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Le 28 poesie pubblicate il giorno 08/06/2018
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Sorridi pensando
di poterti trasformare
in una rosa,
sfogliare gli anni
come petali,
cadranno i primi
gli altri appassiranno,
resterà il torsolo!
Tra i segni del tempo
è scritta la vita,
chi ti guarda
legge ciò che vede,
ma non
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T’ho spedito
la voglia di pensarti, nascosta
in scrigni di menzogna,
cari saluti,
incerta grafia.
Sorvolerà
milioni di attimi
ondeggiando su cime d’oleandri
e intridendosi
d’essenza di ginestra.
Deporrà
senso di metafisico
fastidio, tra
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I sogni invisibili volontà
ritornano verso il cielo
come rami di un albero
nel loro fuggire dalle radici
in quel
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Qualche estate fa
non c’erano ancora
i giorni nel cielo
che segnavano la pelle
Rendendo ogni cosa
sfumata nel tempo
di una rosa
o di un prato fiorito
Qualche stagione fa
le labbra erano screpolate
per il vento
o per un bacio negato
Il
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Solo per un giorno
vorrei vederti da quassù
come mi ricordi
vedere ogni tuo passo
se ancora mi cerchi
nei luoghi vissuti con te
Solo per un giorno
vorrei vedere le tue lacrime
scendere dal viso
sentire i tuoi battiti infiniti
fino a
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Brillante edera
maestosa lirica
su possenti peduncoli
come un tenore
offri il tuo canto
nell’ assolato incanto
del meriggio.
Se fa capolino tra il verde
il gelsomino...
è allegro intermezzo di gaiezza
acuti da soprano
echi sublimi
note
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Serio rispetto
affetto
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In questo nostro peregrinare
incontro al mattino
di sillaba in sillaba
in una nota che langue
o un sobbalzo al petto
torna un canto di allodole
E noi muoviamo su esili steli
in reciproco soccorso
per innalzarci da terra
noi come
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E adesso cosa dovrei fare
ammainare le bandiere
arrampicarmi sui rami
e aspettare la mia luna?
Magari farci all’amore
per scongiurare la paura
e perdermi nei labirinti
di una notte scura.
O forse annichilirmi
in orgasmi spasmi
dementi
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Guardo le mura grezze della via
punteggiate da persiane semiaperte
come ciuffi di capperi fra i sassi,
e la linea dritta
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Solo potessi fùgere ai canini de la morte,
tenendomi ravvolto a l’amorevole conchiglia,
sarei tra le frontiere de la legge del più forte
a fendere la sorte ed ogni umana meraviglia,
ma come porgo l’animo a le vostre vettovaglie,
perdo la mia voglia
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Sensa far tanto rumor,
me parla ‘l fo grando,
"Anima ‘n péna,"
Me par ch’él me diga.
Maestoso come ‘n re,
baluardo piantà ‘n te na rìa,
’l scrive de dì,
’l parla de note.
Adesso ‘l me goarda,
’l me strùca de ocio,
’l me fa ridare,
me par
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Vive un tempo sospeso
medley di memoria e futuro,
di sogno e realtà-
è una guerriera della parola
mai schiava di
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Camminerò piano
in bilico
tra i merli
del passato e del presente,
tra specchi bugiardi e maligni,
sontuosamente abbigliati
di putrescente cortesia.
Dai vetri offuscati
dal fumo dell’oblio,
ancora riconosco
le mie orme di bambina,
impresse al
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Ripercorro con nuovo slancio
l’irto cammino della vita;
rimpianti mai sopiti, in mente
eternamente vivi, affliggono
il
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Le ragazze di cui c’innamorammo
in quei remoti tempi giovanili,
che superficialmente poi lasciammo,
eredità trasmisero mai vili.
E fra tutte le cose che poi amammo,
i libri, le città, parole, stili,
parecchie le scegliemmo, le trovammo
per quei
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Avevo un sogno d’ali di farfalla
di notte lo accudivo
imbambolata dalle tue bugie di pietra
e poi all’alba lo iniziavo al volo
Ogni sera lo riponevo tra le pieghe del cuscino
e di notte lo accudivo
Così l’amore bugiardo che mi hai mostrato
si
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Memoria riempie
vuoto incancellabile...
impressa ad alleato pensiero
continuamente vivo.
Conobbi l’anima
nel breve
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| Non è la casa che ci ha vissuto questa vita
noi abbiamo vissuto altre case, altre.
Perché una vita non ci basta.
C’era odore di poesia anche allora.
Abbiamo acceso e spento il fuoco;
ci siamo dati senza portarci via.
Ma qualcosa è rimasto
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Notte di stelle, tinte sulla pelle
assurdi rituali e giri ancestrali
sotto le scintille danze tribali
a piedi scalzi
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Di queste strade che puzzano
cibi diversi da casa mia
cammino ma vorrei essere invisibile
sento su di me il disprezzo.
Ma la fame e non la guerra
la fame mi ha spinto a passare il mare
la fame di un lavoro che non avevo
e un domani che era sempre
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Cielo priore, Spirito primevo,
memoria, ognor, ravviva il mesto esiglio;
rammenta, l’aria, i gusti, a bòn consiglio
di
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L’instabile tremore di una foglia
e la mia distanza da lei, che mi impedisce
di vedere, la sottilissima
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Ora
ti guardo
e la mia pelle
trema...
Ho voglia
di stringerti le mani,
ho voglia di te...
Parole s’incontrano
schiantandosi
violentemente
ma non ho paura
di parlare
e mi sento
finalmente
libero...
Nasce un bagliore,
riflesso di un cuore
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Si chiama Gioventù quella Signora
che ci accompagna sino a quarant’anni
e poi si gira senza salutarci
lasciandoci lottare con gli affanni!
E’ una Signora alta, bella, bionda
e s’innamora sempre dei ragazzi
che sono imprevedibili, leggeri
e
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Lordo l invisibile filo che lega due menti
Inutile fiume di parole
gettate al vento,
divenute pulviscolo
E’sera
Tutto è
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Là dove
più non si distingue
tra la sottile
struttura del sogno
e la quotidiana apparenza
sincere promesse
ci scambiamo
amori
che arriviamo persino a negare
o affannosamente
ricercare
nei lunghi anni dell’Oblio
dolcemente
si
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Quel tardo pomeriggio
andammo separati a morire,
fermai per sempre l’immagine
di un passaggio a livello troppo
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