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Le 27 poesie pubblicate il giorno 24/07/2018
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La prossima vita
sarà senza catene
guarderò il tramonto
e respirerò il cielo
La prossima volta
lei mi bacerà
e non dirà parole
che feriscono la pelle
Non avrò distanze
fra la strada
e il silenzio che scorre
fra i muri vuoti
La prossima
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Solitaria e oscura valle
col lutto nel cuore piangi.
Piangi la notte
sfiorata da gelido vento
coi lupi rintanati negli
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Vado, per le vie del mondo,
inspirando scuro pulviscolo,
ch’avvolge come fitta nebbia.
Sento nell’aria tetra forti echi
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Natural attimo del bosco
che
sotto la brezza al mattino canta
e ch’al sorger del sol
si spegne
- zitto poeta -
ed il passar delle stagioni
come il trasmigrar delle rondini
quando l’autunno invecchia
il suo inverno cercando
io
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All’ alba di un nuovo giorno
rifletto sul lungo viaggio della vita,
intrigante nella sua stranezza
e dolorosa nelle sue lacune,
che il debole
facilmente apprende,
ma
abituato agli insuccessi,
li accantona uno ad uno,
portandosi con sé
il
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Appiccica
di gomma scivola
quel accarezzar
di pochi mesi fa
lento e soave
scrolla
la corteccia
a lasciar posto
a nuova pelle
il calor uggioso
intriso di soffi
di sospiri
fuori controllo
che la frescura
di pensieri
non basta
a
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Quasi timide, le onde,
si cullano in andirivieni
tra le braccia del mare.
Si avvicina, tra sfumati colori, l’orizzonte
e la vela si confonde,
tra i bagliori dell’aria frizzantina.
Che pace nell’anima, lontana dal frastuono.
Il sole è
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mutevolezza come
di nuvole
-parabole
-alchimie del sangue
mimesi icariana
la giovinezza
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’Scolto: le nuvole, l’ariòto,
la ciòca e el cunàrse de i fiori,
parlo, sensa osse al me cor
e me nasse ‘n grassie.
Su pagine de vento
scrivo ‘l me silensio,
saludo con le mane rosse
i ragi del sol che i m’à piturà.
Da solo vò a scola
par
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Mi hai sussurrato parole,
tonde, calde,
mentre le mani
tracciavano infuocati sentieri.
E restano impressi
nel cuore,
i nostri sospiri bramosi,
in una danza che
diventa onda di vita.
Raccontarci di noi
In silenzi carichi di
tempestose
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Stilo ed inchiostro, case in pietra e in legno;
cuffia e guarnacca, canto lieve, sacro;
ossequio al sommo, trascendente
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Muto labbro di Notte, e della Luna
tacente fiore di latte e d’argento,
e della sera vagabondi Sogni,
che odo di voi?
La breva, forse, che sìbila lenta,
la piova che s’annunzia onnipotente,
il vento che s’infuria su’ una viòra,
una màmmola...
il
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Vivo sopra le righe
dei tuoi discorsi eloquenti
parole mute
navigano nel buio
sommersa nel silenzio
di un gran vuoto
nuoto e affogo
dove si sposta il vento
tra nuvole di fuoco
immersa nelle acque
del perdono
lascio la pelle al sole
l’anima al
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Che colpa ne ho io
se ogni tuo respiro che arriva
nel mare della mia anima
da origine a una tempesta
ad onde troppo alte
da poterle
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Viaggia lenta la tartaruga
il bosco profuma di spezie
e lei annusa l’aria per capire
in che direzione è la sua tana.
Lenta, cammina ondulando
con la mia anima legata sul dorso
mentre un serpente curioso la osserva.
Il grande airone bianco
si
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Guarda il vecchio il dondolar al vento
dei rami e delle verdi foglie del platano
dolce è quel lento cullare dolce e sospira:
come lasciar
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| Vuoti assoluti
come di bottiglie abbandonate
sulla battigia
e il mare
le carezza
tra la sabbia e il sole.
Non c’è ombra
tra le alghe secche
e guardo le spire
d’una cicca che si consuma
entro l’orma d’un uomo
scalzo nel mattino.
Vuoto di
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| Sarò se mostro sempre quel che sono
Cullato dal mio tempo e dal frastuono
Raccolto nel più atteso ardito volo
In questo porto franco preso a nolo.
Varrò se pago il prezzo stabilito
Eluso da quell’essere smarrito
Ricordo di una vita spesa a rate
E
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Benvenuto mio custode dell’altrove,
tu che accarezzi il corpo e l’anima
e imprimi sulla pelle grafemi di antiche passioni.
Volteggi silenziosa come un’Aquila maestosa,
ti percepisco come un’opera d’arte
di un Dio che consola i suoi fedeli
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Bagnata
d’effluvio salmastro
di bianca schiuma ricoperta
sguizzi dall’acqua
nelle notti incantate
quando Oniro ti
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In un piccolo angolo
là dove sosta il silenzio
nasce
e poi vive
il canto delle attese
“muta essenza”
disegno di occhi
partitura in estremo preludio
e del gioco d’archi
pudica assenza
“accendimi il senso”
delle cose
del luogo
del
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- Dov’è?
- Cosa?
- Tutto quello che hai scritto
sinora, pensando a me.
- Non c’è!
Pensando a Te,
le mie parole le ho rivolte
al sole, ogni sera,
mentre stava per tramontare.
Testimoni il cielo e il mare.
Ed ogni tanto pure ai gabbiani,
che
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(favola e mistero)
Riaffiora
un palpito,
un’emozione mai sopita
ti possiede
e ti sfianca...
Poi
un bacio innocente
a fior di labbra
scatena tempeste
in cuori inariditi
e gli danno nuova energia...
E sfiorare le tue mani
quasi di
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La nostra storia è cominciata male ...
...In seguito a un terribile incidente,
son stato trasportato all’ospedale
con tagli
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Come cani al guinzaglio
vivo questi mesi.
Birre bevute a sorsi annoiati,
danze sudate da corpi alienati,
mari inquinati da cuori interdetti.
Come lumache senza acqua,
mi trascino verso la sera.
E il mio sorriso deforme,
a settembre avrà un
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| Già manchi e non appena cede il giorno
padrone del mio cuore dal tuo incontro.
Rincorro dentro l’eco la tua voce...
Corri felice verso la tua meta
di tanto in tanto volgiti a pensarmi,
l’amore non soccombe al suo dolore.
Aspettami che ci
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È così bella la sera
dopo un giorno di pioggia...
Il tramonto perde i suoi colori
nella malinconia di rami umidi
un dondolare di lacrime
di un cielo troppo fragile.
È così bella la notte
quando non ha più senso
sfogliare le ore
e
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