destionegiorno
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Non sono nato in un mondo morto. I miei occhi non si sono mai stancati di guardare la bellezza del mondo visibile, né c’è stata una fine alla suprema meraviglia...(TAGORE) ... (continua)
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Quando il cuore è pronto ad ascoltare
Una poesia d’amore e ancora provi
Emozioni che come piume avvolte da
Sinfonie leggere accarezzano la mente,
Tenera è l’alchimia di misteri da esplorare,
Ogni poesia ha un filo stretto con l’amore...
Nell’aria... leggi...
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Pino Tota
E lui,
semidisteso sulla panca in marmo
della Stazione Centrale,
tra il vociare increspato
di passanti infreddoliti,
mi guardava
ogni mattina
con lo sguardo furbastro
di chi conosce la vita
e con cuore meditativo
vive l'inerzia dell'esistenza piagata.
Eravamo diventati amici
con poche parole scambiate a ventaglio,
le sue rivestite di un dialetto indefinito,
e ricordo che
quando masticava con le gengive
un pezzo di pane
assumeva un'espressione
ridicola, quasi da clown.
Lo salutavo allungandogli
qualche moneta
e l'avevo soprannominato
professore per la sua aria
da filosofo sognante.
Mi ripeteva ossessivamente
che nell'albero della vita
nessuna foglia rimane attaccata...
mentre con sguardo melanconico
osservava
accucciato tremante al suo fianco
un ridicolo quattrozampe rivestito di
qualche pelo rossiccio,
lacerato dal tempo
che ormai lo stava abbandonando...
come se si stesse scucendo
la vita di dosso...
e lui lo accarezzava con le mani
protette da mezzi guanti sdruciti
sussurrandogli parole incomprensibili
che il cane ricambiava con occhiate
che spezzavano il cuore
leccando con amore quelle dita piagate dal freddo.
Avevano entrambi trovato una ragione di vita
nell'affetto e nel calore che si scambiavano
e non provavo pietà...
se non quasi invidia...
Ma una mattina la panca
desolatamente vuota
senza coperta, senza cartoni,
mi fece capire la triste realtà.
Li avevano portati via all'alba,
lui e quattrozampe teneramente abbracciati,
come due amanti
uniti in un lungo sonno... |
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«Cronaca di un momento della mia vita che non dimenticherò mai...» |
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