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Pasquale Vulcano
Le 322 poesie di Pasquale Vulcano
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Se stiamo insieme ancora nei pensieri,
è che dall’alba fin che il giorno muore
e pur la notte, sei nel mio respiro
e nel mio cuore dove il forte battito
è un richiamo d’amore ed un sospiro!
Sei brezza lieve come una carezza
che delicatamente
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Quando sarà il bastone il mio sostegno,
scandendo i passi del mio andare lento;
quando incombono gli anni e non son degno
di guardare lontano e in faccia il vento
m’ulula forte, per pagare il pegno
d’essere un ramo secco, in un momento
fragile
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Tu chiedimi chi sono e ti rispondo:
son zattera nel mare
di procellose onde alla deriva;
non calma il vento e lacera la vela;
son mano tesa che pur grida invano
in questo vuoto immenso
nella tormenta arreso
nell’agonia che mi martella il
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E s’ode ancora il grido di dolore,
che l’eco da quel giorno non ha sperso,
a ricordare il dramma e il disonore
d’un uomo in croce nel suo sangue immerso.
All’uomo d’oggi non sovvien l’evento,
si veste di potere e il mondo inganna;
nel nichilismo
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Si carica Gesù della sua croce
per la condanna inflitta per un niente;
quell’Innocente tosto il peso sente
quando il dolore preme ancor più atroce!
E s’ode di quel popolo la voce
che preferisce un ladro a un Dio, ma mente,
perché è manipolata quella
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Ed ecco il Cristo, il volto insanguinato,
le spine conficcate sulla fronte
e rivoli di sangue raggrumato;
parole volte al popolo già pronte:
- Ecce homo, davanti a me Pilato!
A voi, la vita o morte su quel monte!-
La folla, aizzata, grida a grande
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Il mio pensiero sei dall’alba a sera
e nella notte insonne quando aumenta
di te il desiderio e una bufera
subentra dentro l’anima che stenta
a ritrovare il senso d’una vita
che ha fermato il tempo del sospiro
al giorno in cui la sorte s’è
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Or che la terra avvolge la memoria
lungo la via laddove scende l’ombra
e la tua voce è muta, vorrei, padre,
averti accanto ancora per sfogarmi
e dirti quanto è buio questo mondo,
coi suoi sentieri impervi da affrontare,
senza la luce saggia del tuo
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La vita è come un’ombra che svanisce,
o tremula fiammella che poi sfuma,
oppure un sogno bello che finisce
e l’anima d’angoscia si consuma.
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E passa l’onda del fumoso incanto
d’ogni attimo che pur sembrava eterno,
ma un vento tosto strozza in
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Più d’un ricordo sei del tempo andato!
Di te, ho conosciuto ogni sapore,
ogni segreto del tuo corpo in fiore
e il battito del cuore che m’hai dato,
che apriva abissi di significato:
l’olfatto s’inebriava del tuo odore,
non c’era allora arsura
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Tutto lontano sembra
come perso nel tempo,
eppure trovo tracce di te, amore,
in ogni luogo dove i tuoi ricordi,
già bagnati da rivoli di sale,
non hanno più sorrisi
ma lacrime, là in fondo a quella sponda,
che forse mai ritroverà il suo
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Mi scende un velo di malinconia
quando il ricordo annera i miei pensieri
e vola al cuore intensa nostalgia
dei tempi belli del passato ieri.
Non restano nemmeno i desideri
sfumati al vento o persi per la via,
né gli attimi che sfuggono
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Dal nulla, dove tutto è vento e spettro,
nel buio che ricopre il fondo abisso,
informe e vuoto, dove aleggia Dio,
che accoglie in sé l’Eterno,...
s’accende una scintilla
e romba un forte tuono
e dove prima c’era oscurità,
compaiono le stelle
e
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E dal profondo buio che trafigge
l’anima mia ferita e martoriata,
sale il mio sguardo attonito a ghermire
la tua bellezza che rifletti in mare
con una scia d’argento che dà pace;
e mi commuove ancora quel ricordo,
d’un tempo ormai passato e più
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Così, io passo i giorni nel rimpianto
che annega nelle lacrime il respiro
e inzuppa il cuore privo dell’incanto
dei giorni andati, appeso nel sospiro,
nel dubbio atroce amletico, del sono
o del non sono; vivere e soffrire
col cuore in gola a
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Nello stormire delle foglie al vento,
nelle notti serene al chiar di luna,
nei ricordi che nutrono il tormento,
nei sogni miei dove il sospir s’aduna,
mi manchi amore mio! Quando il tuo viso
m’appare in sogno e tendo le mie braccia,
ma poi
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Pasquale Vulcano.
