell’inconscio
per non udire i rimproveri della coscienza
che batte i pugni su di un portone chiuso: il mio cuore nudo.
Ho timore di quel tuo sguardo
che mi spoglia l’anima e corro a perdifiato
sotto il pianto del cielo
per
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| Cala il sole
tra le piante
muore
per non voler sentire
per non dover capire
sorge un velo
accarezzata malinconia
la vanità fuggire via
vede
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| Mi inchino alla Tua volontà,
ai silenzi portati dal vento
alla neve che sfiora
ogni umano lamento.
Come un bimbo assetato
bevo
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| Vuoti spazi ho davanti
singolari strati della mente
e arrovellati sensi
dove bruciano i pensieri
e fervono gli averi
Giammai avrei pensato
di finire in questo stato
un’ombra incanutita
circondata da ogni lato
da larve disumane
Che si
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La strana sensazione di benessere,
che provai quando mi ricordai di essere,
ancora mi accompagna
quando cerco di tessere
quella foglia dorata
intrisa della vita desiderata.
Non cerco fortuna
né voglio sfidarla;
desidero agire
seguendo il mio
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Rimase in silenzio, su quella panchina.
Sperava in un gesto, una frase carina.
Ma la nebbia scendeva e non si
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Polvere di ghiaccio gioca
a far piume di cristalli
neve.
E poesia d’angeli
par di leggere nel cielo
in quel candor che lieve cade.
Notte da fiaba
notte magica
di magico splendor t’illumini
di mille colori.
Di sconvolgente bellezza
brilla
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| Oggi il peccato si
manifesta e si annida, non c’è
vigilanza negli attacchi ... contro la
natura; la sua forza di distruzione è
come le guerre, non c’è speranza
per i nostri figli.
La primavera
ancora sembra lontana, passa
il tempo e il freddo
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| invano cerchiamo nel labirinto
di strade e macerie il gomitolo
che ci porterà lontano da guerra
e spari; l’amore però
è
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| Sono vuoto
vuoto
come è vuota una siringa usata,
abbandonata all’angolo di una lurida strada,
dove un pianto di disperazione
si confonde con l’urlo assordante
delle macchine in corsa.
Sono vuoto
vuoto
come sono vuote le promesse dei
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| Nell’imminenza dell’inverno
mi coinvolge l’immensità
d’un cielo cupo e infinito,
senza sperare in un’oasi serena
ove non
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Ascolta te stessa
mi disse un’amica
e restai in silenzio
finché non udii
le rondini sempre in festa
e un violino che raccontava
di come la figlia dell’Inverno
rifiutò di sciogliersi al sole
e decise di amare per sempre,
ancora udii le
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C’è una solitudine nel mare
un silenzio sommerso, un’anima
o qualcosa che ci assomiglia
quante volte l’ascoltiamo
e la sentiamo dentro,
e torniamo, per questo torniamo
sempre su quella spiaggia
sempre con lo stesso cuore
c’è nel mare qualcosa che
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Appeso a muro rustico
bisticcia lo sguardo col quadro
chiodo che chiodo non ha scacciato
dando sensazione di perenne conflitto
eludendo obblighi in precedenza assunti
farraginosa attesa che sola qualcosa cambi
genti diverse in esigenze di vita
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A volte ripenso alla geometria
angoli frequentati in ogni via
di triangolo scaleno con scalino
lì sei salita per starmi vicino
era il primo bacio non sapevo
qual tremante desiderio coglievo
era dì d’inverno e di calore
calavan fiocchi al primo
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Rammento dei legati alti, imperiali,
gloriosi, per Fiorenza, sul destriero;
pareano cavalcar, ma aventi l’ali;
ci s’inchinava, ai nunzi del sol Vero,
per la corona, in regia cortesia;
Germania, Italia, un Reame unito, intero...
Cesare unto, che
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| E’ solo un’onda, che avanza
...e poi indietro torna
segnando perpetuo moto,
cardiaco, naturale
e libera
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| Tu vorresti trovarmi verme
materia vivente
il dove
per infliggere ancor più
di aver avuto l’umana realtà
il faticoso essere
un corpo nudo
’unico bene
Io non mi sento di porgere vuoto ossequio
al genere universale
in ginocchio
di dividere
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| Potrei chiamarti Dio,
semplicemente illusionista
di ancestrale divenire,
ancora Tutto quando riesci
a manifestare la tua memoria,
Niente quando la tua assenza
acuisce la solitudine della fine.
Ti ho tante volte dato appuntamento
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Eolo |
11/12/2017 08:26 | 372 |
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37 poesie pubblicate nel giorno 11/12/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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