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Le 38 poesie pubblicate il giorno 02/07/2018
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Il mare
è una pozzanghera morta
e non ha più colori
da restituire a cielo
Qualche onda
ha lasciato la riva
senza più tornare al largo
e si è spenta nel nulla
Solo il vento
soffia un dolore
lamentato all’orizzonte
di un tramonto troppo
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Non ho che quest’anima rozza
tra le mani
Vedi?
La offro a Te che
della mia casa e del mio cuore sei
Unico Re
Prendila
Liberala dall’erbacce
si insinuano, a volte
e non c’è verso d’estirparle
Ma se ad ogni No
Se ad ogni Fuga
saprai rispondere
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Linzola ianchi,
ciauru di marsiglia,
a vecchia è assittata
ntà siggitedda i lignu
o suli.
U suli spacca i petri,
ma già u ventu c’acchiana
do mari arrifrisca.
Arrifrisca na siggitedda
leggia.
Picchì st’ultimi
ricordi
stanu scumparennu.
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| Avanza nella baia ad origliare il nulla
il suo cuore d’alga, s’incupisce
di quanto inverno copre le acque vuote.
Era uno
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| Quando l’umanità
non capisce inventa e si dispera,
quel suo pensar alla morte ... gli dura
una vita intera; l’anima non tradisce mai
se ognuno si pende, teneri saranno quei
pianti; eventuali rimpianti, non sono
solo per le donne!
Come
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Hachiko è quello che vorrei essere
quando presto mi vuoteranno il cuore
da spalmare sul palmo di Dio.
Non chiederò
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| Fisso lo sguardo
tra le alture e il colle,
mi perdo riflesso
nel mare di spighe dorate.
Un tiepido venticello
solletica chicchi maturi,
accarezza rondinelle migranti
nel cielo dipinto d’azzurro.
L’eco vibrante
armonioso e allegro
delle
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Nolano pertinace dentro e fuori
lottando per Giordano campi e muori
impenitente e splendi col suo fuoco
che brucia nel tuo cuore assieme al rogo.
Nolano per natura e per effetto
non ami il tempo rato e il preconcetto
nodato a Bruno e al libero
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Cerco l’ultimo raggio di luce della sera,
il primo della mattina.
Cerco il canto dell’usignolo, tra una miriadi di cinguettii, dell’allodola.
Cerco una panchina vuota in montagna, coperta di foglie.
(Mi avevi promesso che ci saremmo andati
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La notte è notte e da impazzire,
io e te soli sul colle
di stelle coperto
e l’alba è lontana
i sospiri profondi
dei nostri due corpi
sono come il vento
che si perde sulle vette
hai le mani fredde
ed il cuore caldo,
gli occhi bellissimi
e
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Sentirsi
una zolla di terra in attesa di pioggia
un granello di sabbia
senza un mare che lo invogli
a unirsi al flusso che ricomincia
Sentirsi
una ruota sgonfia
una scarpa rotta
una camicia stinta
una singolare farfalla
e
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Sempre mi cattura l’orizzonte
che non mi lascia indifferente
se il giorno cambia la mente
mentre le stelle ritmeranno
esotiche parole
già cosparse nel Cuore.
E avverto nelle vene
la voglia di Lei, pur chimera
nei sogni che vorrei
che sanno di
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| Girovago tra pensieri della mente
mentre abbracci si aprono al sole .
Stelle di luce riflessa si inchinano
a sguardi di un azzurro speciale
con la luna che illumina
giorni di speranza.
Vibra il corpo di illusioni stanche,
un’ emozione di una
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| Era una sensazione di sottofondo,
un rumore indistinto sullo sfondo
grave come il suono di un fagotto
nella melodia di
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| Si gira e si rigira
anche giù in fondo
per portar fuori
ogni ombra occulta,
si scava su terra
e oltre il mar profondo
insieme al vento
che più volte esulta.
