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Le 44 poesie pubblicate il giorno 19/03/2018
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Scrosci di pioggia,
cadenzati e forse troppi
anche per un guscio,
sentono la luce
La seguono
e fin dove l’ombra inclina
tu indifferente vai...
Attraversi mattini
come fossero abbandonati,
li ami e non sai perché.
Voci lontane s’odono
ma
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Io li conosco,
Li conosco quegli occhi.
Alzavi la voce
Non capivo
Eri il grande
Obbligato a sapere
Chi urla non sa
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| Non ero di guardia ti stavo aspettando.
E’ stato l’ultimo giro sugli spalti
di una fortezza lontana nel deserto
cammino in lungo e largo sulla muraglia
una coscrizione scelta da tanti anni
ineluttabile ma giunta ormai alla fine.
Non c’è nessun
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| Il sole mi ha raggiunto
fin dentro casa
ed ora m’illumina la tastiera
mentre scrivo ...
tu mi passeggi nella mente,
mi risuoni nel cuore
poi ti adagi sull’anima
che è pronta ad accoglierti
in ogni momento,
a qualsiasi ora tu voglia,
perché
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| Sento i miei passi in casa
come un suono che si perde
dove
il sole si ripara.
L’anima buia indovina
sequenze di
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| Nessun crede più
a favole e promesse
tra il bianco e il nero
son tutte urla al vento
ci son distorsioni
e convenienze,
costruir con la sabbia
e non col cemento.
Offuscano il cervello:
è il nuovo
che trasformerà
la vita e il futuro,
ma dopo
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Le parole che non ho pronunciato
erano cadute sulle tue ciglia
e restavano in attesa
come promesse mancate
Gocce di pioggia
mai divenute lacrime
e abbandonate da una nuvola
antica figlia dei sogni
Le ombre che non ho colto
erano rimaste
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Alle mie porte
serrate
l’Infinito s’affolla.
Campi morfici
di consapevolezza aliena
ininterrottamente
sollecitano
la mia risonanza
testando
dei miei costrutti mentali
l’esiguità e il limite.
Aprirsi
senza perdersi
nei labirinti
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Portava
un cesto di margherite.
Bianche,
gialle, di vita
vestite.
Passo’ la giovinezza.
"Perche’ non hai cantato
il mio canto?"
Le domando‘.
"Io? Io lo cantai, ma in me v’ era
l’ attesa, bambina,
dell’ Incanto.
Ricordo infatti d’
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Amico pettirosso
che tra i cari ulivi
al mio davanzale ogni pomeriggio vieni.
Mi guardi attento
con i tuoi occhi scuri
e
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| Quando vide che il giorno non la volle per figlia,
lei si rifugiò nel ventre della notte.
Svanì il domani e l’abitudine di aspettare
gli spazi invisibili che la circondarono.
Rimase in quel coro dentro il petto,
mentre una stagione maligna le tolse
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Serve ancora coraggio per sentieri in salita
e curve inaspettate ma ora non fa più male
uno spiraglio di luce dentro una voragine
Ho provato a smussare gli angoli
a scivolare sul fondo dell’oblìo
in presenza d’un peso troppo grave
ed ho lasciato
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un sorriso
a margine di uno strano silenzio
una carezza sbiadita
che reclama tempo al tempo
e una
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| L’usignolo tra le fronde celato
s’avvicina a una stella nella notte.
Ambedue ignorano lo splendore
discontinuo di luci, note e fiato.
Aranciati brillano con ardore,
con slancio canterellano, le rotte
di naviganti tracciano e l’afflato
degli
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| Narciso
quel che osservo e scruto
medito
passando fra le pause
scorrendo fra i dossi
scivolando sui momenti
quell’alto risuonar di proprie virtù
imparate e sostenute
fomentate e accresciute
da ceneri e fuochi
puerili giochi
sostegni vicini
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Chiudo gli occhi
e penso a te.
Tra le ali della fantasia
tu sei qui
vicino a me
e t’accarezzo i capelli
e il viso amato bacio.
Sospiri rosa
di ciliegi in fiore
ti baciano col
profumo di primavera
teneramente t’accarezzo il cuore
gli
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| Assorta,
tra ginestre e macumbe,
ti abbeveri ai lati del tuo sguardo,
come passero in trance,
che dondola sui rami
d’un sicomoro siriano,
lanciando in aria
la moneta dei tuoi dubbi.
Accumuli punti qualità
nel tuo market onirico,
chiedendo
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| Oggi corre giusto un anno
tu sofferente in un letto
bianco d’ospedale di Pavia
dopo sei giorni t’avrebbe
presa con sé la nera morte
ma ancor sai ricordo oggi
quel tuo viso sorridente
e quell’augurio caro da te
ultimo per San Giuseppe
il nome mio
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| Soffia il vento quando è sera,
s’un cuscino bianco di campi innevati;
dorme ancora la letargica primavera,
in una coperta di neve che veste i prati.
È il 19 Marzo nel cielo d’Inghilterra,
si nasconde ancora il timido sole;
mi manca tanto la mia
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| Ho chiesto a me un appuntamento.
Solo un’ora da dedicarmi,
far sedere il tempo all’angolo
e aspettarmi.
Ho deposto il mio bagaglio nero,
chiuso il libro degli appunti
e dei disegni,
sto meditando.
Ho chiesto a me,
di dedicarmi un’ora e una
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| schizzi di colori e cuori affranti
che cercano risposte su muri
di città,
tra vicoli sconosciuti -
un cielo falsamente
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| Non giunse il tepore primaverile
a riscaldare le tue fredde membra.
Un ingannevole sole invernale,
solo petali
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| Riflessioni sbiadite
in passi di un tempo
confuso e disorrientato
da luci soffuse
asfaltate sul selciato.
Nero e sofferto
nel dolore sparso
ovunque
su quell’andare
e ritornare senile.
Dove bambini corrono
fra i capelli sciolti
e non sanno,
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| Putesso cammenà sott’a stù cielo,
c’’o viento ‘nfaccia e ‘o sole dint’o core...
Ma ‘a vita nun m’ha dato stù piacere...
e resto ccà assettato,’a quanno songo nato,
so’ stato cundannato a sta’ accussì
Me portano là fore...
e io pure so’
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| Lo hanno visto i trafficanti
con una donna accanto
e dei bambini impauriti
in balia delle onde.
E’ arrivato un bastimento
pieno di laureati
quei profughi han salvati
portandoli sino ad Augusta.
Cristo ha chiesto acqua
poi l’ha data a quei
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Il tacere del vento
l’ascolto tra nuvole sparse
un gelido cuore che palpita:
risorgi o padre!
risorgi nell’animo mio!
La pioggia che bagna il viso
nasconde le lacrime che scendono
l’albore della vita è fuggita:
risorgi o padre!
risorgi a me
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Riaffiorano note
in questa notte finta come in un dipinto
stupende, dal sapore agrodolce,
melanconica armonia trillata da
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Camminavo
per la strada lastricata
bianca di latte versato
correvo... inciampavo
tu mi davi la mano
ballava sulle mie spalle
la lunga treccia nera
legata dal nastro giallo
giallo come il sole
gridavo io
come la spiga di grano
cantavi tu
come
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| Sentire la tua voce dentro un sogno
tra il magico e il reale d’una notte
che fluisce chiare e liete le parole
che io
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Quel bambino in fasce
nel suo fragile corpo di farfalla
l’abbraccio è più silenzioso
E poi sogni, ovunque i sogni.
E le
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44 poesie pubblicate nel giorno 19/03/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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