Il capriccio d'una volubile sorte
vi ha reso lucciole fluttuanti sulle vie
della notte, silhouette ancheggianti
alla fioca luce dei lampioni
a elargir briciole d'amore
al prezzo di pochi soldi infami...

Anime stuprate che misurano
marciapiedi di vuoto coi visi
truccati da fate e negli occhi
l'indicibile agonia di chi non
ha più sogni da far volare
su grappoli di nuvole incolori
nè parole per pregare
un Dio senza nome

Silenzi sfiatano su lobi ingioiellati
frammentati echi, d'incubi lontani,
retaggio d'innocenze violate
da efferate voglie e miserabili cupidigie
che han lasciato solo grumi rappresi
di sangue e volontà fiaccate sui viali
tormentati di vite, senza futuro

E amori mai nati racchiusi in fondo
al cuore, spruzzati d'amarezza
sorseggiata goccia a goccia
lentamente, per non aver potuto
scegliere ciò che essere o poter
diventare, elette dal fato ad appagar
lussuriose brame, avvolte di buio
incombente

Sotto lo sguardo muto di stelle
indifferenti, dove si muovono
e si confondono corolle di perchè
in cerca di risposte da ascoltare

Ma il cielo è muto e consunto
il suo colore, solo chimere morte
ha col vento da cullare, tra onde
d'aria e cristalli di luce

- speranze decapitate-

in cerca di un altro destino
su rive ondulate, d'eternità