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Le 41 poesie pubblicate il giorno 26/03/2018
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La notte era nera
rumorosa e dura,
io e te soli ai bordi
di una piazza impazzita,
e pure il cielo
con lampi e tuoni
ci metteva paura.
Ma il tuo sguardo
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Da una foto vista sul web"> \\\" bambina siriana chiude gli occhi alla sua bambola\\\"
Da una foto vista sul web
Da una foto vista sul web">leggi
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Un qualche fiore sboccia dai tuoi versi,
non so chi sei ma dolcemente sento
parlando con me stesso i tuoi pensieri
sono
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Cos’è la poesia?
Quale suono
arriva da lontano?
È forse un pezzo di cielo specchiato?
Una parola nascosta in tasca?
Una domanda che apre una ferita?
una sosta nemica?
La poesia è una danza stramba
o un vestito in tempesta
è un tatuaggio fatto
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Mi difendo dalla luce come posso
e scelgo il silenzio
fra le mura di questa casa
che è come una prigione del cielo
Vivo tra le ombre
e quando scende la sera
respiro sul bordo del buio
quasi fossi un corvo dalle nere ali
Cerco il gelo
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Ti ho ascoltato vibrare gesto d’amore
cadere giù sulla piccola gota fiorita
dove il colore dei prati
mossi dagli uccelli chiassosi
tracciava chiara l’innocenza.
Le tue piccole mani paffute
lucenti e vispe di grano maturo
segnano qui proprio al
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La terra profuma di un orezzo ipocrita
perché è polvere di peccato, fragilità,
creta che si spacca per l’aridità
che assale la nostra condizione di soffio,
la terra su cui sono impresse
le orme del nostro cammino,
polvere che si perde nella
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Verso sera
quando a capo chino faccio ritorno
con il sudore mischiato alla polvere
vestiti lerci e umiliato nel mio destino
guardo dietro e vedo il buio
guardo avanti e la strada è in salita.
Verso sera quando cerco vendetta
mi chiedo che senso ha
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Il più è il colore della porpora
Per non perdere la ragione
E confondersi
Mettersi in gioco, ancora amore mio letterato.
La cocciniglia è chiedere ancora
Per non rispondere alla ragione del fuoco
E cedere al dolore
Splendente e vivissimo come
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Fantasticare sogni
come fossero realtà:
imperativo
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Vita danno allo scorrer tuo
verso Linarolo e al Ponte
della Becca dove il Po
t’abbraccia o Ticino fiume
della giovinezza
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rosso bianco e viola
per ricordar dolore
resurrezione e
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Sono qui,
sono io,
con la mia luce azzurra
e le mie ombre viola.
Sono io,
un fardello ingombrante
di richieste e di pretese,
di strade che si diramano.
Sono io del tutto,
del tutto insieme.
Sono io,
nelle note forti e gravi,
nelle parole
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Greggi di ovini, dietro al Pastor Buono;
stuoli di santi, angeli nel Cielo;
il latte, lana qual fedele dono;
dodici a schiera, con devoto zelo
seguono Lui Che salva anima e mondo;
"Gloria in Excelsis!"- va il corrente Suono.
Gesù per Primo,
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In divenire, ogni cosa è in divenire,
e la morte con la vita danzavano felici,
dimenticandosi di se stesse
alternandosi, al centro della scena,
come a scongiurarne l’equilibrio
l’apparente e tragica sintonia.
Le cose vere, sono spesso
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Juana dal pianto rosa nel cuore
s’imperla il viso di rosso amore
tu donna dalla pelle bruna
ti rigiri su letti di
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| Una mattina, nei turbinii
gentili e verdi del Basso Monferrato
pur con la languida foschia di marzo
che pennella alberi ancora spogli.
Ho intrapreso dolci pendii
con noncuranza. L’inverno inveterato
ha riavvolto di brina il cardo,
sparso al
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T’ammiro e t’invoco dall’anima
timida Venere di luna,
ciascuna tua vitale lacrima
profuma
di preziosissima e rara
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Viaggianno pe’ stù munno
veco cose maje sunnate...
è ricca chesta terra,
guarda Dio c’ha cumbinato...
‘O mare è accussì grande,
nun cunosce manco ‘a fine...
‘o sole ‘o fa cchiù bello,
comme fosse fantasia
Ce stanno stì muntagne,
so’ gigante
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Il sole s’alza lento
illuminando mente e cuore.
Per vivere sereni
occorre poco ...
basta l’ombra d’un sorriso,
e il fluire d’un pensiero.
Vagano piano
sull’onda d’orizzonte
insieme a bianche nubi
-magici momenti-
e mentre il silenzio si fa
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Mi piace ora
la voce del vento, un impeto
iniziato in un minuscolo
suono di vicinanza
risalito per le cime del
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C’è una tristezza nel cuore
che appiccica come le mani dei bambini dopo la scuola
c’è un silenzio totale
dove senti rumore
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Sento tutto il peso
di un cielo di metallo...
mi opprime...
non mi lascia respirare.
Non posso chiudere gli
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Vende risposte convincenti
per domande inutili,
coraggiosa nel mettere il punto
alla fine di ogni storia.
Appende alla gardenia
le tante perplessità
della sua giovane vita,
mentre flirta innocente
con fringuelli e cinciallegre.
Dona sorrisi di
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La povera ragazza si dibatte
Ancora non riesce a liberarsi
Vuole cacciarlo via e lo combatte
Invece lui non vuole ritirarsi.
Ogni giorno vien fatta violenza
La donna in molti casi viene uccisa
E’ allora che perdiamo la pazienza:
Non può passare
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Andirivieni
ed alchimie del tempo
miste a perle di memoria
sospinge e palpita
tra le balze dei ricordi,
nel turbinìo dei giorni...
Chiudi il saliscendi
e riavviva il fuoco
che sembra spento,
sotto la fitta cenere
ancor vive e arde
la
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Presi da felici anni
lontani dagli affanni
con esplosioni nelle vene
Giovani disciolti
fra grandiose catene
montagne invalicabili di pene
decisi nello sparire
come neve al sole
senza difesa
senza voler avvertire
un maremoto dentro
un asociale
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Non li toccate!
Quei fiori caduti a terra senza voce
sotto i nembi che traboccano dal cielo
hanno bisogno ancora di un po’ di luce
ora che dentro il cuore tutto tace.
Lasciateli stare
riversi sui loro giocattoli rotti
hanno già una coperta di
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Corso Umberto ha un candito sulla testa
il Re è ancora nel cuore di Pescara
mentre il Vate abbraccia una ragazza alla rotonda.
Che bella la borghesia di Pescara
mi manca il cinema San Marco
le sedie che si chiudevano
i film impegnati dei circoli
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Il ritorno degli uccelli
solleva le radici al mondo
sale lieve
spolverando nuvole di piombo
attraverso il mondo
i primi tacchi chiassosi del giorno
tasti di un pianoforte sull’asfalto
il loro canto
rimbalza tra i rami
scheggiando il gelo
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Mela |
26/03/2018 08:35 | 474 |
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41 poesie pubblicate nel giorno 26/03/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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