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Le 36 poesie pubblicate il giorno 16/05/2018
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Segregati in grotte,
i celeri segreti
si
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Di color vivo
dipingo il mondo
quando costruisco
la tua passione
dentro i miei sogni,
ma brucia l’anima
quando vedo il tuo cuor
e parlar d’amor vorrei,
e le labbra rimangon chiuse
e le parole perse nella mente.
Ma i tuoi occhi
leggon i
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soppeso il tuo ricordo
sulla bilancia del mio vissuto.
Pende un piatto verso il basso...
dentro ferrati chiodi,
frutto
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Si insinua,
leggero e sibilante,
sussurra,
non voglio ascoltare.
Impugna
il suo magico flauto,
mi segue suonando,
incurante del mio tormento.
Gira intorno,
mi spinge e mi solleva,
adagio bisbiglia
-tu lo sai bene, cara-
La notte è
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Vediamo come va
ti ricordo appoggiata
a un gabbiotto grigio
della stazione di Mestre
aspettavi
un po’ scettica
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Nefasto l’anelare dei tuoi bordi
che costernano l’ambizioso palato della pelle.
Una cupola di bastioni sommersa nell’ambra
di un amore intrepido di desideri,
scolpisce il delizioso adone del delirio
che abita nella profondità dei tuoi occhi.
Alito
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Attendo
che passi il vento
che ritorna
dopo aver fatto
un giro
nei pensieri
e come tutto è ieri...
all’imbrunire
e come sempre
ascolto
e non so dire
del mulinello delle nostalgie
del suono in lontananza
che scompare
quando si fa
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La pioggia si fa amare
quando verso sera
la luce fa fatica a passare
fra le piccole gocce e le ombre
Sopravvissute alla terra
e poi dimenticate in un angolo
a prendere la polvere
di tutto il mondo
Le nuvole piangono carezze
solo al
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Di pollyannica nuance
non mi è il pensiero, apnea di me
che resilienza mi devo
per fragola di gola che se ne attinge.
Tra varchi di morsi e sensi, stiamo
- esiliati sul dorso della terra -
e macule d’Aprile e lune d’inverno, dense.
Minute di
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Lia |
16/05/2018 21:15 | 1065 |
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Ho ascoltato con cuore bambino
puro di neve e rosso d’amore
il canto di maggio
in silenzio e solitudine
lungo il mio sentiero
baciata da freschi pensieri
all’ombra del faggio.
E ho ritrovato me stessa
nell’immagine riflessa dalla sorgente.
Una
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Sarà sempre facile
trovarmi,
io sono nell’ombra
che mi fa strada,
nei passi
che calpesto,
nei tuoi,
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Come asfalto si diviene,
piovesse anche a dirotto
ben poca è l’acqua che passa
impermeabili anche dall’aria
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| Vie bianche di sale
sabbiose come spiagge
laguna di mare,
dune simili a deserti
dove il cielo non conosce nubi
e gioca solo con i toni
del blu e rosa,
come giochi di bimbi coi pastelli.
Dove il vento raccoglie la salsedine
e li soffia via quasi
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| Luminose,
frammentarie pagliuzze di vetro cangianti
scivolano sul tuo viso immobile,
un alito di sarcasmo nei tuoi
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È verde l’erba
Riposante natura
di primavera
Il bianco
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Fra gli sterpi
dal vento agitati
soffiano le note dei flauti
suonati dalle labbra del vento.
Un piccolo soffio, corrosivo tormento,
come goccia che scolpisce la roccia
è pianto che sfoga i suoi riflessi
nelle intemperie delle nostre specchianti
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| Cielo grigio che deprime
il cuore di chi è triste
vento freddo che raggela
tutte le anime che sono sole
Dove sei tu, calda stella,
che rallegravi i bimbi che
felici giocavano in giardino
con il pallone colorato?
Panchine vuote sotto la
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| Un percorso novello di vita
per qualcosa ch’era sfuggita
costringendo ad incognito futuro
fin dall’inizio d’esito duro.
Per rinfrancare mente ed anima
ha scelto una città eponima
avvicinarsi di più alla fede
in un mondo difficile per colui
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| Oltre il grande cancello serrato:
l’orizzonte e il silenzio.
Un cielo senza colori
rimpiange l’azzurro perduto,
le sue
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| parole esiliate sui tetti di Parigi
minuscole gocce che danzano nelle prigioni di Teheran
bocche che verseggiano ubriache la nudità della poesia
fredda oasi di un silenzio assordante di angeli
tremano i corpi feriti dalle sigarette bruciate di
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Lucèa la Notte in torva e indarna quiete.
E io udìa la Luna cantàr tra le fronde
del biancospino.
Così mi avvicinài con muta bocca,
e le dicevo
"Càntami del mio Destino!".
Oh Notte! Oh Notte!...
Allòr ella mi volse un’alba ciocca
d’in su’ i
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Pietre o boccioli, ed ambedue brillanti,
gemme di gioie di valor, dan voce
di ambrosie, quali, in Ciel, cantano i
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Life is a secret fire
which burns down
whatever is nearby.
This silent daemon
pulls me down
making me his prey.
If
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Ogni qual volta vorrei
e svanir nel sempre
accompagnando anime
all’oltre che mai finisce
sarei quel tiepido
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Incerto il cielo l’aria fresca
domina stamani il verde
nel giardino con tante diverse
sfumature degli oleandri l’ortensie
l’edera ampia su un muro rampicante
intenso più tenue del nespolo
dei viburni dell’albero di Giuda
ma pur qua e là
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Ci sono tanti amori
tanti quanti sono gli uomini e le donne
anzi di più di tutti loro
gli amori sono diversi ognuno dall’altro.
Gli amori dei fiumi e delle colline
degli eroi e dei codardi
gli amori bianchi, gli amori rossi
gli amori di
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Notte mia: silenziosa,
dalla pelle bruna,
quivi m’accarezzi
con l’alito del vento;
mentre io t’ammiro
sotto gli occhi della luna,
ch’ispira a psiche mia
il suo tormento;
e tu: tu che dormi:
amore mio lontano;
speme e pace
del mio nobile
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Fiocchi di fiori scendono
e si stendono fra le nostre mani
tiepidi e profumate
lavate con la rugiada
dei nuovi e colorati petali
in questo prato
a tramonto inoltrato
il fiore più bello sei tu
in un sorriso straripante
che fa impazzire il mio
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Non darti pena
non cercare di vivere oltre misura
non darti la stura per ogni cosa...
non cercare di capire, non ne vale la pena.
In questa vita, che è solo bisogno
nulla ha un senso se ti aggrappi al sogno
di crederti un dio
in questa vita, che tu
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| Quanto cambia lo scorrere del tempo
man mano che si avvicina la tarda ora.
Ogni possibile del “giorno” sembra
restringersi
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36 poesie pubblicate nel giorno 16/05/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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