Alessandro Sermenghi

Ti attendo nel letto con me...
creo, nell’aspettarti,
lo scoperto dal tuo lato,
come per invitarti...

ma fremo al sol pensier di te.
D’incanto tu affiori...
anche col cuore, ma spogliato,
da rimaner tremori.

Specchio! Mi puoi ingannare...
quel riflesso seduce,
incidendo i suoi seni
alla soffusa luce.

Leggera brezza nell’alzare
il lenzuolo di raso,
nel mentre verso me tu vieni
nulla lasci al caso.

Gran dispetto a me farei
a non voler sfiorare,
le tue crine ondulate...
sciolte, fan invitare

a blandire... ti bacerei
con più accoglimento,
ansioso di scoprir l’estate
del tuo ardimento,

ti sfioro, da sol mi pronuncio
con bacio travolgente.
Occhi blu... altro non vedo più,
ti sento avvolgente

da far ripetere quel bacio...
l’amplesso dei sensi
mi trascina a testa in giù,
ricevendo consensi.

Ignoro il resto del mondo
conoscendo solo te.
È foga irresistibile
ciò che sviluppa in me.

L’attenzione al dì fecondo
con me sta combattendo,
non resterò impassibile,
ne uscirò vincendo.