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Le 58 poesie pubblicate il giorno 12/10/2017
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Brusii invasero la stanza,
olezzando per le pareti
la tua essenza si fece persistente.
Nell’aria profumo
di antichi ricordi
e tutto quello che rimane.
ed è tempo
di candori e purezza dell’anima
che finalmente si adagia
su un talamo
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Se le ore cadessero dentro i miei orizzonti
se il mare rombasse la schiuma nel petto
se, il silenzio affacciato alle stelle
istigasse gli angeli al perdono del tempo.
Non temere, morirei sulle vigne con il sole negli occhi.
Lei
diceva ti amo, solo
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resilienza questo vivere
morigerato e anse d’ombre
dappresso dove annega il grido
sudate notti e sogni
scollati da grigie albe
e
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| Lieve il respiro,
voce che non emette suoni,
se non parole in frammenti.
Il tempo non riconosce i miei
sogni, inesorabile fluisce
per dimenticarmi.
Il cuore batte,
mi ricorda il mio vivere,
il sentire oltre la ragione
che inganna.
Guardo ora
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Eolo |
12/10/2017 14:29 | 498 |
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Chi sei tu che vedo
nei miei sogni?
Quando un’ora è un’eternità,
quando la solitudine invade
la mia essenza più profonda?
Mi faccio catturare da te,
dall’immagine di una notte speciale,
o di un’ora indimenticabile.
Al risveglio riconosco i
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| Non sembra d’autunno quest’aria
che lieve com’è a primavera
sul viso accarezza le gote
e inspira fiducia nel giorno.
Tra
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| A volte lo sguardo di uno sconosciuto
accompagna il sogno di un addio
che tu mai hai voluto
perché non ci conoscevamo ma ci raccontavamo
espiando insieme la colpa
per il peccato commesso.
Non siamo forse somme algebriche?
Non è forse vero che
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| Nella notte al chiaro di luna
quando ti afferro dalle ali
e poi ripetutamente ti colpisco
prima davanti e poi di dietro
il nettare che gocciola è vita.
Nella notte di aspre colline
quando ti prendo dai fianchi
e della tua pelle faccio
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| Inclemente quella voce,
ostinata, che
incubo pare o eco,
risonanza o invocazione,
da dove erompe?
Cuore, per altro mai arreso
offerto quale capro espiatorio a sogni soffocati,
inesorabile paradosso
che collega fisionomie alla memoria
tuttora
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Innamoratevi del cielo
e guardate attraverso una nube
sbocciata tra le rovine d’un temporale
perché in mezzo a venti feroci
tanto amorosamente
un arcobaleno può essere
la voce della terra -
Trionfate di un fiore che fiorisce
all’albore d’un
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Ed or mi tocca dire fuor dai denti
Che stufo son di questo brutt’andazzo
Che dà lustro e ricchezza ai prepotenti
Mentre
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Oggi il mio tempo si arrampica sui muri umbertini del centro
Il desiderio incalza le strisce di luce incolore,
lucertola alla riscoperta della polvere di città;
Muovo pensieri in coda, senza prenotazione,
accarezzato dalle domande di rito
sulle
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Le tue labbra pesano
come la nebbia
più del tempo
che vede allontanarti
dal mio carretto
ti saprò dire l’ora
quando toglierai i tuoi denti
conficcati nella mia carne
la griderò
con la testa nell’acqua
e di nuovo brucherò
come fanno gli
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Non c’è bisogno di nuvole basse,
traccio una linea in verticale fino
ad arrivare al mare.
Scrivo un sonetto a quattro mani
poi m’inoltro nel bosco a raccogliere
mirtilli, lascio scorrere un tempo.
Se rimane uno spazio tra una riga
descrivo un
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Del dio Nettuno fu figlio, Taras
fondatore di vetusto centro dalle mille fortune
d’antica storia vissuta tra le mura architettate
al suo fianco Satyria, genitrice di grande levatura
Un delfino accompagna la celebre avventura
di quei naviganti la
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Di te so,
solo una sparuta ombra
una nebbia triste,
distesa sulle dune
so di te, un battito di ciglia
sfuggito al tuo controllo
so nulla di te
di te silenzio
parola muta, vela stanca
fissa, all’orizzonte
onda silenziosa, mi attraversi
con la
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l’umida bolla
come piccola
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| Non importa quali
strade percorriamo io e te,
non importa se corriamo,
se camminiamo lentamente,
in punta di piedi,
mano nella mano,
occhi negli occhi.
Le lingue sfiorano il cuore
e si ritraggono elettrizzate, doloranti.
C’è un limite oltre il
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A volte mi sento avvilito, deluso
mi guardo allo specchio e mi chiedo perché?
Perché proprio io sono stato
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Dove rifugerà, se d’ombre i pensieri,
l’anima errante di luce assetata?
Tra quali pungenti rovi dovrà trascinarsi
per
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Il sole
La sabbia
La quiete del mare
L’assordante allegria dei bambini che giocano
Un telo buttato là a caso
Tu che ti
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La gentilezza appare come qualcosa di dimenticato.
La rabbia ed il rancore ormai fanno scalpore.
In quell’eterno Amore,
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Vedo uomini
sull’orlo dell’abisso
che sorridono a se stessi
per addolcire gl’intenti
e indurre la mente a non
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Mi dispiace ammettere e confessarti
che proprio in questi momenti
tra confuse sensazioni e pianti
sento i tuoi pensieri lenti
vendicarsi prepotenti.
E pensar che proprio tu
mi conosci, mi respiri, mi senti,
eppur fai finta di niente
mentre
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In siderali spazi
solitario vago
fra ineguagliabili perfezioni
e infinita giustizia
ma vuoto immenso
in atmosfera senza fine
eternità assoluta.
Con nostalgia ho memoria
della mia Terra
donde venni
e il cui ricordo m’opprime
implacabile
e
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Nel tempo si conosce tanta gente,
persone che poi volan via col vento,
maestri e professori nella scuola
che son serviti per l’insegnamento,
ma restano lontani nella mente
e in seguito verran sostituiti
dagli altri che durante l’esistenza
saranno
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Vivo
d’istanti,
momenti estremi,
intensi...
Rimango,
però,
sempre io,
anche
con la tua luce
che abbacina,
da vertigine,
ma non distoglie l’attenzione
dalla realtà...
Oggi
mi arrampico su specchi
e cerco di non cadere;
domani
sarà
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Potevi spendere
senza saper contare
e gli applausi ali
per l’infinito,
la palla il mondo
per dirottare i sogni
che non
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58 poesie pubblicate nel giorno 12/10/2017. In questa pagina dal n° 31 al n° 58.
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