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Le 27 poesie pubblicate il giorno 27/04/2018
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Piccole ombre nude, spaurite
fanno capolino dalle rovine
di una vita creata su misura
per chi è vittima degli eventi
decisi dai nuovi e grandi potenti
di questa esistenza senza memoria.
Piccole ombre nude
dentro macerie senza più nome
in balia di
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Il sorriso con tutto il suo mistero
si avvolge naturale intorno a un nesso
e se felicemente in tuo possesso
ti porta per incanto al punto zero.
Il sorriso più audace è prigioniero
dell’onesta realtà del verbo omesso
e dato che rimani tu lo
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Ho manomesso le forme.
Quando sarà
le spargerò ovunque.
Le tue
le mie
quelle dei nostri cari.
I morti non
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Nulla...
in questa notte silenziosa,
abbaia un cane
al rintocco delle ore
non piovono parole,
non sussurra la brezza,
i cavalli dei sogni
non volano, mi mancano,
cammino a piedi nudi sul prato,
il silenzio mi è tomba,
ma al ricordo di un
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Nell’aria c’è sapore di germogli
sbocciano come sogni,
anche cespugli antichi
si vestono di fiori.
Ora il tramonto
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Parole per la luna
per chi consuma l’ombra
notte dopo notte
finché il buio non si arrende
E chiude le sue ali
nel silenzio
di un cielo che ama la luce
quando muoiono le stelle
Pensieri per le nuvole
portate via dal vento
e verso sera
ancora
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Il fiore, il canto, l’inutile parola
e ci affanniamo.
Dov’è il Paradiso padre
in quale imbroglio, nuvola o amore?
La strada, l’eremita, il labirinto
e ci perdiamo.
Dov’è la felicità madre
in quale istinto, giglio o santità?
L’albero, il mare,
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Seduta al bordo mio osservo la vita,
disordinata sostanza
scomposta e moltiplicata
nella densità che interiormente ci appartiene.
Fuori... il caos, le lacrime
un copia incolla a filigrana,
stampate come monete sui volti della gente,
un
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- Non mi cerca più -
quel modo un po’ antico per dirmi
la vedovanza del corpo
- ma non è per un’altra
ha solamente detto basta -
So che posso crederle
Giurerei che non è infelice
ha solo questo buco nel rosa
in mezzo agli altri colori
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Amara |
27/04/2018 18:05 | 1668 |
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Non era che il tremolìo d’una fiammella
nel buio infinito e di ombre una folla
accalcata sui muri
il velo del pianto a precluder la soglia
L’orizzonte ancor più lontano indistinto
Ma intorno v’era uno strano fermento.
Una pioggia che scende tra
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Ho sempre governato la barca
della vita, superando tempeste
marosi e mare piatto.
Le rotte conoscevo ed i porti
in cui attraccare.
Amici mi erano i venti ed il
loro ululare non temevo.
Navigatore solitario sono stato,
mai di regata
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Fu luce al cielo
a spegnere il male
e lucernario si aprì
nelle notti a soffrire
Saette d’agonia
nella pioggia dei giorni
speranza risorge
tra i raggi di Sole
Follemente a cercarti
tra i vuoti dell’anima
Con Te nel cuore
fiamma d’energia
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Parlami
come sole tra i rami
come mare dal vento
scolpito
di come la terra
ti ha accesa
in pioggia di labbra
su sassi sopiti
di quando arrossì
il silenzio
ammaliato da dita
tremanti la voglia.
Parlami
su ricami di fuoco
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| E sentirti vicina
tra le parole elise
che rivendicano luce
nel celestiale canto
del primo raggio di sole
che scioglie la patina argentata della notte
sorprendendo nuda... la rugiada allo stelo.
E quell’incanto... che ovatta lo sguardo
e ricama
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| La formica ormai impazzita
gira e cade su se stessa:
si cerca ma non si trova
nel formicaio abbandonato
Stremata, ormai inerme
si accascia e sogna piano
di essere un maestoso uccello
dalle grandi ali possenti
Sogna di volare
sul mare
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| Scaturì gradualmente dal nulla
forse con un lampo, anzi, un ballo:
danzando solo, vidi la fanciulla
con i suoi grandi occhi di cristallo.
La brezza si fece meno fasulla
nel dondolarle la veste corallo
lenente come un sogno che frulla,
in quella
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| scrivo sull’arcobaleno
dove il mio angelo è assiso
in veste di musa
egli mi suggerisce parole
macerate nel sangue
che mi si nascondono
alla "vista"
a volte dall’arco-
baleno cade una sillaba
ed io la recupero
riprende vigore
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| Cercare scampoli di reminiscenze,
ricordare attimi di vita passata,
tuffarsi in arcane danze che
ci riportano lontane nel tempo
Abbracciare un inconscio collettivo,
presagire parte di un mondo vivo,
toccarlo, viverlo, sentirlo, goderlo
in crinali
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| Cosa dice il bimbo che non parla?
Quale verbo sussurra?
Tiene la pupilla chiusa
non genera una carezza sola
eppure urla
Ha il fiato lieve
volo d’airone
in un corpo fatto di cristallo
Il cuore gonfio
Cielo sordo che nutre il vuoto
guarda
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| - Siamo tutti -
in precario equilibrio
nel tempo senza pausa
- in cerca d’una causa -
nello spazio che ricalca
i nostri passi
- scossi sospinti ripiegati
squassati -
in ogni dove
da un vento fatale
- in attesa -
che l’ultimo soffio
ci
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| Ho raccolto con un dito
una lacrima
piccola e nera
sporca di polvere di disastro,
ne ho raccolte tante
bastanti per annaffiare
i germogli bianchi di speranze,
spuntati nel tuo giardino.
Ho raccolto lacrime rosse,
grosse,
sporche di sangue e
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Trafiggersi l’anima
e continuare a sperare
e risorgere da ogni istante
ogni volta e ancora
rialzarsi e riscrivere
una nuova poesia, una lettera
un nuovo
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La più bella delle cose?
E’ il profumo delle rose,
ma, purtroppo, è sempre in voga
il veleno della droga!
Nello sguardo di un bambino
c’è un miracolo divino,
nelle donne c’è il sorriso
che ci dona il paradiso.
Ogni giorno sulla Terra,
tra
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I corvi appollaiati
a veglia di presagi sui guard rail
attendono brioches
appena addentate e lanciate
dal finestrino da
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Cupo e sinistro, un boato fu sentito
all’inizio del tempo d’ infinito:
Era stato lanciato
un sasso tra le
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| Piango ora, e le mie lacrime
non potrai asciugare.
Credi d’aver visto tutto in me
credi di saper chi sono
ma quella parte di me
era la più bella
ed ora non c’è più
è svanita come fumo
che si disperde nell’aria
allontanata dal vento.
Vi era in
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| Non sa guardare
con gli stessi occhi,
né parlare con la voce
degli altri,
o misurare silenzi,
senza saper riconoscere
colpe o innocenza.
L’amore è tutto o niente!
Quando non sa vivere
del vivere dell’altro,
dell’umiltà che dovrebbe
avere
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Eolo |
27/04/2018 00:00 | 1534 |
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