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Alessandro Sbarra
Le 107 poesie di Alessandro Sbarra
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Ci son pesci strani,
che nuotan nel mare...
nemmeno i gabbiani
li voglion mangiare.
C’è il pesce bottiglia,
di forma allungata,
che quando sbadiglia
esce acqua gasata...
Il pesce sacchetto,
che in mare galleggia,
il pesce vasetto
che un po’ lo
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Dall’esame della svista,
risultò che ero distratto,
ne parlai con l’oculista...
«Se ne accorge?» «Niente affatto!»
«Le do io gli occhiali adatti,
sono l’ultimo modello,
fatti apposta per distratti,
se li metta sul cervello.»
«Non si perda più un
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Ora smettila, Nervino,
finiscila di uccidere,
impara da tuo cugino,
che i bimbi fa sorridere...
Sarà forse per destino,
per sua nobile famiglia,
ma lui è buono e tu cretino
e per nulla ti assomiglia.
Sparisci! E non tornare!
Stai alla larga dai
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All’asilo ogni bambino
vuol contare a nascondino...
non ci sono soluzioni,
parton le consultazioni.
Vanno lì una alla volta
(la maestra tutti ascolta):
"Se un accordo troverete,
molto presto giocherete."
"Conto io che son più bello!"
"Tocca a me
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| C’è il quaderno dei giorni più tristi,
parla di volti, mai più rivisti,
descrive cose (che non hai fatto)
e tutte le volte ch’eri distratto.
C’è il quaderno dei giorni felici,
parla di posti e parla di amici,
ci son pagine tutte di festa,
parla dei
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| Un uomo che viveva
tra futuro e passato,
s’accorse all’improvviso
di quel tempo sprecato...
Con sogni, desideri,
rimorsi troppo spesso,
tra i ieri e i domani
non c’era mai un adesso.
«E’ tempo di cambiare!
Di liberar la mente!
Di essere me
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| Ho sempre invidiato l’accento,
non se la passa mica male...
sta sdraiato su una vocale,
sogna e russa, spesso lo sento.
Ci vorrebbe un colpo di vento...
e io, con quattro capriole,
andrei su, a cambiar parole
e a dormir, almeno un momento.
«Dai,
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| Si aprono giacche
boccioli e finestre,
si riempion cortili
di bimbi e maestre,
i fiori e i grembiuli
colorano i prati,
i giorni ad un tratto
si sono allungati.
Riposano i guanti
le sciarpe e i cappelli,
si tagliano corti
di nuovo i
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| Con due ali perfette
e la punta appuntita,
un aereo di carta
decollò tra le dita.
Salì dritto nel cielo,
ci fu un grande boato,
molta gente si chiese:
"Cosa mai sarà stato?"
Disse un bimbo ridendo:
"Quella specie di tuono?
E’ il mio aereo che è
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| I supereroi? Gente normale...
quando rientrano fanno le scale,
lavano i denti al mattino e alla sera,
indossan le calze, la canottiera...
Molti combattono in un ospedale,
sfidan dolori e resistono al male,
certi son medici, altri infermieri
e hanno
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| M’annoiava quella vita,
sempre lì sul cellulare,
mentre tutte le altre dita
si potevan riposare...
Scivolando piano piano,
con la pelle un po’ sudata,
son scappato dalla mano
quando s’era addormentata...
Ho provato l’autostop,
non passava mai
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| Uscita dal cassetto
saltando pian pianino
strisciava sotto il letto
la calza col buchino.
Sbirciò nella ciabatta
guardò sopra il cuscino
nel cesto della gatta
tra i piedi del bambino.
Poi vide sua sorella
mai fu così felice
saltò sulla
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| Nel mar col mal di mare
per farselo passare
un cane e tre pirati
si misero a cantare.
Suonavano scordati
gridavano stonati
e invece d’arrembare
ballavano abbracciati.
Ma mentre eran felici...
«Per mille cicatrici!»
Intorno ben armate
le navi
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| Vincent di scatto
scese dal letto
mise la tela
sul cavalletto
prese un pennello
piccolo e piatto
scelse un colore
quello più adatto...
