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Le 55 poesie pubblicate il giorno 04/10/2017 sull'argomento "Spiritualità "
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| Scrivo,
del silenzio e delle sue innumerevoli amanti.
Mentre un’altra alba volge al giorno
e mi sorprende scarmigliata e scalza.
Non c’è più tempo per pensare,
quando il sole si sta già avviando,
sul suo bizzarro carretto,
non basta tirare le
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| È l’amore fugace,
penetrante,
che trafigge il mio corpo
contro il tuo
quello che ci intossica
l’uno dell’altro
in una
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Quali parole avrei tirato fuori dallo scrigno dei silenzi
per l’istante di euforia sognata o il dubbio
che si avvitava nella mente ed ogni ombra
spalmata sopra il muro
Quali parole se di quiete assaporata ad ogni goccia
se di un ritorno amaro nel
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C’est le cœur qui saigne
dans les rigoles de l’automne
au diapason avec la nuit
Les pas feutrés s’éternisent
dans les plumes de l’Aube
Le dernier essor
dans la coulée de tes yeux
Un chant de grâce
sous la chape de plomb
et la nature implose
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Un’avventura strana è questa forma nuova
incolore, tre secondi. M’infilo cappotto e cappello
e tutto cambia la bilancia del bello.
Ti prego dimmi: ti piace questo mio vestito
(l’angoscia)
è l’unica cosa sana che io possa mostrare.
Amo i fiori densi
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| Piove, l’oro dell’autunno
piove di toni sommessi
e lievi il cielo
piove di rossi ardenti
in queste foglie alle mani
in intrecci d’ambra
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| C’è un potere che stilla
dal verde scialbo. Prima una
e due, e tre foglie:
lo sciame è un esodo di senza terra
disperata
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| Tutto è un gioco, nel gioco della vita
come se la virtù fosse solo
il desiderio di te, piccolo fanciullo
che capriccioso punti i piedi alla realtà,
eppure per molti tutto è solo un gioco
in fondo dalla vita non si può che morire.
Ogni giorno,
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| Ricordati delle mie mani
delle mie carezze
dei miei baci
del cielo in una stanza
del vento nel vento
della Mediterranea passione
della costruzione di un amore.
Ricordati degli occhi chiusi
dentro quella pensione
dei miei passi
dei chilometri
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Trovo uno scrigno
e metto dentro,
una miriade di note.
Sull’altra riva,
lo schiumoso mare
mi conta su di te.
Ed ogni serica onda,
che s’infrange sulla mia sponda,
mi rilascia il tuo affiatamento.
Non c’è bisogno di chiave
per
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Io come un passero
travolto dalla tempesta
portato nel cielo
d’infinite ombre.
Sono ancora lontano
da chi vive
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| Nell’indefinito spazio
quando lontano dall’oceano, io mi chiedo
in quale forma o poesia stai posando i tuoi occhi.
In quale istante senti battere il cuore.
Non penso ad un giorno.
Alle ore spogliate da notti, alla pelle che urla il tuo nome;
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| Ancor trema
l’urlo che mi vive dentro...
non recita
ma è una spina nel petto
a volte ignorato
non muore e galleggia
quel grido che squarcia il silenzio
e non trova mai un giusto compromesso...
si nasconde e attende
e mentre il dolore
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| Di quel poco tempo
del tuo sorriso malinconico
e degli anni che la vita ha dato alla morte
di tutto questo padre io chiedo il senso.
E quella porta che si apriva
e nonno che parlava di disgrazia
io serbo una cicatrice sul mio volto.
Non avevi
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| E viene voglia di bagnarsi i piedi
di scartare una caramella e giocare con la carta, parlarti
dopocena, del poeta che mi è tanto caro,
farti sentire la sua voce d’acqua e polvere sui fili d’erba
spostarla nella mia come si sposta un aereoplano in
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Cosi indifeso, il mio gelsomino
assorbe in se l’autunno
cosi fragile sarà il suo sonno
cosi vivo il ricordo del suo odore
un’estate, in fin di vita
s’adagia stanca
vicino alla fontana,
l’accompagno, come una donna matura
ripetendo insieme a
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Orlando lo san tutti
si innamorò di botto
della pulzella vergine
con il suo terno a lotto
che il prode Carlo Magno
signore di Firenze
giocava a tarda sera
con varie flatulenze
appena che mangiava
fagioli in quantità
facendo aria sfatta
in
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| Tu che segugio segui
dell’oggi la scia,
stretto nella morsa
fra la pagnotta e l’ingiustizia
vorresti un riflesso di sole,
e non la burrasca irrequieta
che senza pudore
tutti ci inonda.
Vorresti sentir belle parole
di pace, di giubilo e
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| Vorrei il tocco fatato
non certo per l’oro
ma per sperimentare
mille forme d’esistere
e altrettante d’amore.
Vorrei il tocco d’amore
e diventare mare
per accogliere il cielo
con tempesta e sereno
casa buona pei pesci.
Vorrei il tocco
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| Che male fa
proprio lì un colpo
leggero nel cuore
isolato, sperduto
fumo di cenere
irriconoscibile in volto.
E’ ancor più doloroso
vedere e ascoltare
risate sempre sperate
come il sole in estate
quando sei al mare.
Domenica al limite
in un
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Quel mondo al contrario
appoggiato e statico
due abeti macchiati
la mia casa in attesa
agitavo la presa!
Perso nel mio mondo al contrario
la neve nel
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| E il fuoco
scorreva limpido
nella giovine pianta
avvinta in radici
tempo or sono seminate,
correva come lava
nell’acqua azzurra
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Padre, perduto, rubato dal vento,
un vento che soffiava, stridente ed impetuoso
fra le ginestre di maggio.
Addio, padre, dove il tempo segnò
il tuo traguardo, perplessa e sconsolata
sprofondai nell’abisso delle tenebre,
dove realtà e mistero
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Il tempo
consuma l’attesa
negli occhi di chi vede la speranza
navigare acque lontane
trova parole nuove
mai udite né pensate prima
per raccontarsi a chi l’ascolterà
giace solitario
sulla terra spoglia che l’accoglie
come se non fosse
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Lacrime di madre
gioielli per i figli
e lo spirito nasce
avvolto nelle fasce
della preghiera
e la sera si
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55 poesie pubblicate nel giorno 04/10/2017 sull'argomento "Spiritualità ". In questa pagina dal n° 31 al n° 55.
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