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Le 41 poesie pubblicate il giorno 21/04/2017
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In un turbinio di luci
il sole saluta il tramonto,
mentre l’ultimo anelito di vita
carezza le guance della sera.
L’onda scivola pian piano
nelle vertebre dei sensi,
alla riscossa.
L’anima palpita
mentre il giorno muore
e voci di angeli
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| E poi salii sul pendio del dolore muto
mentre le voci non cancellarono mai il mio sentire.
Mi sospinsi sempre più in alto
lontano da tutte le forme che avevano frustrato
l'amore del mio petto.
Fui sempre assente, solitaria
completamente
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| Tu mare m'incanti
lo sguardo e il cuore.
Mi fai sognare
e desiderare
d'essere amore.
Amore per l'intera terra
e per l'infinito universo
che a volte distrattamente
ne scordo l'esistenza.
Tu mare m'insegni la dolcezza
e l'impetuosità
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Al sole non chiediamo di brillare
lui ci riscalda terra mente e cuore
e visto che del tempo è il controllore
ha una famiglia intera da cullare.
Potrebbe all’improvviso tramontare
sulle certezze senza far rumore
con baci e abbracci fare il
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Pregai tutta la notte nel libro d'ore.
Seguì una mattina molto limpida,
un viso chiaro.
Forse non mi sentì.
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Mi strinsi in silenzio
come una luna assonnata e stanca
stretta nella morsa del tempo
assente passante di strade
che brulicano di superficialità
-stretto, troppo stretto il sentiero –
E così che ti ho dismesso
sorgente della
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Lo amai alla follia,
la follia viaggiava in me.
L'illusione
accartocciava i sogni,
smisi di fantasticare
lo
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Strane simmetrie,
un ricordo rubato alla luce,
una traccia sulla sabbia,
segni nel tempo.
Un tranquillo cielo estivo,
il transito di un attimo,
il semplice riflesso
della mia quiete.
Così...
il tuo azzurro sguardo,
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Vieni con me,
nelle piazze, nelle vie
nei luoghi da te visitati.
Vieni, vieni tra noi,
invisibili al mondo
e del mondo padroni.
Vieni su antichi sentieri
per vie aspre e silenziose
per monti e valli solitarie
dove il cielo sembra
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Per ogni corpo di carne e sangue che muore
uno di metallo e ruote nasce
Per ogni stomaco vuoto da giorni
un prodotto quasi sfonda
i nostri colpevoli schermi
Cosa siamo?
Lancette, targhette, etichette e numeri
Cosa siamo se non paura che avanza
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Tu che ogni giorno
attenti alla vita,
non meriti più
di essere abbracciato,
la convenzione
di accoglienza è finita
e non hai diritto più
di star su questo prato.
Prendi la tua valigia
e vai di corsa
sulla tua barca
e
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La neve è proprio come me
si scioglie quando vede te
veste di bianco l'attimo
mi arrendo a labbra rosse qui
La
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| Non potrai mai riconoscerti,
aria vitale,
Anassimene,
tutto é respiro,
aria nei polmoni
a sentire in emboli movimenti
di vita.
La tempesta appena passata,
si svuota di un furore di pioggia
e di vento,
flebile lascia l'impeto
a
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Eolo |
21/04/2017 21:29 | 1760 |
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| S’allontana l’anima dalle rive della vita
nel passo rimane la solitudine
uno sguardo su per l’orizzonte del domani
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Dietro di me non ci sei
eclissi di sole
buio nel giorno
dietro di me non ci sei
ti ho aspettato
rallentando il
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Diversi sono i versi
diversa e la storia,
tu l'hai fatta
e tu la racconti,
sulla scia piangono
bambini e madri
senza
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Me guardo er sonno de sta Roma mia:
s’appiccica a una stella,
quella grossa e più bella.
Pare una gatta quanno sta a dormì
e fa le fusa a na luna sconfusa.
De sopra a Ponte Sisto ‘na barbona
ce canta una canzona:
cià freddo ma nun vò più soffrì
e
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Carezzo le tue gelide guance
e la mia mano si espande
sulla fronte, accarezzando infine
le sopracciglia sottili
del tuo
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L'eco dei pensieri
si accavallano
tormentano il cuore
s'urtano tra loro
generano sogni...
Passano attraverso le
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L’alba dona la luce
non è un regalo
ma solo una ladra di sogni.
Ti sveglia il lamento
del genere umano,
Le strade imbrattate di rosso.
Attila? Un dilettante!
Forse è figlio di chi un tempo studiava:
i nostri antenati erano biondi
e si
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| Nati d’aprile
fratelli del glicine e del vento
con quei sorrisi dolcissimi
fioriture improvvise di parole sussurrate
folgori
temporali covati nei cumuli di cieli
limpidi
e poi ancora a spiovere, sorrisi
disorientanti
le bussole e il cuore
nelle
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Le promesse portavano lontano...
anche il grido della rondine al mattino
tradito dal tepore prematuro
Poi le ore presero il vortice consueto
fino alle ombre silenziose della sera
E’ una sera fredda d’aprile
muta di voci e d’attesa
I piedi
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Non starò qui ad aspettar la morte
o il colpo in fronte
di un amico o di un fratello.
Non starò qui a coltivare il niente
e raccogliere sabbia e sangue
non rimarrò inerme
al vento e al canto degli usignoli.
Non si può
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Si accortoccia al ramo la foglia tremula
accosta i pensieri gelidi alla terra,
costante di sapere, il respiro emula
in una sostanza data, un fiore.
Della tempesta, il cielo scurisce i sogni
particelle di sospese mani al vento,
lasciano tormenti
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Il cielo nasconde il giorno
e danza la notte
come figlia prediletta dei sogni
che cullano i respiri.
Il mio universo nelle tue mani,
come luce di vita
che si espande
in anfratti di cuore
Noi, anime indissolubili,
sotto lo sguardo
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Volavano lontano
cercando la luce nel cielo
che ora non c'era
fra le nuvole del giorno
Non sarebbero tornati
se non più tardi
quando la luna avrebbe pianto
le gocce del ricordo
Tremavano il rimpianto
sottile come dolore
tenuto vivo
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C’era un tempo in cui scrivevo.
Era il tempo, il mio.
Ore su ore,
io, foglio, penna
e parole.
Poco mi
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| Forse, di questo infinito
qualcosa ci appartiene
un angolino oscuro,
un sottoscala,
un posto dove stare
ammucchiati come foglie
che di quale vento, non sanno
sono state prese e portate qui.
Forse, anche nelle stelle
qualcuno rimane
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| La donna d'altri tu non desiderare
non ci sono scuse, non vale se sei solo
Lei non appartiene a te, lei sola non è
Lo so ch'è bella, molto sexy
ma se tu non la pensassi così spesso
non la pensassi così come un ossesso
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Sulla silenziosa penisola silente
in quell’incastro antico di noce
al terzo dì, di maggio odore si sente
bramare gente d’amore per la croce.
Paranze in festa cavalcare le onde
alla mezza far la fila al sol levante,
sulla battigia vede la festa
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41 poesie pubblicate nel giorno 21/04/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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