Fece le stelle
tutte di getto
piccole case
col loro tetto
poi sorridendo
disse ad un tratto:
"Con questo
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| Non dà retta a chi le dice
che è un po’ lenta (e pure grassa)
e a nuotar nell’acqua bassa
solo lei non è capace...
Resta lì, dove le piace,
tra le onde o
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Alessandro Sbarra.
| Il campanil senza campane,
fa squillar gli altoparlanti,
tecnologico e moderno,
comandato da pulsanti.
C’è il controllo del volume,
si connette con gli iPhones,
suona marce, motivetti,
brani sacri e Rolling Stones.
È perfetto nei rintocchi,
va
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| L’uomo ragno arrivò con un filo...
di ritardo e dovette suonare,
sette nani con basso profilo,
stavan lì senza farsi notare.
Winnie Pooh si leccava le dita,
ricoperte di gocce di miele,
Biancaneve sembrava assopita,
masticando una torta di
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| Volteggian coraggiosi,
precipitan sui tetti,
i piccoli fiocchetti,
atterran silenziosi.
Non sempre vanno dritti,
fan curve, giravolte,
beh, non tutte le volte
che cadono stan zitti...
Un fiocco raffreddato,
nel cielo fa starnuti,
va avanti per
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| Poco prima di Natale,
a Chicago (forse Denver),
venne un forte temporale
che guastò diversi server.
Ne parlavan sul giornale,
alla radio i presidenti,
i pazienti in ospedale,
nelle scuole gli studenti...
Eran tutti scollegati
nello spazio e
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| Scese la luna sul mare al tramonto,
piedi nell'acqua, ciabatte da donna,
stanca e ricurva tenendo la gonna,
fece una cosa che ora racconto...
Mentre schiumavano a riva le onde,
coprendo sassi, castelli e caviglie,
scelse con cura un bel po'
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| Sull'altalena si toccan le stelle,
nel cielo le scarpe si sporcan di blu,
basta una spinta del vento alle spalle
e senza fatica si arriva lassù...
Scivolan via dalle tasche i pensieri
e se ci son lacrime cadono giù,
restano i sogni,
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| Voglio un mondo più tranquillo,
privo d'ogni malattia,
senza tetano, morbillo,
difterite e rosolia...
Ci vorrà un po' di pazienza
per trattar la meningite,
spariranno l'influenza,
la pertosse e l'epatite...
Se ne andrà la
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| Riposan le punte
di penne e matite,
si posan sul dorso
di gomme annerite,
nessuna manina
le viene a cercare,
perfino la colla
si può addormentare.
Incrocia le gambe,
le mette al calduccio,
dorme la forbice
in mezzo
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| Quando al Drago Sputafuoco
viene tosse o raffreddore,
per guarire più veloce
vola in fretta dal dottore.
Non è compito da poco
visitarlo se è malato...
mentre sbuffa senza voce,
qualche volta m'ha scottato.
Può
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| La zanzara vien ronzando,
nell'orecchio allegramente,
ci rimane fino a quando,
qualcheduno non la sente...
Si nasconde silenziosa,
sulle tende o sotto ai letti,
stando ferma si riposa
poi ritorna a far dispetti...
Da bacini e pizzicotti,
fa
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| Quando la bocca rimane chiusa,
dietro a quel labbro che mordi stretto,
ci sono "grazie, permesso, scusa"...
e altre parole che non hai detto.
Le lasci ferme tra qualche dente,
ti parla il cuore, non gli dai retta,
rimani zitto, non
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| In giro prendevan la vite
e lei continuava a girare,
facevano i bulli i bulloni,
rischiando di farla svitare...
ma ecco che un giorno girando,
decise di chiedere aiuto,
accorse con chiavi e martelli,
la mano di un bimbo forzuto...
Fermati i
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| La matita senza punta,
s'è nascosta nell'astuccio,
uno scotch che l'ha raggiunta,
le dà subito un abbraccio...
Strano tipo appiccicoso,
vuol saper qualsiasi cosa,
le domanda un po' curioso:
"Sei per caso
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| Nei carrelli della spesa,
non ci son solo sacchetti,
m'è accaduto certe volte
di vedere degli occhietti...
Ho sorpreso una manina,
tra i biscotti e gli spaghetti,
sistemare le lattine
e ordinar tutti i pacchetti...
C'eran pure dei
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107 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 50.
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