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Le 23 poesie pubblicate il giorno 21/10/2019
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Volteggiando
come
un insetto
tra le foglie ardenti
di un liquidambar
del mio sentire
i confini
cercavo di saggiare.
Incredibilmente
prima
che
l’onda mi travolgesse
la Vita
pensavo di conoscere!
Che
un uragano
di colori
potesse
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Mi alzavo tardi
per sentire le nuvole
piangere l’autunno
mentre le stanze gelate
Creavano ombre
sconosciute alle albe
ed i tuoi passi
leggeri nell’aria
Portavano silenzio
dove il buio
non era arrivato
ad accarezzare
Qualche foglia
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Il tempo varia con le sue fantasie
sia atmosferico o di passaggio
con sorprese eventi e scortesie
nuvole basse incerto miraggio
impossibile far più previsioni
umori che mutano come tuoni
istanti sospesi appuntamenti
un’era precaria colma d’
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Non parlarmi della notte, sera, non parlarmi
quando mi è suolo e fiume il mattino
nel confluirmi d’approdi
ma di canoe, dimmi, di canoe
in questa estate indiana di sole dolce sui pianori:
e non sarà mai dopo
l’annottare di respiri bianchi,
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Lia |
21/10/2019 21:04 | 752 |
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A volte in quel fruscio del cuore,
tornan soventi le risa e le parole,
immagini di ieri che lasciai e
musiche intonate che intonai...
A volte nasce la primavera e
il fruscio dell’estate fa insistente,
copiose nuvole diradano all’orizzonte...
A
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Rivendico ogni diritto
del mio esser donna.
Esser donna, oggi,
mi rende libera di ogni parola
libera di agire con coscienza.
Rivesto l’abito della fedeltà
e della dignità,
perché oggi, io sono,
si, oggi son donna!
La mia voce sarà
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Ho rivestito il cuore di lucciole
con i tormenti di ieri
e gli auspici di oggi
di notte spio a occhi chiusi
la luce dentro di me
come una danza.
Nuda la luna senza veli
senza rumore
al centro del cielo
regala raggi sul mio corpo
un
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Ciancola il merlo barcoleggia il verme
sgrulla il cerbiatto sopra il colle spoglio
la volpe grugna nella tana inerme
lo
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Vado lungo i sentieri dell’esistenza,
mi trovo solo e di speranza senza,
amo gli anni passati, svogliati,
sola, la gola mia si saziava
e volava la mente in...
mondani rifugi rupestri.
Ora, una pace non piove,
il cuore più non duole
per le
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Quante ombre di passi ancora
condannano i raggi dell’ aurora
a languir, addormentate le menti
all’oblio nei silenzi trascendenti...
Il Sol riveste il giorno di fili d’oro,
di alabrasto i cieli, suo capolavoro
e la luna irride le ardimentose
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.Un poeta senza nome
ha sfiorato il fiore
ha lasciato un verso
un nuovo odore.
E il vento che si coglie
tra le foglie
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Attraversi il deserto
del tuo
capolinea di vita,
ora perfetta
come armonia
del volo degli storni
Ti chiudi nel silenzio,
Tebaide
per la tua continenza
e lasci che t’aspetti,
inutile costanza,
sulle rive
degli occhi.
L’anima
libera
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Battiti, come luce pulsante,
aprono distrattamente una spelonca datata
ove dimora il nostro amore
protetto da ovattate
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Nel fluire lento dei giorni il tempo corre celere
tra il rito di consueti gesti ed abitudini antiche.
E’ un treno che passa dritto sui binari,
senza più soste, verso un cieco itinerario.
Ed il panorama intravisto è un flash che nella memoria
si
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Delusa speranza.
Giovane, un giorno ti ho amata.
Facevi parte della primavera.
Oggi,
oltre questa pioggia ostinata
che denuda gli alberi,
riscopro silenzi
che non so più leggere.
Sei enigma,
inesplorata forma dell’inatteso,
ripido bordo di
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S’appanna il vetro
dietro il cielo che piove,
sui rami nudi
svolazzano i passeri.
Un melo offre le braccia
a un merlo stanco
e fredde nuvole
schiacciano lo spazio.
Nel diario dei ricordi
ritrovo frammenti di luce
accarezzo i miei pensieri
e
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| Passi ostinati
su viali di foglie,
in giorni distratti
dal mormorio perpetuo
dei venti d’ autunno.
Passi ostinati
e colori pastello,
in pagine nuove - già viste;
brevi come la luce del giorno
i racconti,
infinite come le notti
le mie
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| Rolla sul mare
e, il colore è un gioco di luce
al confine dell’irreale.
Il fondale si rattrista
per le invocazioni tremolanti
dei bambini e le paure degli altri.
La nave cerca l’approdo sicuro
per chi è fuggito dall’inferno;
per molti, questo
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| guardava le foglie coperte di neve. pensava una radice.
era la madre ed era il padre, il freddo che aveva nella bocca
e lui il bambino rimasto dentro, segnato;
guardava le ombre gocciolare ed era il buio che conteneva
di strada sotto il mare, la
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| Sono folate di vento capaci di riportare ad un mondo
quando il sorriso imperava
centellinando nel cuore quel nettare
seppur birichino sapeva suddividere occasioni
dove trovare conforto e sicurezza
senza alcun interesse
stuzzicavano quei
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| Ci sono due soggetti misteriosi
del tutto immateriali all’occhio umano
che agiscono imperterriti e in simbiosi,
mettendo in crisi il viver quotidiano.
Sappiam chi sono e ne abbiam timore,
però non li possiamo avvicinare,
son due elementi dediti
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| Ho sepolto un dolore
sotto a un vestito di fiori
e di spine conficcate sottopelle.
Ai margini del tormento
ho sepolto un
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| Per la prima volta
quell’estate in riviera
lei era sola, ancor
giovane, bella e bruna.
Fu vista una sera
passeggiar verso la scogliera
tirava una brezza di vento
sul mare riflessi
della luna d’argento.
Ma in quell’armonia
dentro di sè
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