Indirizzo personale di Pasquale Vulcano: pasqualevulcano.scrivere.info
E dentro ai labirinti di memoria
s’accavallano i sogni e i desideri,
tra ragione e follia, pezzi di storia
che rimbalzano forti nei pensieri.
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Quando ti vedo appari come vera,
amore mio svanito tosto al vento,
lasciando la tua essenza che
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E mi ricorderò sempre di te,
ripercorrendo indietro il tempo andato;
qui nella solitudine, riappare
ancor più forte il raggio di quel sole,
riflesso nei tuoi occhi di smeraldo.
Oh quante volte io sto col cuore in mano
e dalle labbra mute le
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Tu nel deserto, amor, fresca rugiada;
dolce sapor di miele le tue labbra;
corpo sinuoso, seni prorompenti
ed i capelli lunghi sciolti al vento.
Fior della notte, aprivi le tue grazie
alle stelle e alla luna ed io rapito,
in estasi restavo e la
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Velato è il sole in questo cielo scuro,
mentre un silenzio incombe come ieri
nella pesante cappa dei pensieri,
laddove un vento gelido catturo.
Lassù sui monti spruzzati di bianco,
l’inverno si dipinge e tutto gela;
ÀLGERE sento l’anima che
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Ti penso sempre e chiedo al mar di fronte
dov’è finito il grande amore e sento
sulla mia pelle un brivido che il vento
gela, nel mentre guardo all’orizzonte
...
un cielo plumbeo e a fianco sopra il monte
il bianco manto! Ho il volto quasi
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Vorrei volare come fossi un vento,
siccome un soffio, un alito, un sospiro,
passare oltre le nubi in un momento
senza sentire lento il mio respiro;
volare in alto sempre più leggero
in quello spazio dell’immenso vuoto,
oltre i miei sogni, con un
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E nell’oscurità si spezza il pianto:
singhiozzo muto nell’orrore immane,
nel delirio di menti arrese al male,
nel freddo che ogni lacrima raggela!
Sibila il vento e sperde l’acre odore
di carne umana che s’espande all’aria
per il fumo dei forni
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E si oscurò il sole e tutt’intorno
come se fosse in atto grande eclissi,
ciascuno aveva al cielo gli occhi fissi,
l’inaspettato buio avvolse il giorno.
Fu come si aspettasse orrenda fine
quando improvviso forte s’alzò il vento;
tremava pur la
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Ti vedo entrare dentro ai miei pensieri
quando le ciglia danzano col pianto
e l’anima catturi nell’incanto
che accoglie i miei sospiri e i desideri.
Come un leggero alito di vento,
sento che m’accarezzi il cuore, afflitto
dalla sua assenza
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M’incanta il cielo e l’aria che s’addensa
sui miei pensieri in cerca dell’altrove;
ancora scelgo il sogno che rimuove
la lacrima che scende amara e densa
se penso ai giorni belli dell’amore,
che il fato avverso ha reso molto amari
da quella
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Dispersa s’è già l’eco
del sonito di morte
lungo il sentiero oscuro delle ombre
dove il silenzio regna,
per non turbar la quiete
delle anime passate,
nel mentre soffia lievemente il vento
tra i rami dei cipressi,
ad alitare quasi una
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Regalami il respiro, dolce Erato,
quell’alito di vento che dà vita!
Tu sai parlare al cuore innamorato,
all’anima che vaga assai smarrita,
in cerca del suo sogno ormai svanito
in quell’oblio del tempo che non torna;
ma tu catturi i sogni
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Il viso spento e attorno, il vuoto, il buio
ed un silenzio dentro
da percepire i battiti del cuore,
che il tempo ha rallentato.
Senza più slanci, sogni e desideri,
mi lascio andare al nulla della vita,
in quell’oblìo che colma di paura,
nel mentre
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Dispensa sogni e aspettative ancora
un altro anno che s’affaccia al mondo
e nuova primavera tutto indora,
mentre si smorza l’eco nel profondo,
in ogni cuore colmo di speranza!
L’anno passato lascia lutti e pianto,
amara solitudine e
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322 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 50.
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