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Le 60 poesie pubblicate il giorno 10/02/2017
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- è tempo che non mi scrivo più.
Lunghe ore, dove ho perso i minuti del dolore.
Dove vivo, il lutto di questo addio
l’aspra solitudine della tristezza. L’assenza
di ciò che non torna.
Ho smesso con le lettere al mio ieri
e mi rendo conto, che
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| Celati doni nel profondo di anime
son connessi attraverso l’amore
con ogni anfratto del mondo
per salire fino al limite del cielo.
Una melodia inedita tesse le note più belle
mentre il velo dell’amore sconfigge ogni paura
facendo
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Invento l'amore
ogni qual volta ne abbisogni
e sogni
il vento, l'America,
una stella cadente.
E' una terra di latte e miele
che io canto
con disonesta'assoluta.
E ti canto
di vallate dove l'acqua è pura,
di sorgenti
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Io con l’amore gioco a fare il baro
e gli racconto tante fesserie
da Giada alla Giovanna e alle Marie
modestamente ho il passo del giaguaro.
Io per l’amore viste le idiozie
sono soltanto e sempre il campanaro
ed il mio suono gente è tanto
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Scricchiola la porta
urlano i fili sporchi
ricamati di rosso
da una tela risorta
di nostalgia,
ingenue quei petali di
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Indifferenza, menefreghismo
sono inconscio masochismo
silenzi e timori perseveranti
armi per potenti e arroganti
tese a crescer corruzione
abuso indiscriminato di potere
sempre più arrogante e mai domo
a calpestar la dignità
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| Tra sentieri si viaggia
sino all'amore
in questa festa del cuore
che ci porta lontano
oltre l'alba, il tramonto
e le nubi del cielo
abbracciate nel vento
in un solo respiro
Nelle luci del giorno
il tuo viso al mio sguardo
e il sogno di
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| Paura di che!
Ad ogni minuto scatto della lunga e appuntita lancetta,
ad ogni levata, là sul filo che divide
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| Riscrivo la mia vita per capire
dove e se come il cuore ha preso inciampo.
Non trovo appiglio nella notte buia
nè
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Unica bocca in bacio ardente in preludio
d’amore che fa ardere il cuore
Agognare carezze in punta di dita, oltre
il confine del piacere, oltre la linea
dell’ umana vita
Corpi avvolti in abbracci vitali che solo
l’amore sa render tali, gorghi
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Scivolammo dall'altalena appena sera
tu mi raccontavi di tua madre
delle paure e di quel dolore nelle orecchie
io ti parlavo di rivoluzione
di come il mondo dovevamo cambiarlo.
Era un marzo più freddo del solito
e la voglia di studiare era
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| Vergo versi per chi
amor non ha trovato
infelice ...consumato,
vittima talvolta di pietà
o vergogna, come fosse
da stigma colpito.
L’esaltazione dell’amore
trova l’apice in febbraio
ma lui, il non amato, sol si sente
va in cerca del suo
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Tu che abiti da mille anni
fluido tra la bianca safena
e a salire nei carnali fianchi
(arsi e scavati) nell'immobile midollo,
dalle strette caviglie
al primordiale palpito dell'aria.
Tu che sei Dimora
dove il pianto si perde
nel famelico canto
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Languire in silenziosi rami
come appeso al nulla
dolorosa gemma, mia oscura
t'apri verso il cielo.
Nidi d'api ti affollano
e sento il miele, l'oro di un tempo
tornare stanco a riva
come un battello vuoto
memore, di onde
e di tempeste.
Al
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La rosa richiesta di poesia
scuotendo i petali si schermiva
con un'aria di dolce modestia
che il desiderio non zittiva.
All'insistenza quindi arresa
profumata tutta si apriva
con soave d'amor melodia
che subito il cuore legava.
