- Adagio -
il tempo segna
le tue rughe,
ti stringe il cuore,
separa le persone.
- Adagio -
la vita forma
il tuo destino
secondo
quanto in alto
specchi il cielo. |
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Corre il ricordo,
salta i trabocchetti
- singhiozzi ovattati
in sottofondo -
supera le nebbie
del passato
- rimpianti sfumati
in sottofondo -
lanciato
a sorprendere
la gioia
di quel giorno. |
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Ci sono tanti mondi
quante son le persone
a gravitare a gruppi
sotto lo stesso Sole;
qualcuno, brullo e ignaro
di ciò che dà calore,
si staccherà dal giro
con una rotazione. |
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Dilaga ...
Il tempo avvita
la sua corsa
e dilata
lo spazio
dell’eterno. |
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| Si sa. Sebbene stabile
la rimembranza tutta
si stagli sullo sfondo,
ma senza il movimento,
così sovviene il tempo
di quel "com’eravamo",
mesti perché un eguale
tempo di sensazioni,
non più anche se simile
luce di quel ricordo,
la sua sfocata immagine
a ricalcar verrà. |
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| Soltanto un sano
e consapevole amor proprio
ci può salvare
da una sterile alterigia,
da un’arroganza grigia. |
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Come seduta
su una panchina
mentre piove
adagio,
ricevo a gocce
le tue parole rabbuiate,
a disagio. |
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Artificioso il giorno
che ti prospetti uguale
al precedente,
senza esperienze in bilico,
senza sussulti e scosse
e nostalgie da architettare,
spontanee,
nei disegni...
Artificiali le stelle d’ogni notte
ad irradiarti i sogni.
Artificiosa una vita
così. |
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| Hanno colori pastosi
o temperati,
vivaci o tenebrosi,
tinte smorte o brillanti
le esperienze...
- trattengono il tepore d’ogni nido -
- fan luce d’un sorriso -
- chiaroscuri di ombre nei dolori
che marcano indelebili i percorsi
coi rimorsi -
- scarabocchi sull’anima -
Su tutto passa il tempo
e sfuma a sera. |
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Ai bordi del pensiero
sta il silenzio,
per cingerlo e proteggerlo,
per porgerlo,
indenne dai rumori,
al tuo giudizio.
Non farti frastornare
mentre pensi.
Se ti avvicini
ai bordi del silenzio,
rispettalo o indietreggia,
finché arriva,
intatto e da plasmare,
quel pensiero.
Non farti frastornare
quando pensi. |
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Ha un altro passo
il tempo
nella sera
e non segue più il nostro,
sopravanza,
come l'ombra
che al contrario
va
verso la luce. |
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| C’è chi sorride
con il cuore negli occhi
per la gioia di averti
vicino
e specchia
la sua stessa promessa
nello sguardo radioso
d'intorno. |
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Stanno sbiadendo
i colori dell’autunno,
anche i miei,
tono su tono,
sottotraccia.
È già penombra
degli anni. |
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Il male è buio
tienlo fuori di te
sbagli a dire
- accendo le mie luci e lo faccio sparire -
tienilo fuori
una volta entrato c’è
- s’insinua -
al posto del bene
che si è portato via
le luci |
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| - Siamo tutti -
in precario equilibrio
nel tempo senza pausa
- in cerca d’una causa -
nello spazio che ricalca
i nostri passi
- scossi sospinti ripiegati
squassati -
in ogni dove
da un vento fatale
- in attesa -
che l’ultimo soffio
ci sospinga
per quel dove
- altrove – |
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| Quel che non sveli al giorno
- d’importante e bello -
nella notte
si appalesa nei sogni
e si fa vita
finché
lo devi dire alla rugiada
sui fiori
nella strada
- sottovento al bosco -
e te lo legge negli occhi quel passante
che come te ha provato
quello stato
di stupore sconvolto
ed armonioso
di chi ha desto
tra le mani un sogno
che è già vita. |
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Si rincorre la veglia
del tuo insonne respiro,
stringe a cerchio il pensiero
dilatato in un gorgo:
labirintica idea
innestata in quel centro
- irradiata insoluta -
da destare alla vita... |
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Turbinio di setacci
a vagliare
quel che resta del torbido:
velo impuro
a protezione
dagli attacchi diretti
e scorretti
del male
e del banale. |
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Lei graffia
e rumoreggia:
non desiste.
Lei non scorda:
persiste.
L’oblio della coscienza
non esiste. |
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Quanti se,
quanti ma
non si raccontano,
son pieghe in un viso disfatto,
intorno uno spazio contratto:
i forse del tempo che fu. | |
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