Ci sono inferni nascosti
sotto la pelle,
dietro gli occhi;
ci sono porte di dolore
camuffate
dall'ipocrisia.
L'uomo nasconde le sue pecche
sotto macerie di follia e bugie,
apre un solco per dividere
la vita che scorre
ovunque.
La malvagità
fa parte della natura umana,
quando si rimane impuniti
si spostano i limiti
della cattiveria
fino a sentirsi
onnipotenti.
A cosa pensavano i carnefici
quando legavano corpi vivi
sui carrellini
dei forni crematori?
Gli occhi guardavano
cercando pietà,
la carne fondeva
sul ferro rovente,
ed il carnefice sputava sul volto della vittima,
spingendo il carrello nel forno
con un ghigno da deficiente.
A cosa pensano gli zii che uccidono le nipoti,
le spogliano
e stuprano il cadavere
ancora caldo.
La crudeltà è anche nei piccoli gesti,
quando si limita
la libertà del prossimo;
quando si tortura psicologicamente
un essere umano
con le camere a gas dell'indifferenza
e del razzismo.
Non si riducono gli altri in schiavitù,
non si disprezza
per colore della pelle,
sessualità o provenienza;
allora è inutile andare in chiesa
per pregare e fare penitenza,
perché il tuo bagaglio per l'inferno
è già pronto da un pezzo.