| Eri tornata,
coi semi nel pugnetto,
a maggio, dall’asilo,
e li hai piantati col nonno
nel giardino.
Ier l’altro li hai rivisti
ed innaffiati,
alti e slanciati steli
verso i cieli,
le corolle ancor chiuse,
non concluse.
Hai dato un bacio
a quello più vicino,
alla tua altezza.
Senti che cosa bella stamattina!
L’ho visto aprirsi
rivolto già alla luce.
Ed ho pensato ...
come te ogni creatura,
se baciata dal sole e dall’amore,
si eleva verso l’alto che conduce
nella luce. |
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| Ha onde alte il mio mare,
trascinanti,
con le tempeste domate
sottostanti,
guardingo per le nuove,
maestoso ed imponente
mar vissuto,
ricaricato
tante volte a riva.
Piccole onde ha il tuo mare
di scoperta,
d’incertezza a lambire la riva
ai primi assaggi,
ignote le tempeste,
quieto il ritmo,
tra lo stupore del nuovo che accavalla
i flutti.
Crescono l’onde in un mare
di entusiasmo. |
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Sono nuovi
i sorrisi dei bambini
e non sono involontari,
sono veri;
accendono le luci
dentro gli occhi,
i loro
e di chi guarda
e ti sembra
di scorgere l’eterno
dell’amore. |
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| Vento di novità sul tuo visino,
tutto il creato si presenta a te,
e dopo il mare le alte Dolomiti
e i fiori, gli animali e le stagioni.
Tanti sorrisi fanno le emozioni
e tutto è ritmo, i suoni e le canzoni.
Spalanchi gli occhi, imparano a vedere;
voglia di vita, voglia di sapere.
Non c’è paura: in tutto l’orizzonte
una certezza viva si trasfonde...
Lo stesso cielo "messo" a far da sfondo
ai visi conosciuti del tuo mondo. |
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| Entusiasta e basta
per un raggio di sole
sulla polvere,
e il mai visto prima
dà lo stupore a un cuore
per la vita aperta
alla sua scoperta.
Entusiasta e basta,
lei che fa breccia
nella vecchia corteccia
di un cuore,
con la luce di un sole
che irradia me sola
di un raggio. |
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| Nuovo,
in potenza e in carica,
schietto
nelle tue vene,
è il mio,
rigenerato,
sangue che ti ho trasmesso,
e nei
tuoi occhi limpidi,
nei tuoi sorrisi nuovi,
assorbo la dolcezza
di un’unica
bellezza vera. |
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Si affaccia
dietro lo schermo del video
computer
e di lato sorride trillando
- il richiamo imparato è cucù -:
mi nascondo e riappaio su e giù.
Dopo trotta - son nuovi i suoi passi -
e raggiunge la nonna di mamma
che seduta in salotto riposa,
coi ricordi a metà,
e le abbraccia le gambe,
le posa
la testina sul grembo...
Ecco l’ava,
dalla mossa destata, risponde
e carezza la bimba, col garbo
di chi ha dato la vita
e cresciuto
e la nonna e la mamma
di lei.
La fiducia assoluta negli occhi,
che il destino le ha dato di cielo,
mi scombina, mi porta a un’altezza
che trascende l’inadeguatezza.
Finché posso, le mostro il suo mondo,
e l’amore, la lingua le insegno,
confidando a un domani che ignoro
che si meriti il nostro tesoro. |
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La vita in sottofondo traccia note
e le voci la intonano espansive.
Tu che inizi gli accordi
e sei piccina
tu stai provando il ritmo
che innato ti travolge
e che pulsa nei suoni
del tuo mondo.
Ce l’hai dentro alla voce
ce l’hai dentro
a questa voce che sfoga
il suo pensiero.
E ha un nome anche il tuo suono ed è armonia. |
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| Un giorno via l’altro
mi avvicina
alla tua nostalgia.
E allora cresci
un’ora oggi con me
mentre io invecchio! |
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| Fai un tratto di strada con me
fra un sasso e l’altro,
una fragola, un fiore, tante storie.
Mentre un giorno via l’altro
mi avvicina
alla tua nostalgia,
tu arrivi e cresci
un’ora oggi con me
mentre io invecchio. |
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