Così
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scende la notte
il buio inghiotte la luce
spenge il chiarore
di una luna incolore
resta il senso
d'impotenza
che attanaglia il cuore
semmai finisse qui
tutta la vita
nella cecità del mondo
che respira
resterà solo il battito
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Come l’ombra della passione
in attesa dell’estremo sacrificio,
anche l’ultima morte esitava
avvicinarsi con serena pace
all’irrequieto spirito.
Se l’alato simbolo
dell’illuminato scorpione
non temeva il calore mortale
del suo incandescente
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Dal mio passato inutile
fiabe di infinito,
è menzogna
rammendare l'anima
devo fermare i rintocchi,
ma solo in sogno
l'onda lunga si materializza
e la
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Bosio |
10/02/2017 07:55| 489 |
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Spine ruvide abbraccian il cuore,
le lacrime corrodono pensieri;
d’averti per me ricordo furore:
rimembrando triste il nostro ieri.
E mieto tetri pensieri per ore:
perso, tra viottoli e sentieri,
incantato dall’odoroso fiore,
raccolgo dolci
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Fammi toccare il cielo come sai
il verbo del non mai
fammi sentire immensamente grande
tempesta ad ogni istante
dammi il tuo mondo
il fiore dei tuoi anni
le notti disperate
e i tuoi malanni
il mare che mi copre con le onde
il vento che lambisce
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Sullo scaffale,
un cesto
qualche conchiglia
un resto di fili
con cui ricamava
tra bimbi, cani
ed un gatto,
tra i libri
sorrisi, cose non dette
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È alba di pioggia. Ancor l'odor dell'acque
l'orizzonte ne preme;
e la nebbia che ansiosa un dì tacque
è senza spene.
E qui, io attendendo il giorno, osservo e penso:
quanto piangere spremono le cere
di un ciel orbato,
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Danzano,
ancora,
corpi senza vita,
leggeri e diafani
come ombre
a disturbare un ricordo
che resta
imperterrito,
monito pesante
a cuori leggeri...
e quegli occhi sbarrati
guardano con insistenza
un vuoto grigio
che fa paura,
guardano
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Abbiamo il terremoto sotto ai piedi
che non ci fa più vivere tranquilli,
la sera, quando stanchi, andiamo a
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| Mi rallegra la pioggia
quando alla finestra bussa
danza alla vita con ondivago ticchettio
insistenti percussioni sembrano spronare
elettricità nell’ aria
è gran cagnara.
Da giorni questa solfa
con infinita foga non vuol
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| "Ci simu nui?" ni ddumannamu tutti,
ma no’ ssapimu dari ‘na risposhta,
percé putimu èssi’ beddi o brutti
o puru dritti o cu la capu toshta.
Ma lu ‘mpurtanti è ca hama ddari frutti
’nta ‘shta vita ca cchiù ti tuttu coshta;
ci puru n’hama ssèntiri
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| Acqua pura senti,
atomo vivo tra perle di pioggia,
ora che mostri il volto sognante
ai vetri di ossidiana che purificano.
Nei lavacri dell'anima,
dove il sale assorbe,
la purezza dei cristalli,
nella dignità antica,
che diffonde
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Eolo |
10/02/2017 00:25 | 1814 |
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Non torneranno più quegli istanti di noi
tutto passa, come nebbia al vento
come il sole a picco dopo una luna d’argento
o la pioggerella fina che ci bagnava l’anima
quando ogni minima emozione
lasciava il segno nei nostri cuori.
Non
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E molle e silenziosa
si riordina l'alba,
i temporali del cuore
e quelli del buio
sono diventati luce
luce che muove
nuovi e arditi passi
e vanno alla ricerca
di campane al suono.
Si apre l'anima mia
e col suo spirito
mira a le vette
del
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Tu sei il mio mondo
i miei comandamenti
i miei precetti
il sole nello specchio
il pozzo e l’acqua chiara dentro il secchio.
Tu sei il mio tempo
i mille giorni allegri
le notti slave
con la bianca luna
i miei sospiri all’alba e la fortuna.
Tu
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60 poesie pubblicate nel giorno 10/02/2017. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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