destionegiorno
Ho il cuore in tasca, cambiato in spiccioli e vado pagando debiti più vecchi di me Pesa la moneta, più della banconota Ironia delle cose! Il meno vuole un più largo contenente che non il più, al quale basta poco... forse niente... ... (continua)
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L'Indifferente dorme tra le onde
sulla sua barca d'ossa verniciate
Nessuna mareggiata lo confonde
nè scogliere né rive sconosciute
Le regole del faro non osserva
ma come questo gira su se stesso
Le spalle vento o sole non... leggi...
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L'azzurro saetta
su rocce già chiare
Cadono ulivi a mare
ch'è olio e li aspetta
Ch'è olio e mi unge
in cresima d'amore
La pena più non punge
e cedo agli occhi il cuore
Cedo energia di pianto
al cielo che si... leggi...
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Latte di maggio cola
dai seni delle ore
Tra le ginestre in fiore
il giorno succhia e vola
Gioca un vento paffuto
con spighe verdi fanciulle
spettina l'erbe al prato
mi blandisce le spalle
Non mi volto neppure
anzi il passo io affretto
Ne ho... leggi...
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Mentre la pioggia canta
sui vetri dell'androne
cade una goccia lenta
ed è alluvione
sul formicaio
E' guerra
per i piccoli della... leggi...
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Uno strappo alla fodera del tempo
che ricopriva di raso
quel rovescio d'amore
e pietosa lo rendeva nostalgia
rinnova l'aspro commiato
Irto sulla pelle e acuto punge
il tessuto d'urlo non urlato
per non cucirmi addosso
ordinarie frange di... leggi...
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Sugli acuminati resti
d'illusioni rotte
raccolte le vesti
s'è seduta la notte
abile nel ricamare
il sudario perfetto
per chi non ha tetto
a riparar l'amore... leggi...
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Colgo a caso un grappolo di ieri
bevo lacrime d'uva
mosto aulente nelle vene
Vienimi a trovare
Serviti alla spina
qui nella vigna che ci vide pampini... leggi...
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Rumino autunni...
La tua schiena di foglie
Sussulti alla luna
nei miei occhi d'argento
Intensi profumi
di funghi stritolati
Ci scopriva la... leggi...
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Gabriella Cantoni
Sii con me asinello e bue
alitiamo in due
sulle nostre nocche
ancor bianche di rabbia
sulle doloranti dita
mai stanche
di filtrar la stessa sabbia
sui gelidi occhi
che nevicano in fiocchi
ancor quel natale breve
dove sotto la neve
è sepolta una vita...
Già la tavola imbandita
era di pane vino e noci
già le allegre voci
intonavan ninna nanna
al piccolo Bambino
nella buffa capanna
di legno e cartoncino
Seguiamo la cometa
e quella goffa manina
a ritagliar la seta
per vestir la Madonnina
Giuseppe e i pastori...
Se non troviam che cori
delle voci straziate
di urla congelate
nella memoria e in cuore
alitiamo in due
asinello e bue
a sciogliere in dolore
il ghiaccio duro e spesso...
Rammentami dove ho messo
quella stella cometa...
Conduciamoci alla meta
del pianto che consola
Ch'io non sia più sola
a rianimar quel viso...
Eccoci! Siamo alle soglie
Son forti ormai le doglie
per partorir sorriso... |
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«Rivolta, ma mai giungerà, a chi si rifugiò nel dolore privato e non condivise con me più nulla... che forse troppo i miei occhi riflettevano i suoi. Natale coincise con la morte di una figlia e per lei nascita d'ali a volar troppo in alto per chi ali non ha. Ora vorrei tramutar gelo in lacrime calde, intrecciando le mie mani tra le mani d'un altro e far nascere un sorriso di tenera nostalgia... Ma...» |
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