Non c’è pudore
non c’è più rispetto
se uno è nato
in provetta o... in affitto,
ci si
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Di forma
imperfetta
la vita si mostra
simile al dubbio
nel problema
del mistero.
Chiude il tempo
un soffio
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E tornammo all’ovile
come tutti i lunedì,
ignari,
di chi moriva in mare
sognando la seta.
E fummo finti poeti
in rifiuto del diverso
e finte suore
in preghiera ostile
e senza velo.
Fummo i fratelli
dimenticati e logori,
fummo un filo di
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Nel pomeriggio azzurro mi confondo
fra le pagine scritte in gioventù,
mi appare tutto chiuso in secondo,
ma poi mi accorgo che non ci sei tu.
Evapora il ricordo e nello sbando,
mi arrampico all’ antica melodia
che canta la bellezza andata
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Cinque alle venti ed è sabato sera,
il campo con la rete in mezzo è vuoto,
LA STAMPA appena letta, l’atmosfera
mi porta a quella stessa in cui, immoto,
con gli occhi fissi, seguo quella sfera
gialla, che vola lesta con suo
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Non c’è più spazio e tempo
per il vibrar di foglia
e la luce chiara
che filtrava dalle persiane
adesso è polvere di luna
sui fiori vicino al
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Beceri
rivoltosi suoni
convergono
fendono
i venti annodati
per dispetto
azzittendo i ronzii
placando lo sventolar
della natura
dei
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| Inseguire i passi di un sogno
corroso negli anni, mi siedo,
tra le spine dei fiori, e adorno i silenzi,
va la scena della vita, e vedo
suonar del cuore musica di me
affranta, siede, tra le rime,
coperta di rose, vive.
E’ come un papavero al
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Trama d’azzurro il cielo sui covoni
apre superbo l’orizzonte a spillo
che punta i monti e le costellazioni
distanti. Ai
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Non
di questo tempo
non di questo luogo.
Più lieve
di una bolla
che dalle profondità
verso la superficie
risale
nel mio petto
danza
facendo sobbalzare il cuore.
Dolci
lacrime d’amore
ai miei occhi
affida.
Di
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Fu
un bagliore
di luce, vivido,
intenso.
Vibro’
a lungo.
Mi salvo’
la vita.
Tu
sapevi, io,
dove ‘ ero,
e mi salvasti
la vita.
Come potrei
scordarti?
Il mio seme
e’ lontano, non so
se la rivedro‘...
Mi affido, per sempre,
alla Poesia,
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Di questi tempi strani
ho molta indifferenza
molta inettitudine e poca sapienza.
Cara madre che fuggi dalla guerra
mi dispiace ma devi morire
scusa ti capisco hai un figlio in braccio
ma non posso farci niente
devi morire.
Dici che non hai
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| Potessi sentirti ancora
negli echi delle parole
quando mi cercano.
In quelle cose che sei stata, tu
che esci ed entri nelle mie poesie
e diventi rumore e silenzio.
- Ti trovo quando è buio.
Flebile, silenzioso luccichio
e trattengo la
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| Asgard,
raccolse i suo vestiti,
dopo aver fermato il flusso
del ciclo che nega la vita,
purificandosi tra le acque
del fiume Ebron.
Con gesti delicati raccolse
i capelli dietro la nuca
e con toni i di grafite
segnò il volto incantevole.
Con
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Eolo |
02/07/2018 08:05 | 1738 |
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| L’acqua non trattenne
le anime degli annegati
l’alba non conta mai i peccati
e sorge, come il male dalla terra
come le vene di un corpo
l’acqua scorre nei fiumi
sotto la pelle, silenziose
memorie perse tra i sassi
io ricordo il tuo nome
come un
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| Sussurro
di brezza profumata
quello sfiorarsi le mani
in un tocco leggero
che spalanca infiniti...
E guardarsi
ripetutamente
negli occhi
senza dire nulla,
lasciando che il silenzio
parli per noi
e convinca anime
ad
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38 poesie pubblicate nel giorno 02/07/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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